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Mnemofrase per ricordare il terzo gruppo: Ballo Al Gala Insieme a Tallio

Stai cercando un modo rapido per ricordare gli elementi del terzo gruppo della tavola periodica e rispondere al volo alle domande di Chimica nei test d’ingresso? Oggi vediamo come trasformare una lista di simboli in una frase facile da richiamare ogni volta che serve, senza portare con te la tavola il giorno della prova. Cos’è una mnemofrase Le mnemotecniche convertono dati astratti in parole o immagini che la memoria richiama con minor sforzo. Una mnemofrase lega ciascun simbolo chimico a una parola all’interno di una micro-storia: l’effetto è simile a un segnalibro mentale che si apre al momento giusto. Perché concentrare l’attenzione sul terzo gruppo (IUPAC) Il terzo gruppo include elementi essenziali in domande su legami covalenti, metalli leggeri, semiconduttori e leghe. Saperli elencare senza esitazioni riduce il tempo di risoluzione dei quiz su configurazioni elettroniche, ossidazione e proprietà periodiche, frequenti nei test di area medico-scientifica. La mnemofrase proposta Ballo Al Gala Insieme a Tallio Associazione parola-elemento: Ballo → B → Boro Al → Al → Alluminio Gala → Ga → Gallio Insieme → In → Indio a Tallio → Tl → Tallio Ripeti la frase ad alta voce, immagina la scena di un ballo elegante e trascrivi simboli e nomi tre volte per fissare l’ordine. Personalizza la frase per rinforzare la memoria Sostituisci “Ballo” o “Gala” con situazioni che ti sono familiari, inserisci amici reali o luoghi conosciuti. Più la scena è vivida, più la memoria a lungo termine si attiva e riduce il rischio di confondere gli elementi con gruppi vicini. Verifica la memorizzazione con TestBuddy Apri Quiz rapidi → Chimica – Tavola periodica. Avvia un set di domande cronometrate sul terzo gruppo. Analizza il report: se sbagli qualche simbolo, rivedi la mnemofrase o crea una variante personale. Ripeti la prova dopo qualche ora: la ripetizione distribuita consolida l’informazione e mantiene bassa l’ansia. Il tracciamento automatico mostra i progressi, così sai quando la tecnica è davvero interiorizzata.

Foto di Leo Fulvio Bacchilega
Leo Fulvio Bacchilega
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Mnemofrase per ricordare il gruppo 14: Con Simona e Gerry Sono al Pub

Ti stai chiedendo se memorizzare il gruppo 14 della tavola periodica serva davvero, quanto tempo richieda e quale trucco renda tutto più semplice? Oggi rispondiamo a queste domande mentre ti mostriamo un metodo rapido che potrai adattare alle tue esigenze senza stress e senza portare con te la tavola il giorno del test. Cos’è una mnemofrase Le mnemotecniche trasformano dati astratti in immagini o parole dal significato intuitivo. Una mnemofrase associa ogni elemento a una parola all’interno di una mini-storia, così la nostra mente recupera l’informazione con un semplice richiamo narrativo. Perché puntare sul gruppo 14 (IUPAC) Il gruppo 14 include elementi centrali per domande su legami covalenti, strutture cristalline, semiconduttori e leghe metalliche. Conoscerli al volo permette di risolvere esercizi su configurazioni elettroniche, reattività e applicazioni tecnologiche, frequenti nei test di area medico-scientifica. La mnemofrase proposta Con Simona e Gerry Sono al Pub Ecco la corrispondenza parola-elemento: Con → C → Carbonio Simona → Si → Silicio e Gerry → Ge → Germanio Sono → Sn → Stagno al Pub → Pb → Piombo Pronuncia la frase a voce alta, immagina la scena in un locale affollato e trascrivi simboli e nomi tre volte: in pochi minuti il collegamento diventa automatico. Come personalizzare il trucco Sostituisci i personaggi con amici reali o luoghi familiari: più la scena è vivida, più la memoria a lungo termine si attiva. Se studi in gruppo, inventate varianti divertenti e testate chi ricorda meglio gli elementi. Metti alla prova la memoria con TestBuddy Apri la sezione Quiz rapidi di TestBuddy e seleziona Chimica – Tavola periodica. Lancia una serie di domande cronometrate sul gruppo 14. Analizza gli errori: se confondi simboli simili, rivedi la mnemofrase o crea una versione alternativa. Ripeti il test dopo qualche ora: la ripetizione distribuita consolida l’informazione e riduce l’ansia da prestazione. Il report automatico evidenzia i progressi giorno dopo giorno, così saprai quando la tecnica è davvero interiorizzata.

Foto di Leo Fulvio Bacchilega
Leo Fulvio Bacchilega
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Mnemofrase per ricordare il settimo gruppo della tavola periodica

Oggi affrontiamo una domanda che ricorre spesso: serve davvero imparare il settimo gruppo della tavola periodica a memoria, e se sì, come possiamo farlo in fretta senza portare con noi lo schema il giorno del test? La risposta è sì, perché Chimica compare tra le materie dei principali test d’ingresso in area medico-sanitaria, e, per risolvere velocemente i quesiti, ricordare i simboli è centrale. Vediamo allora insieme una strategia di mnemonica pratica che potrai personalizzare. Cos’è una mnemofrase Le mnemotecniche sono metodi strutturati per trasformare un’informazione astratta in uno stimolo più semplice da recuperare. Una mnemofrase sostituisce una lista di dati con parole di senso compiuto, così la memoria di lavoro collega i singoli termini a concetti familiari. Perché concentrarsi sul settimo gruppo Il settimo gruppo (numerazione IUPAC) racchiude i cinque alogeni. Nei test d’ingresso, domande su configurazione elettronica, reattività o proprietà periodiche richiedono di riconoscerli subito: saperli elencare senza consultare la tavola fa risparmiare secondi preziosi. La mnemofrase proposta Fan Club di Briatore Questa sequenza corrisponde ai simboli chimici, nell’ordine corretto: Fan → F → Fluoro Club → Cl → Cloro Br → Br → Bromo i → I → Iodio At→ At → Astato Ripetendo la frase ad alta voce e scrivendola due o tre volte, il collegamento fra ciascuna parola e l’elemento diventa automatico. Come creare la tua versione Le mnemofrasi funzionano meglio quando includono nomi, luoghi o situazioni che ci sono già note. Sostituisci dunque “Clara” o “Brian” con amici o parenti, oppure usa termini legati a un hobby: la personalizzazione aumenta l’ancoraggio emotivo e riduce il rischio di confusione con altre frasi simili. Esercitati con TestBuddy Per consolidare la memoria: avvia dal menù di TestBuddy una sessione rapida di quiz sui gruppi della tavola periodica; rispondi ai quesiti cronometrati, annotando gli errori; ripeti il test dopo un breve intervallo, finché il punteggio rimane costante. Il simulatore gratuito registra i risultati e ti segnala eventuali lacune, così potrai capire se la mnemofrase ha attecchito e, in caso contrario, rielaborarla subito con parole ancora più familiari.

Foto di Leo Fulvio Bacchilega
Leo Fulvio Bacchilega
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Cinque cose da sapere sull’Università (più un bonus con TestBuddy)

Ti chiedi se laurearsi nei tempi sia davvero possibile, quanta libertà di orario avrai, se valga la pena frequentare ogni lezione, che cosa conti oltre ai CFU e se serva davvero comprare subito i manuali? Oggi rispondiamo punto per punto, così puoi iniziare il percorso universitario con le idee chiare e l’ansia sotto controllo. Laurearsi nei tempi è realistico Con un piano di studio ben scandito e un pizzico di flessibilità, completare gli esami “in corso” rientra nelle possibilità di chiunque. Definisci da subito le date d’esame possibili, suddividi i programmi in micro-obiettivi settimanali e attieniti a una routine che alterni studio e pausa. Ogni facoltà prevede prove complesse, ma la differenza la fa la costanza, non il talento innato. Gestione del tempo: il vero vantaggio L’università offre orari meno rigidi rispetto alla scuola superiore. Puoi modulare le giornate fra lezioni, studio personale, lavoro part-time e vita sociale. Stabilisci fasce orarie dedicate a ciascuna attività e proteggi i momenti di pausa: ricaricare le energie è parte integrante del risultato finale. Presenza in aula: quando conviene Non tutte le materie impongono l’obbligo di frequenza. Sfrutta questa libertà in modo strategico: Se il corso è pratico o complesso per te, resta in aula per interagire con docenti e compagni. Se la materia è teorica e ti senti autonomo, potresti rendere di più studiando a casa. Prova qualche lezione d’assaggio prima di decidere: la scelta migliore è quella che ottimizza il tuo apprendimento. Oltre i CFU: crescita personale L’università non è solo una raccolta di crediti. Partecipa a laboratori, associazioni studentesche, progetti di ricerca: queste esperienze alimentano competenze trasversali e creano reti di contatti preziose per il futuro. Coltivare interessi extra-accademici allena la versatilità, qualità molto apprezzata nel mondo del lavoro. Manuali: acquista solo quando serve Prima di investire in libri costosi, verifica se: il docente distribuisce slide o dispense gratuite; la biblioteca possiede copie in prestito; i colleghi mettono a disposizione appunti o riassunti condivisi. Comprare testi mirati solo quando indispensabile riduce spese inutili e alleggerisce lo zaino. Bonus: strumenti che semplificano il percorso Per allenarti su quiz, creare gruppi studio e monitorare i progressi, abbiamo ideato TestBuddy: un simulatore gratuito che: genera quiz personalizzati sulle principali discipline; registra i risultati, evidenziando punti deboli da rafforzare; offre sfide contro altri studenti per socializzare e imparare divertendosi. Basta registrarsi, scegliere l’argomento e iniziare: la pratica costante rende lo studio più efficace e il confronto con pari abbassa la tensione.

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Leo Fulvio Bacchilega
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Test Scienze della Formazione Primaria 2025: data ufficiale

Calendario ufficiale del test Il Ministero dell’Università e della Ricerca ha comunicato, in data 15 maggio 2025, che la prova di ammissione a Scienze della Formazione Primaria si svolgerà venerdì 12 settembre 2025. Questa è l’unica scadenza da fissare sul calendario: per partecipare sarà necessario attenersi alle modalità che verranno pubblicate nei prossimi decreti ministeriali, generalmente poche settimane prima della prova. (Fonte: MUR) Cosa sappiamo finora sulla prova Al momento è confermata la natura di test a numero programmato nazionale. I decreti attuativi definiranno: il numero di quesiti le aree disciplinari coinvolte la durata complessiva i criteri di valutazione Fino alla pubblicazione di queste linee guida ufficiali non è possibile conoscere i dettagli tecnici, ma l’esperienza degli anni precedenti suggerisce la presenza di domande a scelta multipla su competenze linguistiche, logico-matematiche, storico-geografiche, pedagogiche e didattiche. Perché iniziare a prepararsi adesso Disporre di quasi quattro mesi di anticipo significa poter: costruire un piano di studio progressivo, che alterni ripasso teorico e pratica familiarizzare con i diversi formati di domanda, riducendo gli imprevisti il giorno della prova allenare la gestione del tempo, decisiva quando si ha un numero elevato di quesiti e pochi minuti a disposizione Inoltre, esercitarsi a cadenza regolare permette di individuare tempestivamente eventuali lacune e di intervenire con approfondimenti mirati, senza accumulare stress a ridosso dell’esame. Allenamento mirato con TestBuddy Abbiamo sviluppato TestBuddy proprio per questa fase cruciale: un simulatore online che replica la struttura del test e aggiorna il database di domande in base alle indicazioni ministeriali non appena vengono rese pubbliche. Il sistema – frutto della collaborazione con colleghi universitari – registra ogni tentativo, evidenzia i punti deboli e propone esercizi mirati per colmare le lacune. Così è possibile: monitorare l’andamento nel tempo con grafici automatici confrontare il proprio punteggio con la media nazionale (in forma anonima) studiare senza la pressione dell’esame, grazie a un ambiente progettato per ridurre l’ansia Il vero vantaggio è l’autovalutazione immediata: dopo ogni simulazione si ricevono spiegazioni passo-passo che chiariscono non solo perché la risposta corretta è giusta, ma anche perché le altre opzioni sono da scartare In questo modo lo studio diventa attivo e consapevole, condizione essenziale per affrontare il test al primo colpo con fiducia. Passaggi operativi da qui al 12 settembre Segna la data sul calendario e attiva un promemoria almeno una settimana prima delle scadenze burocratiche (iscrizione, pagamento del contributo, scelta della sede d’esame). Avvia subito un ciclo di simulazioni con TestBuddy; parti da un test diagnostico per fotografare il livello iniziale. Organizza lo studio per moduli: dedica a ciascuna area disciplinare sessioni settimanali specifiche, alternando teoria ed esercizi. Rivedi periodicamente i risultati, analizzando gli errori per orientare il ripasso. Mantieni il ritmo: brevi sessioni costanti sono più efficaci di maratone estenuanti alla fine dell’estate. Così arriverai alla prova del 12 settembre con un metodo rodato, consapevole dei progressi raggiunti e con la tranquillità di sapere esattamente cosa ti aspetta.

Foto di Leo Fulvio Bacchilega
Leo Fulvio Bacchilega
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Laurea e lavoro 2024: numeri, contratti e strategie vincenti

Oggi mettiamo ordine alle domande che girano nella testa di chi punta all’università e a un impiego solido. Quanto conta davvero il titolo? Quali contratti firmano i neo-laureati? Cosa cambia dopo qualche anno? Passiamo punto per punto con i numeri aggiornati e qualche dritta pratica per trasformare i dati in vantaggio personale. Occupazione a un anno dal titolo A dodici mesi dalla proclamazione, l’occupazione raggiunge il 74,1 % tra chi completa la triennale e il 75,7 % tra chi conclude la magistrale. Il passo è leggermente più lento rispetto all’anno precedente, ma resta un segnale forte di ingresso rapido nel mercato. (Fonte: AlmaLaurea) Il contratto a tempo indeterminato cresce ancora Tra gli occupati a un anno, il contratto a tempo indeterminato è la forma più frequente: 34,9 % per i triennali e 26,5 % per i magistrali. Rispetto ai dati anteriori, guadagniamo circa tre punti percentuali, mentre diminuiscono i contratti formativi e si assesta il tempo determinato. Quanti scelgono il lavoro in proprio Rimane una fetta piccola ma stabile: 10,1 % dei nuovi laureati triennali e 8,4 % di quelli magistrali avvia un’attività autonoma già nel primo anno. A cinque anni: occupazione quasi totale e stabilità Dopo cinque anni il quadro diventa decisamente solido: 93,6 % di occupati tra i laureati triennali 88,2 % tra i laureati magistrali. Sul fronte tempo indeterminato le quote superano di slancio la maggioranza: 72,7 % per i triennali e 52,6 % per i magistrali, mentre i contratti a termine scendono sotto il 14 %. Il vantaggio competitivo della laurea nel 2024 Guardando all’intera fascia 25-64 anni, il tasso di occupazione dei laureati si attesta all’84,3 %, ben 11 punti sopra i diplomati. Nei giovani che hanno conseguito il titolo da uno a tre anni, l’occupazione è del 75,4 %, segno che il ritorno dello studio resta concreto anche a breve raggio. Come sfruttare questi numeri fin da subito I dati dicono chiaro che prepararsi bene all’ammissione è il primo step per guadagnare tempo e stabilità dopo la laurea. Con TestBuddy possiamo allenarci su simulazioni ufficiali, visualizzare i progressi e ridurre l’ansia da esame. Così arriviamo all’università con le idee chiare e, soprattutto, ci portiamo avanti sulla concorrenza. PS – piccola dritta operativa Creiamo un planning settimanale realistico e inseriamo test di prova regolari su TestBuddy: la pratica costante con feedback immediato rende più facile superare l’esame al primo colpo e incide sulle performance fin dal primo semestre.

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Leo Fulvio Bacchilega

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