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Test Veterinaria 2020: Punteggio minimo per ateneo

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black and white cat lying on brown bamboo chair inside room

Circa cinque anni fa, nel 2020, gli studenti interessati ai corsi di laurea in Veterinaria affrontarono un test di ammissione che evidenziò l’elevata competitività dell’accesso e le variazioni notevoli nel punteggio minimo a causa degli scorrimenti di graduatoria.

Il test si svolse il 1° settembre, e la graduatoria anonima permise a ciascun candidato di controllare il proprio risultato tramite il codice etichetta alfanumerico, offrendo una prima visione dell’andamento generale.

Importanza del Punteggio Minimo

Nel 2020, come in ogni procedura di selezione, il punteggio minimo assunse un ruolo determinante.

Si trattava infatti della soglia dell’ultimo candidato ammesso, in relazione alla disponibilità dei posti nelle diverse università.

hi otteneva un punteggio elevato incrementava le probabilità di immatricolarsi e di accedere all’ateneo preferito. Perciò, puntare a superare il punteggio minimo rappresentava un obiettivo chiave per chi sognava di intraprendere la carriera veterinaria.

Elenco dei Punteggi Minimi (dati pubblicati al 29 settembre, riferiti all’esperienza del 2020)

Secondo le informazioni diffuse al termine delle prime fasi di selezione, e aggiornate alla fine di settembre 2020, i punteggi minimi nelle principali università furono i seguenti:

  • Milano: 57,8 punti
  • Napoli: 60,2 punti
  • Padova: 57,3 punti
  • Bologna: 53,9 punti
  • Bari: 52,2 punti
  • Torino: 52,7 punti
  • Pisa: 52,3 punti
  • Perugia: 51,9 punti
  • Messina: 51,3 punti
  • Sassari: 51,6 punti
  • Camerino: 50,8 punti
  • Teramo: 50,7 punti
  • Parma: 53,1 punti

In quelle settimane, il punteggio minimo iniziale era spesso considerato alto; tuttavia, i successivi scorrimenti avrebbero consentito un abbassamento progressivo della soglia, ampliando le possibilità d’ammissione anche a candidati con punteggi inferiori.

Dinamiche di scorrimento e scenario competitivo

Nel 2020, il numero di partecipanti al test per Veterinaria era di circa 6.790, a fronte di 890 posti disponibili, con un incremento rispetto agli anni precedenti.

Tra i candidati, chi superava la soglia di idoneità doveva comunque confrontarsi con un rapporto teorico di circa 7 candidati per 1 posto.

Alcuni riuscivano a posizionarsi in graduatoria con punteggi notevolmente alti (fino a 83,6 punti, registrati a Milano), mentre altri restavano inizialmente al di sotto del punteggio minimo diffuso in graduatoria. Con le rinunce e il rimescolamento delle preferenze, i valori minimi risultavano in costante cambiamento.

Ruolo degli Scorrimenti e Monitoraggio Costante

L’esperienza del 2020 dimostrò che, dopo la prima assegnazione, il punteggio minimo potesse scendere in modo significativo a ogni scorrimento.

Ciò offriva una seconda opportunità a chi, pur avendo conseguito un punteggio inizialmente insufficiente, poteva vedere aprirsi la strada verso l’immatricolazione in un ateneo meno richiesto o in cui si erano liberati dei posti.

Per questo motivo, molti candidati seguirono con attenzione ogni aggiornamento, valutando se e quando accettare la sede assegnata o attendere ancora possibili miglioramenti in graduatoria.

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