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I tre prerequisiti matematici senza cui non passi Fisica Medica
Quando gli studenti dicono “Fisica mi blocca”, in realtà quasi sempre è la matematica a bloccare la Fisica. Prima ancora di parlare di forze, termodinamica o radiazioni, devi padroneggiare tre strumenti di base. Senza di loro, gli esercizi d’esame del semestre filtro sembreranno scritti in un’altra lingua. Algebra operativa (equazioni & notazione scientifica) La Fisica medica del semestre filtro non è una sfilata di dimostrazioni: devi riconoscere la legge giusta, isolarne l’incognita e calcolare in pochi passaggi. Serve quindi: Risolvere equazioni di primo e secondo grado (anche con parametri letterali). Gestire sistemi lineari a due incognite in forma rapida. Convertire qualunque dato in notazione scientifica (10ⁿ) e applicare correttamente le potenze di 10 nei calcoli. Controllare l’ordine di grandezza del risultato per evitare errori di 1000 o 1/1000 (tipici ai quiz). Tip TestBuddy: nella nostra app trovi raffiche di esercizi da 60 secondi che ti “incatenano” le equazioni alla calcolatrice scientifica. Fai 5 sessioni al giorno e dopo una settimana la notazione scientifica diventa automatica. Funzioni elementari & logaritmi Molte domande di Fisica nascondono un “trucco” di funzione: Proporzionalità diretta/inversa (v ∝ s/t, legge di Coulomb, decadimento radioattivo). Potenza e radice (energia cinetica ∝ v², dose assorbita ∝ 1/r²). Logaritmi per trasformare prodotti in somme (utile quando i dati variano su molti ordini di grandezza, es. dB o pH). Se distingui al volo la curva di y=kx da quella di y=k/x hai già dimezzato il tempo sul foglio. Trigonometria rapida La componente “medica” della Fisica spinge su vettori e angoli: campi elettrici, scomposizione di forze, raggi X incidenti. Devi saper: Usare seno, coseno e tangente di angoli notevoli (0°, 30°, 45°, 60°, 90°) senza calcolatrice. Passare da coordinate polari a cartesiane e viceversa. Applicare la legge dei seni e dei coseni nei pochi problemi di ottica e statica avanzata. Se l’ultima volta che hai visto un triangolo rettangolo era in terza liceo, ricomincia oggi: bastano 20 minuti al giorno per una settimana con la teoria e gli esercizi di TestBuddy. Come metterli insieme (metodo “1-1-1”) Un concetto al giorno: dedica 15’ alla teoria di un solo argomento (es. equazioni fratte). Un set di 5 esercizi progressivi: inizi facile, finisci medium. Un quiz tempo-limitato da 3 domande miste il giorno dopo. Ripeti il ciclo 10 volte e avrai toccato tutte le combinazioni algebra-funzioni-trigonometria che possono comparire all’esame. Prossimo passo: la simulazione di Fisica Medica Hai verificato di saper risolvere un problema completo? Nel nostro simulatore trovi un simulazione di fisica medica fac-simile con soluzione commentata. Se superi il 70 % di risposte corrette, sei già nell’“area verde” della graduatoria; se stai sotto, il report evidenzia quale dei tre prerequisiti rinforzare. Provalo gratis adesso: basta aprire l’app TestBuddy, sezione “Medicina 2025 ➝ Fisica medica ➝ Simulazione”.

Online o in presenza? Come cambieranno lezioni ed esami del semestre Medicina nel 2025
Con il semestre filtro aperto a tutti, le università italiane si trovano davanti a una scelta logistica cruciale: lezioni digitali di massa, didattica ibrida o full‑presence con turnazioni? In questo articolo passiamo in rassegna gli scenari più probabili, i pro e contro e ciò che dovresti fare adesso per non farti trovare impreparato. 1. Perché la modalità didattica è (ancora) un cantiere aperto Numeri inediti: nel 2024 i candidati al test sono stati ~74 000; dal 2025 potrebbero presentarsi 90‑100 000 matricole al semestre filtro. Infrastrutture limitate: aule, laboratori e reparti clinici non raddoppiano in un’estate. Linee guida MUR attese: i decreti attuativi dovranno fissare standard minimi di capienza, rapporto tutor/studenti e requisiti di piattaforme e‑learning. 👉 Traduzione: fino all’uscita dei decreti (previsti «entro fine giugno 2025» secondo la bozza del 3 aprile) ogni ateneo sta elaborando piani A, B e C. 2. Le tre configurazioni sul tavolo Full online Dove si fa lezione: live su piattaforme proprietarie più registrazioni on-demand Esami: quiz computer-based a gennaio 2026 nei laboratori informatici Quando scatta la selezione: dopo gli esami (come da legge) Ibrido (probabile) Dove si fa lezione: teoria online; esercitazioni e tutoring in presenza a turni Esami: scritti a risposta multipla in presenza; orali opzionali Quando scatta la selezione: dopo gli esami Presenza totale Dove si fa lezione: tutte le lezioni in aula con turnazioni o doppie sedi Esami: scritti cartacei o CBT; orali per recuperi Quando scatta la selezione: dopo gli esami Perché l’ibrido è il favorito Costi contenuti rispetto all’apertura di mega‑aule. Scalabilità immediata: basta un LMS conforme alle Linee Guida ANVUR. Tutoring mirato: i gruppi in presenza possono concentrarsi su esercitazioni (problem solving, laboratori di fisica, chimica umida, ecc.). 3. Focus lezioni: come sarà la giornata‑tipo Live streaming Durata: 60-90′ Modalità: Zoom / Teams oppure Open-Source Edu (Moodle BigBlueButton) Strumenti: slide + domande in chat Tip TestBuddy: segui la lezione, annota i timestamp e ripassa sul replay Sessione Q&A Durata: 15-20′ Modalità: chat o microfono aperto Strumenti: Mentimeter, Slido Tip TestBuddy: prepara domande concise; usa le emote per votare Breakout rooms Durata: 20-30′ Modalità: piccoli gruppi per esercizi Strumenti: Jamboard, Google Docs Tip TestBuddy: condividi lo schermo mentre risolvi con Buddy 🎯 Replay on demand Durata: h 24 Modalità: piattaforma LMS Strumenti: video capitolati + quiz di auto-valutazione Tip TestBuddy: guarda la registrazione a 1,25× e crea flashcard 4. Focus esami: logistica e tipologie 4.1 Esami scritti a risposta multipla (CBT) Laboratori informatici con proctoring locale. Durata indicativa: 120 minuti, ~40 quesiti. Calcolatrice scientifica consentita (salvo diversa indicazione). 4.2 Orali di recupero / approfondimento Solo per chi ottiene ≥ 24/30 ma non rientra nella graduatoria. 10 minuti di domande su esercizi “fuori soglia”. 4.3 Voto finale ➞ algoritmo ministeriale Punteggio = (Media ponderata voti x CFU) + bonus eccellenza (Formula definitiva nel decreto di settembre 2025.) 5. Pro & contro delle due macro‑soluzioni Flessibilità orari Online / Ibrido: ★★★★☆ Solo presenza: ★☆☆☆☆ Interazione immediata Online / Ibrido: ★★☆☆☆ Solo presenza: ★★★★☆ Costi di trasferta Online / Ibrido: ★★★★★ Solo presenza: ★★☆☆☆ Rischio “classe anonima” Online / Ibrido: medio-alto Solo presenza: basso Scalabilità Online / Ibrido: alta Solo presenza: bassa Stress da disconnessione Online / Ibrido: possibile Solo presenza: minimo 6. Cosa puoi fare già da oggi Allena l’attenzione sul digitale: prova study‑session da 90′ in video‑lezione simulata. Impara a usare la calcolatrice Software readiness: test webcam, microfono, connessione ≥ 10 Mbps. Prova esami nella sezione Simulazioni di TestBuddy (timer + interfaccia identica a quella ministeriale proposta in bozza). Organizza un gruppo di studio ibrido: 1 incontro dal vivo / settimana + checkpoint online. 7. Linea del tempo prevista (bozza MUR, maggio 2025) 30 giugno – Pubblicazione delle linee guida su capienza aule e LMS 1-15 luglio – Gli atenei scelgono la modalità prevalente (online / ibrido / presenza) 2 settembre – Avvio delle lezioni del semestre filtro 15 dicembre – Ultimi appelli degli esami obbligatori 20 gennaio 2026 – Pubblicazione della graduatoria nazionale (Le date potrebbero slittare di qualche settimana; verifica gli aggiornamenti nel nostro Tracker Riforma.) 8. Take‑away Ibrido è lo scenario più plausibile: lezioni teoriche online, esercitazioni e appelli scritti in presenza. Sapere gestire piattaforme digitali sarà un nuovo “soft skill” richiesto. La qualità della tua preparazione non cambia: basi solide + pratica costante sugli esercizi = vantaggio competitivo. Next step: prova la versione attuale e aspetta l'aggiornamento Semestre Filtro in TestBuddy e ricevi un report personalizzato su quali argomenti rinforzare prima di settembre.

Cosa è il numero programmato e perché non sparisce nel 2025
Spoiler: con la riforma del semestre filtro cambiano le modalità di selezione, ma il "muro" dei posti limitati rimane saldo. Ecco perché conviene ancora prepararsi con metodo (e con TestBuddy). 1. Da dove nasce il numero programmato Il numero programmato – spesso chiamato impropriamente «numero chiuso» – è la quota massima di immatricolazioni fissata ogni anno dal MUR per i corsi di Medicina, Odontoiatria e Veterinaria. Nasce con la Legge 264/1999 per evitare squilibri tra fabbisogno di professionisti sanitari e capacità formativa delle università. Dal 2001 il contingente è stato calcolato in concerto con Regioni e Ministero della Salute. 2. Come funzionava fino al 2024 Test a risposta multipla su base nazionale in un’unica data. Graduatoria unica che assegnava i posti disponibili (es. 14.787 nel 2024). Possibilità di scorrimenti ma mai oltre il numero programmato. La logica è sempre stata: posti limitati → serve un filtro iniziale → test. 3. Cosa prevede la riforma 2025 La Legge 26/2025 e il relativo decreto attuativo introducono Semestre filtro aperto a tutti: da settembre a dicembre gli studenti frequentano e sostengono 3 (+1) esami standardizzati (Biologia, Chimica, Fisica e Matematica) (documenti.camera.it). Graduatoria nazionale basata sui CFU e sui voti degli esami. Massimo 3 tentativi di superare il semestre filtro in anni accademici consecutivi (ansa.it). Il punto chiave Il decreto conferma che «il contingente complessivo di posti resta definito annualmente dal Ministero» (senato.it). In parole semplici: sparisce il test a crocette, non sparisce il tetto ai posti. 4. Perché il numero programmato non può essere abolito (per ora) Fattore Spiegazione rapida Capacità formativa Aule, laboratori e reparti non possono raddoppiare dall’oggi al domani. Finanziamento Ogni posto costa in docenti, tutor clinici, borse di specializzazione. Il Fondo di Finanziamento Ordinario copre un massimo prefissato. Fabbisogno SSN Le Regioni inviano al MUR dati su medici realmente necessari. Il contingente si allinea a quel fabbisogno (più 10-15 % di margine). Qualità didattica L’ANVUR richiede un rapporto studenti/docente compatibile con gli standard UE. Tempistiche di cura Tirocini clinici richiedono tutor one-to-few; sovraffollamento ridurrebbe la sicurezza del paziente. 5. Cosa cambia davvero per te Fino al 2024: 1 giorno, 60 quiz Pre-selezione Punteggio minimo variabile Tempo di preparazione ≈ 8-10 mesi Dal 2025 4 mesi, 3-4 esami Post-selezione dopo gli esami Soglia: superare ciascun esame + entrare in graduatoria Preparazione continua + performance universitaria Il numero programmato rimane identico; cambia quando viene applicato (dopo il semestre filtro) e con quali criteri (CFU + voti). 6. Come prepararsi in anticipo Consolida le basi scientifiche (Biologia, Chimica, Fisica, Matematica) prima di settembre. Simula esami universitari a tempo: risolvi 10 quesiti in ≤ 90 minuti. Allena la gestione dello stress: studia in blocchi da 50′ + 10′ pausa. Segui un percorso guidato: con TestBuddy hai quiz e analytics che riproducono il modello semestre filtro. Take-away Il numero programmato non sparisce nel 2025 perché garantisce sostenibilità didattica e copertura finanziaria. La differenza è che ora la selezione avviene dopo un semestre di lezioni, non prima. Preparati per tempo e trasforma il semestre filtro nella tua corsia preferenziale — TestBuddy è qui proprio per aiutarti a farlo.

Dissoluzione e solubilità: guida pratica per superare i quiz di chimica
Prima di addentrarci nei dettagli, rivediamo le domande tipiche che compaiono nei test di ingresso di area scientifica: Che cos’è la dissoluzione? Quando una soluzione si definisce satura o insatura? In che modo temperatura, pressione e natura delle sostanze cambiano la solubilità? Come si fa a prevedere se un sale precipita o resta in soluzione? Queste richieste tornano di continuo e oggi risolviamo una volta per tutte ciò che serve sapere per segnare la crocetta giusta. Che cos’è la dissoluzione La dissoluzione (o solvatazione) è il processo in cui le particelle di soluto si disperdono tra le molecole di solvente fino a esserne completamente circondate. Se il solvente è acqua, si parla di idratazione. Il fenomeno avviene solo quando le forze di attrazione tra soluto e solvente compensano quelle interne ai due sistemi separati. Esempio pratico Immagina di versare cloruro di potassio (KCl) in acqua. Gli ioni K⁺ e Cl⁻ si separano e ognuno viene avvolto da molecole d’acqua orientate in modo opposto: l’ossigeno (parzialmente negativo) circonda K⁺, gli idrogeni (parzialmente positivi) circondano Cl⁻. Solubilità: quanto può sciogliersi davvero? Soluzione satura: contiene la quantità massima di soluto sciogliibile a una certa temperatura. Solubilità: concentrazione della soluzione satura (spesso espressa in mol · L⁻¹). Soluzione insatura: meno soluto della quantità massima. Soluzione sovrassatura: più soluto di quanto l’equilibrio permetta; basta un piccolo disturbo per far precipitare il soluto in eccesso. Diluita e concentrata sono termini qualitativi: indicano, rispettivamente, bassa o alta concentrazione rispetto alla media dei laboratori. Cosa influenza la solubilità Natura di soluto e solvente La regola mnemonica è “il simile scioglie il simile”: Non polare ↔ non polare Esempio: lo zolfo elementare (non polare) si scioglie in toluene (non polare). Polare o ionico ↔ polare Esempio: il nitrato di calcio (ionico) è solubile in acqua (polare). Non polare ↔ polare Esempio: olio vegetale (non polare) non si miscela con acqua. Temperatura Se la dissoluzione è endotermica, la solubilità aumenta con la temperatura. Molti sali, come NaNO₃, seguono questo andamento. Se la dissoluzione è esotermica, la solubilità diminuisce con la temperatura. È il caso dei gas nell’acqua; ecco perché le bibite gassate perdono CO₂ quando si scaldano. Pressione (solo per i gas) La solubilità di un gas in un liquido è proporzionale alla sua pressione parziale sopra la soluzione (legge di Henry). Stappando una lattina, la pressione cala bruscamente → la CO₂ esce → si formano bollicine visibili. Velocità di dissoluzione: come accelerarla Agitazione – Rinnova continuamente il contatto soluto/solvente. Temperatura più alta – Aumenta l’energia cinetica, quindi gli urti efficaci tra particelle. Maggiore suddivisione del soluto – Polverizzare un solido aumenta la superficie di contatto. Soluzioni acquose: regole rapide di solubilità da ricordare Per i quiz conta poter prevedere se un precipitato si forma quando si mescolano due soluzioni. Memorizza queste indicazioni: Sempre solubili Sali di metalli alcalini (gruppo 1A) e NH₄⁺. Composti con NO₃⁻, ClO₄⁻, CH₃COO⁻, o HCO₃⁻. Alogeni (Cl⁻, Br⁻, I⁻) Quasi tutti solubili tranne quelli di Ag⁺, Pb²⁺, Hg₂²⁺. Solfati (SO₄²⁻) Solubili, eccetto con Ca²⁺, Sr²⁺, Ba²⁺, Pb²⁺, Hg₂²⁺. Ossidi e idrossidi Insolubili, a parte quelli dei metalli alcalini; Ca²⁺, Sr²⁺, Ba²⁺ sono poco solubili. Solfuri, carbonati, fosfati Insolubili salvo le combinazioni con NH₄⁺ o con i cationi del gruppo 1A. Tip per l’esercizio Se due ioni che incontri in soluzione compaiono tra le eccezioni insolubili, prevedi precipitazione e quindi soluzione satura rispetto a quel composto.

Termoregolazione umana: guida per test di ammissione
Nei test d’ingresso di Medicina, Professioni sanitarie e Scienze motorie compaiono spesso domande come: “Qual è il centro nervoso che controlla la temperatura corporea?” “Quali ormoni aumentano la produzione di calore?” “Cosa accade ai vasi sanguigni cutanei quando la temperatura sale?” Se non sai rispondere in pochi secondi, il punteggio scende. Oggi vediamo cosa devi sapere – né più né meno – per marcare la crocetta giusta ogni volta. Che cos’è la termoregolazione L’essere umano mantiene la temperatura interna attorno a 37 °C. Questo valore rimane stabile grazie a un “termostato” naturale situato nell’ipotalamo. Quando il termometro interno si scosta, il cervello attiva: meccanismi che producono calore; meccanismi che dissipano calore. Sapere quali sono e come funzionano è ciò che i quiz vogliono da te. Come il corpo produce calore Tiroide in azione L’ipotalamo stimola l’ipofisi a rilasciare TSH. Il TSH spinge la tiroide a secernere ormoni tiroidei (T3 e T4). Risultato: metabolismo più veloce, più ossigeno consumato, calore in aumento. Brividi muscolari I muscoli scheletrici si contraggono involontariamente. L’energia meccanica si trasforma in calore come quando sfregi le mani d’inverno. Vasocostrizione cutanea Il sistema nervoso simpatico stringe le arteriole della pelle. Meno sangue in superficie = meno dispersione = temperatura interna che risale. Esempio pratico: entri in una stanza a 10 °C, partono i brividi, le mani diventano pallide, ma dopo pochi minuti senti di nuovo caldo. Come il corpo dissipa calore Sudorazione Il simpatico stimola le ghiandole sudoripare. Il sudore evapora sottraendo energia termica: ogni grammo d’acqua sottrae circa 0,58 kcal. Vasodilatazione cutanea Il sistema parasimpatico allarga i vasi periferici. Più sangue arriva alla pelle, più calore passa all’esterno. Riduzione del tono muscolare Meno contrazioni = meno calore prodotto. Esempio pratico: corri sotto il sole, il viso arrossa e inizi a sudare; se ti fermi all’ombra, la temperatura scende e la sudorazione cala. Il ruolo chiave degli ormoni Ormoni tiroidei: accelerano il metabolismo basale; risposta rapida al freddo. Adrenalina e noradrenalina: rilasciate dal midollo surrenale; aumentano battito e glicemia, fornendo carburante extra per produrre calore. Cortisolo: sostiene il metabolismo dei nutrienti nei periodi prolungati di stress termico. Ricorda: nei quiz può capitare l’accoppiata “freddo → tiroide” o “stress termico → catecolamine”. Febbre: quando il set-point si alza Stimolo: tossine batteriche, virus, tessuti lesionati. Interleuchine (rilasciate dai leucociti) raggiungono l’ipotalamo. Vengono prodotte prostaglandine che spostano il set-point a un valore superiore. Il corpo si comporta come se avesse freddo: brividi, vasocostrizione, aumento del metabolismo. Una volta eliminato lo stimolo, il set-point torna a 37 °C e subentra la sudorazione per smaltire il calore in eccesso. Esempio pratico: dopo un vaccino potresti avvertire brividi e 38 °C di temperatura; sono segni che il sistema immunitario sta lavorando, non guasti del termostato.

Arterie, Vene e Capillari: Guida Completa per Superare i Test di Ingresso
I Vasi Sanguigni: Arterie, Vene e Capillari Quando si studiano i vasi sanguigni, è essenziale comprendere le differenze tra arterie, vene e capillari. Questi sono i principali componenti del sistema circolatorio e sono responsabili di far circolare il sangue in tutto il corpo. Capire come funzionano, in che modo sono strutturati e quali ruoli svolgono è fondamentale non solo per superare quiz o esami, ma anche per rispondere con precisione a domande tipiche di test di ingresso in ambito medico o scientifico. Arterie: Trasporto del Sangue dal Cuore Le arterie sono vasi sanguigni che trasportano il sangue dal cuore verso i vari organi e tessuti del corpo. Sono caratterizzate da pareti spesse ed elastiche che consentono loro di sopportare la pressione sanguigna molto alta che si genera con ogni battito del cuore. Le pareti delle arterie sono costituite da tre strati principali: Tonaca intima: è lo strato interno, formato da un singolo strato di cellule epiteliali chiamato endotelio. Tonaca media: è lo strato intermedio, composto principalmente da tessuto muscolare liscio che consente alle arterie di contrarsi e spingere il sangue in avanti. Tonaca avventizia: è lo strato esterno, formato da tessuto connettivo ricco di fibre elastiche che dà forza alla parete arteriosa. Il sangue che scorre nelle arterie è sottoposto a una pressione elevata, e il flusso sanguigno ha un movimento pulsante che segue il ritmo del battito cardiaco. Questo movimento è favorito dalla capacità delle arterie di contrarsi grazie al loro strato muscolare. Vene: Il Ritorno del Sangue al Cuore Le vene sono vasi sanguigni che trasportano il sangue dalla periferia del corpo verso il cuore. Rispetto alle arterie, le vene hanno pareti più sottili ed estensibili. Queste pareti sono composte anche da tre strati, ma a differenza delle arterie, le vene hanno meno tessuto muscolare e poche fibre elastiche. La pressione sanguigna nelle vene è molto più bassa rispetto alle arterie, e per favorire il flusso del sangue, le vene sono assistite dalla contrazione dei muscoli scheletrici che si trovano vicino ad esse. Questi muscoli spingono il sangue verso il cuore. Un’altra caratteristica delle vene è la presenza di valvole a nido di rondine, specialmente nelle vene più grandi, che impediscono al sangue di rifluire nella direzione sbagliata. Capillari: Dove Avvengono gli Scambi I capillari sono i vasi sanguigni più piccoli e sottili. Le loro pareti sono formate da un singolo strato di cellule epiteliali, chiamato endotelio, che permette uno scambio diretto tra il sangue e i tessuti circostanti. La funzione principale dei capillari è facilitare lo scambio di sostanze nutritive, ossigeno, anidride carbonica e rifiuti metabolici tra il sangue e le cellule. Il flusso sanguigno nei capillari è molto lento, il che consente a queste sostanze di attraversare facilmente le pareti sottili per diffusione o altri meccanismi di trasporto. Questo scambio è essenziale per mantenere in salute i tessuti del corpo e per eliminare i prodotti di scarto del metabolismo. Riassunto delle Differenze Fondamentali Arterie: Trasportano sangue dal cuore, hanno pareti spesse ed elastiche, e il flusso è pulsante. Vene: Portano il sangue al cuore, con pareti sottili ed estensibili, e il flusso sanguigno è aiutato dalla contrazione dei muscoli scheletrici. Capillari: Vasi molto sottili dove avvengono gli scambi di gas, nutrienti e rifiuti tra il sangue e i tessuti. Questi concetti sono fondamentali per affrontare con successo i test di ingresso nelle facoltà di medicina, biologia o in ambiti sanitari. Comprendere bene la struttura e le funzioni di ciascun tipo di vaso sanguigno ti permetterà di rispondere con precisione anche alle domande più specifiche sui sistemi circolatorio e cardiovascolare.

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