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a person holding a dogVeterinaria

Posti disponibili Veterinaria 2025: numeri e sedi

Chi si sta preparando per il semestre filtro di Veterinaria sa bene che una delle prime informazioni da conoscere è quanti posti saranno disponibili per il prossimo anno accademico. Il Ministero dell’Università e della Ricerca ha comunicato il numero ufficiale per il 2025/2026, distinguendo tra corsi in italiano e in inglese, nelle università statali e private. Oggi vediamo insieme quanti posti ci sono in totale, come vengono suddivisi e quali sono le disponibilità per ogni singolo ateneo. Posti per Veterinaria 2025 – università statali Per il 2025, nei corsi in lingua italiana delle università statali sono previsti: 1.197 posti destinati a candidati italiani, cittadini UE e extra-UE residenti in Italia. 68 posti per candidati extra-UE non residenti. Rispetto al 2024, il numero di posti nelle statali diminuisce leggermente: lo scorso anno erano infatti 1.209 per i residenti e 63 per i non residenti. Posti per Veterinaria 2025 – università private Per quanto riguarda le università private, nei corsi in italiano troviamo: 55 posti per italiani, cittadini UE e extra-UE residenti in Italia. 5 posti per candidati extra-UE non residenti. Posti per Veterinaria 2025 in inglese Chi desidera frequentare il corso in lingua inglese avrà a disposizione: 45 posti per candidati UE e extra-UE residenti. 5 posti per candidati extra-UE non residenti. Per l’anno accademico 2025/2026 non ci sono aumenti significativi rispetto all’anno precedente, e nelle università statali i numeri registrano un leggero calo. Rapporto tra candidati e posti disponibili Il semestre filtro di Veterinaria per il 2025 ha registrato 6.039 iscritti. Considerando i posti complessivi (statali e privati, italiani e stranieri), in media solo 1 candidato su 5 riuscirà a ottenere un posto. Questo dato rende chiaro quanto sia selettivo l’accesso e quanto sia importante prepararsi in modo mirato fin da subito. Posti per Veterinaria 2025 – suddivisione per ateneo Di seguito il numero di posti per i candidati UE ed extra-UE residenti in ciascun ateneo italiano che offre il corso di laurea in Medicina Veterinaria: Bari – 60 posti Bologna – 110 posti Camerino – 60 posti Link Campus (privata) – 55 posti Messina – 95 posti Milano – 100 posti Napoli Federico II – 76 posti Padova – 96 posti Palermo – 47 posti Parma – 77 posti Perugia – 84 posti Pisa – 66 posti Roma Tor Vergata – 80 posti Sassari – 56 posti Teramo – 70 posti Torino – 120 posti Novità di quest’anno: l’Università di Bologna ha attivato anche un corso di laurea in lingua inglese, ampliando così le possibilità per chi vuole intraprendere un percorso di studi internazionale in veterinaria. Con così pochi posti disponibili e una concorrenza altissima, la differenza la fa la preparazione. Su TestBuddy trovi simulazioni fedeli al test di Veterinaria, con punteggi calcolati come all’esame e statistiche che ti mostrano subito dove migliorare. Allenati online, quando vuoi, e aumenta le tue possibilità di conquistare uno dei posti disponibili.

Foto di Leo Fulvio Bacchilega
Leo Fulvio Bacchilega
white mouse on white textileVeterinaria

Punteggio minimo per entrare a veterinaria 2019 per ateneo

Cinque anni fa, nel 2020, si è svolto il test di ammissione per il corso di laurea in Veterinaria. In quell’anno, molti candidati si sono ritrovati a confrontare i punteggi minimi necessari per entrare nelle varie università italiane. Qui di seguito viene descritto ciò che successe allora, senza abbreviare nulla e presentando i dati rilevanti, in modo che chiunque possa comprendere l’importanza di prepararsi con cura e di restare aggiornato sulle dinamiche delle graduatorie. Pubblicazione dei punteggi e contesto generale Il test di Veterinaria del 1° settembre 2020 fu seguito dalla graduatoria anonima, che consentiva ai partecipanti di verificare il proprio punteggio grazie a un codice etichetta alfanumerico. Questo primo risultato offriva un’indicazione preliminare sul livello di preparazione generale e sui valori utili per prevedere l’accesso al corso di laurea. In quegli anni, si sottolineava spesso quanto fosse essenziale superare un punteggio minimo, poiché rappresentava la soglia d’ammissione legata al numero di posti disponibili nei singoli atenei. Un punteggio elevato favoriva l’immatricolazione e aumentava la probabilità di ottenere la sede preferita. Punteggi minimi di Veterinaria (dato del 2019 come riferimento) Analizzando le informazioni raccolte l’anno prima, nel 2019, si poteva notare una variabilità nei punteggi minimi per Veterinaria, a seconda delle richieste locali e dell’offerta formativa. Ecco alcuni dati emblematici di quell’epoca: Milano: 51,8 punti Padova: 51,1 punti Bologna: 48,9 punti Parma: 48 punti Torino: 46,9 punti Pisa: 46,1 punti Perugia: 45,1 punti Napoli: 44 punti Bari: 43,5 punti Camerino: 43,5 punti Messina: 43,7 punti Teramo: 42,8 punti Sassari: 42,7 punti Questi valori offrivano un parametro di confronto, sottolineando come alcune sedi fossero più competitive di altre. Nel 2020, con il crescere del numero di partecipanti e la diversa disponibilità di posti, si aspettava una soglia di ammissione in parte ricalcolata, mantenendo però l’andamento generale di un elevato grado di selezione. Influenza degli scorrimenti e competitività Per chi affrontava il test di Veterinaria nel 2020, contava molto la consapevolezza che i punteggi iniziali sarebbero potuti cambiare, anche significativamente, a seguito degli scorrimenti. Era prassi comune che, con l’uscita di posti lasciati liberi e con il rimescolamento delle preferenze degli studenti, la soglia d’ingresso subisse un abbassamento, aprendo così la possibilità a candidati che inizialmente si trovavano sotto il punteggio minimo. Questo fenomeno spingeva a: Monitorare costantemente i risultati e la propria posizione nella graduatoria. Valutare se accettare l’immatricolazione in una sede assegnata o continuare ad attendere un eventuale scorrimento favorevole. Conservare la possibilità di accedere a un ateneo meno competitivo, nel caso in cui i punteggi fossero rimasti alti in altre sedi. Testbuddy e il test di veterinaria Per tutti coloro che desiderano raggiungere un punteggio minimo competitivo nei prossimi test di Veterinaria, TestBuddy rappresenta un valido alleato. Questa piattaforma propone esercitazioni mirate, simulazioni d’esame aggiornate e risorse per lo studio personalizzato. Con TestBuddy, è possibile identificare in modo rapido i propri punti deboli, lavorare su di essi e acquisire la sicurezza necessaria per superare la soglia d’accesso in qualunque università si scelga. Il tutto grazie a quiz specifici e un sistema di monitoraggio costante dei progressi.

Foto di Leo Fulvio Bacchilega
Leo Fulvio Bacchilega
black and white cat lying on brown bamboo chair inside roomVeterinaria

Test Veterinaria 2020: Punteggio minimo per ateneo

Circa cinque anni fa, nel 2020, gli studenti interessati ai corsi di laurea in Veterinaria affrontarono un test di ammissione che evidenziò l’elevata competitività dell’accesso e le variazioni notevoli nel punteggio minimo a causa degli scorrimenti di graduatoria. Il test si svolse il 1° settembre, e la graduatoria anonima permise a ciascun candidato di controllare il proprio risultato tramite il codice etichetta alfanumerico, offrendo una prima visione dell’andamento generale. Importanza del Punteggio Minimo Nel 2020, come in ogni procedura di selezione, il punteggio minimo assunse un ruolo determinante. Si trattava infatti della soglia dell’ultimo candidato ammesso, in relazione alla disponibilità dei posti nelle diverse università. hi otteneva un punteggio elevato incrementava le probabilità di immatricolarsi e di accedere all’ateneo preferito. Perciò, puntare a superare il punteggio minimo rappresentava un obiettivo chiave per chi sognava di intraprendere la carriera veterinaria. Elenco dei Punteggi Minimi (dati pubblicati al 29 settembre, riferiti all’esperienza del 2020) Secondo le informazioni diffuse al termine delle prime fasi di selezione, e aggiornate alla fine di settembre 2020, i punteggi minimi nelle principali università furono i seguenti: Milano: 57,8 punti Napoli: 60,2 punti Padova: 57,3 punti Bologna: 53,9 punti Bari: 52,2 punti Torino: 52,7 punti Pisa: 52,3 punti Perugia: 51,9 punti Messina: 51,3 punti Sassari: 51,6 punti Camerino: 50,8 punti Teramo: 50,7 punti Parma: 53,1 punti In quelle settimane, il punteggio minimo iniziale era spesso considerato alto; tuttavia, i successivi scorrimenti avrebbero consentito un abbassamento progressivo della soglia, ampliando le possibilità d’ammissione anche a candidati con punteggi inferiori. Dinamiche di scorrimento e scenario competitivo Nel 2020, il numero di partecipanti al test per Veterinaria era di circa 6.790, a fronte di 890 posti disponibili, con un incremento rispetto agli anni precedenti. Tra i candidati, chi superava la soglia di idoneità doveva comunque confrontarsi con un rapporto teorico di circa 7 candidati per 1 posto. Alcuni riuscivano a posizionarsi in graduatoria con punteggi notevolmente alti (fino a 83,6 punti, registrati a Milano), mentre altri restavano inizialmente al di sotto del punteggio minimo diffuso in graduatoria. Con le rinunce e il rimescolamento delle preferenze, i valori minimi risultavano in costante cambiamento. Ruolo degli Scorrimenti e Monitoraggio Costante L’esperienza del 2020 dimostrò che, dopo la prima assegnazione, il punteggio minimo potesse scendere in modo significativo a ogni scorrimento. Ciò offriva una seconda opportunità a chi, pur avendo conseguito un punteggio inizialmente insufficiente, poteva vedere aprirsi la strada verso l’immatricolazione in un ateneo meno richiesto o in cui si erano liberati dei posti. Per questo motivo, molti candidati seguirono con attenzione ogni aggiornamento, valutando se e quando accettare la sede assegnata o attendere ancora possibili miglioramenti in graduatoria. Come TestBuddy può aiutare per il Test di veterinaria Nel preparare un test di ammissione come quello di Veterinaria, è essenziale avere a disposizione strumenti adeguati e un metodo di studio ben strutturato. Con TestBuddy, chiunque può accedere a simulazioni mirate, quiz aggiornati sui programmi ministeriali e materiali di approfondimento per coprire ogni area disciplinare. Il sistema fornisce report sui progressi, evidenziando i punti deboli da colmare prima del giorno dell’esame. Per chi desidera superare il punteggio minimo e incrementare le chance di ammissione in Veterinaria, TestBuddy rappresenta un compagno affidabile e orientato ai risultati.

Foto di Leo Fulvio Bacchilega
Leo Fulvio Bacchilega
brown bear plush toy on white bedVeterinaria

Test Veterinaria 2021: punteggi minimi

Circa quattro anni fa, nel 2021, si è svolta la procedura di ammissione al corso di laurea in Veterinaria. Allora, gli studenti interessati hanno sostenuto il test il 1° settembre e hanno consultato prima la graduatoria anonima (resa pubblica il 17 settembre), poi la graduatoria nazionale del 28 settembre, dove il punteggio minimo è sceso ulteriormente fino a 46,30 punti. In quel periodo, chi puntava a diventare veterinario cercava di capire come si muovesse la graduatoria e quanto incidesse il numero di posti disponibili e il livello di preparazione dei candidati. Primo punteggio minimo e pubblicazione della graduatoria Il 29 settembre 2021, il punteggio minimo registrato presso i vari atenei ha fornito dettagli importanti per chi sperava nell’ammissione. Di seguito, la lista dei punteggi minimi di Veterinaria nel 2021, con le relative sedi: Milano: 54,8 punti Napoli: 55,5 punti Pisa: 52,1 punti Padova: 51,1 punti Bari: 51,1 punti Bologna: 50,3 punti Parma: 49,3 punti Torino: 49 punti Perugia: 48,4 punti Messina: 48,2 punti Camerino: 47,2 punti Sassari: 46,7 punti Teramo: 46,3 punti Inizialmente, alla prima assegnazione, il punteggio minimo per Veterinaria era stato di 47,8 punti, un valore inferiore rispetto ai 51,6 punti richiesti nel 2020. Questo cambiamento indicava un lieve calo di competitività, offrendo a più candidati la possibilità di rientrare nei corsi. Scorrimenti e dinamiche successive Nel 2021, gli scorrimenti di graduatoria hanno giocato un ruolo decisivo nel definire il punteggio minimo finale. L’anno precedente (2020) si erano contati circa 20 scorrimenti, producendo un calo significativo delle soglie di ammissione e consentendo a studenti con punteggi anche più bassi di sperare in un posto libero. Molti si aspettavano una tendenza analoga anche nel 2021, soprattutto considerando le rinunce e i cambiamenti di sede che spesso si verificavano nei mesi successivi. Il punteggio minimo poteva quindi subire variazioni man mano che i candidati, inizialmente ammessi in un ateneo diverso dalla prima scelta, procedevano con immatricolazioni o decidevano di attendere uno scorrimento migliore. Le sedi con una domanda meno elevata tendevano a ridurre più velocemente la soglia di ingresso. Strategie e considerazioni per i candidati del 2021 Quattro anni fa, chi stava tentando l’accesso a Veterinaria nel 2021 sapeva di dover: Monitorare con attenzione gli scorrimenti, controllando la propria posizione in graduatoria e valutando le possibili opportunità. Valutare se immatricolarsi subito nell’ateneo assegnato o se rimanere in attesa di un miglioramento di sede (con il rischio, però, di perdere un posto già disponibile). Ricordare che, nel 2020, si era passati da 51,6 punti iniziali a valori decisamente più bassi grazie ai vari scorrimenti: un fenomeno che potenzialmente si sarebbe potuto ripetere. Consigli per chi non si era classificato Nel 2021, molti candidati che non raggiunsero subito il punteggio minimo di Veterinaria decisero di sfruttare il tempo a disposizione per prepararsi al test dell’anno successivo. Spesso, recuperavano le lacune nelle materie scientifiche e nelle abilità logico-matematiche, osservando con cura le statistiche e i punteggi degli anni precedenti per definire un piano di studio più mirato e sistematico. CTA: come TestBuddy può aiutare Chi ha in progetto di affrontare i prossimi test di Veterinaria o di altre facoltà medico-sanitarie trova un valido supporto in TestBuddy. Sulla piattaforma, infatti, sono disponibili simulazioni aggiornate, esercizi svolti e materiali di approfondimento per allenarsi sulle materie più importanti. Con TestBuddy, gli studenti possono analizzare i propri progressi, identificare le aree deboli e migliorare la propria preparazione in modo costante. Inoltre, grazie a un sistema di tracciamento personalizzato, ciascuno riesce a tenere sotto controllo l’avanzamento e ad affinare la strategia di studio in modo da raggiungere o superare il punteggio minimo necessario per entrare in Veterinaria.

Foto di Leo Fulvio Bacchilega
Leo Fulvio Bacchilega
person holding silver tabby catVeterinaria

Test Veterinaria 2022: Punteggio minimo per ateneo

Tre anni fa, nel 2022, molte persone decisero di concorrere all’ammissione ai corsi di laurea in Veterinaria, basandosi sui TOLC dedicati a questo settore medico-veterinario. In quell’anno, la graduatoria nazionale nominativa venne pubblicata il 29 settembre e rese visibili i punteggi minimi necessari per accedere alle differenti università. In quel periodo, sapere quale fosse il punteggio dell’ultimo candidato immatricolato risultava essenziale per valutare le reali possibilità di entrare e iniziare il percorso professionale in campo veterinario. Informazioni generali e posti disponibili Nei TOLC Veterinaria 2022, i candidati dovevano confrontarsi con un nuovo formato di test, leggermente diverso dagli anni precedenti. L’aumento dei posti disponibili in alcune sedi e la differente difficoltà delle prove portarono a variazioni non trascurabili nel punteggio minimo finale. Questa soglia d’accesso indica il risultato del candidato posizionato all’ultimo posto utile per l’immatricolazione, in base ai posti disponibili in ciascun ateneo. Lista dei punteggi minimi per Veterinaria 2022 dopo la graduatoria nominativa Il 29 settembre 2022, i punteggi minimi per le principali sedi di Veterinaria risultarono essere i seguenti: Milano: 43,2 punti Padova: 43,3 punti Bologna: 40,9 punti Napoli: 38,4 punti Torino: 38,3 punti Bari: 37,1 punti Perugia: 37,3 punti Messina: 34,3 punti Sassari: 34,9 punti Pochi giorni prima della pubblicazione nominativa, era stato annunciato un punteggio minimo di 35,6 punti. Con l’uscita della graduatoria nominale, il valore scese a 34,3 punti, ricalcolando le ultime posizioni utili all’ingresso. Questo cambiamento mostrò la fluidità del sistema di selezione e la possibilità di un decremento anche deciso a seguito degli scorrimenti. Evoluzione del punteggio minimo a seguito degli scorrimenti Nei mesi successivi, grazie a rinunce e nuove assegnazioni, il punteggio minimo per Veterinaria 2022 continuò a scendere fino a toccare i 30,50 punti. Questa soglia corrispondeva, all’epoca, alla posizione 1.597 nell’Università di Messina. Pertanto, chi si trovava con un punteggio inferiore ai dati iniziali poté comunque sperare di ricevere un posto nei corsi veterinari, sebbene in sedi dove la concorrenza risultava meno elevata. Le previsioni fatte in quel periodo ipotizzavano, infatti, un ulteriore leggero abbassamento dovuto al numero di iscrizioni effettive e alla distribuzione delle preferenze. Nel 2022, l’esistenza di più posti disponibili rispetto agli anni precedenti e la struttura del test contribuirono a rendere i valori minimi più dinamici, innescando un calo ancora maggiore rispetto alle prime stime. Fattori che determinarono il calo del punteggio minimo Aumento dei posti disponibili: alcuni atenei ampliarono i posti in Veterinaria, rendendo più alta la probabilità di accoglimento di un maggior numero di candidati. Struttura del test: l’adozione di nuovi format e la diversa distribuzione dei quesiti spinsero alcuni candidati a ottenere punteggi medi più alti o più bassi rispetto agli standard passati. Livello di preparazione: l’approccio più o meno approfondito di ciascun candidato influenzò la media complessiva, con possibili scostamenti sia verso l’alto sia verso il basso. Preferenze degli studenti: lo spostamento di molti candidati da atenei più competitivi ad altri con meno concorrenza modificò progressivamente il punteggio minimo nelle varie università. Ulteriori aggiornamenti e vantaggi di pianificare lo studio Nel 2022, chiunque volesse iniziare un corso di laurea in Veterinaria sapeva che il punteggio minimo era soltanto un riferimento iniziale. Con il procedere degli scorrimenti, il valore poteva ridursi di diversi punti, offrendo nuove opportunità d’accesso. Tuttavia, rimanere aggiornati sugli ultimi movimenti della graduatoria era cruciale per comprendere se le proprie chance di ammissione sarebbero migliorate. Per affrontare i test in maniera adeguata, molti studenti all’epoca sceglievano di pianificare metodicamente lo studio con largo anticipo, valorizzando i settori scientifici di base (biologia, chimica, fisica, matematica, logica) e seguendo un programma che coprisse tutti gli argomenti del bando ministeriale. Come TestBuddy può sostenere la preparazione Gli studenti interessati a Veterinaria o ad altri corsi medico-sanitari possono trovare un alleato in TestBuddy. Su questa piattaforma si trovano materiali di studio, esercitazioni mirate e simulazioni basate sui format più recenti. Grazie a quiz aggiornati e report dettagliati sulle lacune da colmare, è possibile ottimizzare l’impegno, seguendo un piano di preparazione personalizzato. Con TestBuddy, si acquisisce maggiore padronanza delle materie e si impara a gestire il tempo durante la prova, avvicinandosi progressivamente al punteggio minimo necessario per realizzare il proprio obiettivo di entrare a Veterinaria.

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Leo Fulvio Bacchilega
black and white short coated dogVeterinaria

Punteggio minimo per entrare a veterinaria 2023 (TOLC-VET) per ateneo

Molti studenti, due anni fa, nel 2023, cercavano informazioni precise sui punteggi minimi richiesti per entrare nel corso di laurea in Veterinaria. La graduatoria nazionale nominativa TOLC Veterinaria 2023 era stata pubblicata il 5 settembre, offrendo dati fondamentali per chi intendeva iniziare un percorso nell’ambito veterinario. In quella occasione, si registrò un incremento notevole rispetto al 2022, e le cifre evidenziarono la crescente competitività. Qui di seguito vengono riportati i valori e le informazioni così come erano stati diffusi due anni fa, rispettando l’ordine logico dei contenuti. Pubblicazione e punteggio minimo nazionale Quando, due anni fa, i candidati videro la graduatoria nazionale TOLC Veterinaria 2023 pubblicata il 5 settembre, emerse da subito che il punteggio minimo di riferimento si attestava a 58,28 punti. Questo dato indicava la soglia dell’ultimo candidato ammesso in base ai posti disponibili. Era un valore molto più alto rispetto ai 34,30 punti registrati nel 2022, dovuto, in parte, a modifiche nel formato del test e all’aumento della competizione. Inoltre, era prevedibile che, nelle settimane successive, gli scorrimenti potessero causare una piccola riduzione del punteggio minimo, esattamente come accadeva ogni anno con le rinunce e le nuove assegnazioni. Elenco completo dei punteggi minimi veterinaria 2023 per ateneo I seguenti dati rispecchiano la situazione del 5 settembre 2023, con i punteggi minimi riscontrati nei diversi atenei italiani: punteggio minimo veterinaria 2023 Bari: 59,78 punteggio minimo veterinaria 2023 Bologna: 61,44 punteggio minimo veterinaria 2023 Camerino: 59,3 punteggio minimo veterinaria 2023 Messina: 58,28 punteggio minimo veterinaria 2023 Milano: 62,28 punteggio minimo veterinaria 2023 Napoli Federico II: 61,95 punteggio minimo veterinaria 2023 Padova: 62,14 punteggio minimo veterinaria 2023 Parma: 60,78 punteggio minimo veterinaria 2023 Perugia: 60,38 punteggio minimo veterinaria 2023 Pisa: 60,59 punteggio minimo veterinaria 2023 Sassari: 58,59 punteggio minimo veterinaria 2023 Teramo: 58,74 punteggio minimo veterinaria 2023 Torino: 60,19 In questa lista, la Università di Milano presentava il valore più elevato (62,28), mentre la Università di Messina aveva il punteggio minimo più basso, pari a 58,28. La differenza fra le due cifre sottolineava, già allora, quanto fosse importante ottenere punti sufficienti per aspirare ai posti nelle sedi più richieste. Considerazioni sugli scorrimenti e variazioni All’epoca, si stimava che i futuri scorrimenti potessero abbassare il punteggio minimo di qualche punto, come già accadeva negli anni precedenti. Per il corso di Veterinaria, di solito, gli scorrimenti erano meno numerosi rispetto a quelli di Medicina, ma nel 2022 si erano contati circa 30 movimenti, con una conseguente riduzione di 3/4 punti nel giro di alcuni mesi. Nel 2023, molti candidati si aspettavano una dinamica simile, sebbene fosse difficile prevedere con precisione di quanto si sarebbe effettivamente abbassato il punteggio di ingresso. Come prepararsi per il test di Veterinaria Gli studenti che, anche oggi, intendono affrontare TOLC-VET (Veterinaria) o qualsiasi altro test medico-sanitario possono trovare un aiuto concreto su TestBuddy. Questa piattaforma offre esercizi aggiornati, simulazioni e materiali di studio per affrontare in modo mirato ogni sezione della prova. Usando TestBuddy, si possono identificare le lacune, migliorare la gestione del tempo e consolidare i contenuti richiesti dal bando, con statistiche e tracciamenti personalizzati. Chi punta a superare il punteggio minimo con maggiore sicurezza può contare su un metodo di preparazione strutturato, pensato per portare risultati e organizzare al meglio lo studio. Detto questo, buono studio e in bocca al lupo!

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Leo Fulvio Bacchilega

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