Passaggio di corso, trasferimento o rinuncia: guida operativa 2025
Oggi accompagniamo chi si chiede come funziona cambiare corso di laurea, trasferirsi in un altro ateneo o addirittura rinunciare agli studi.
Vediamo insieme quali documenti servono, quali scadenze rispettare, quali costi mettere in conto e, soprattutto, quante probabilità ci sono che il trasferimento venga accettato.
Ci fermiamo sui punti pratici: modulistica, CFU da portare con sé, trucchi per non perdere tempo e – perché no – un metodo semplice per misurare in anticipo dove possiamo migliorare prima di presentare la domanda.
Perché pensare a un cambio di rotta
A volte il piano di studi non corrisponde più alle aspettative, altre volte spostarsi significa avvicinarsi a un laboratorio migliore, a un tirocinio o a una città più accessibile.
Capire se conviene un passaggio di corso interno, un vero trasferimento esterno o la rinuncia definitiva è il primo bivio.
Il quadro normativo di riferimento rimane il D.M. 270/2004, che dà agli atenei autonomia su regole e calendari: da qui nasce la giungla di bandi, contributi e modulistica diversi ateneo per ateneo.
Passaggio di corso nello stesso ateneo
Cambiare curriculum o corso dentro casa propria richiede meno burocrazia rispetto a un trasferimento.
- Requisiti – quasi sempre sono richiesti un minimo di CFU superati e l’assenza di debiti di tasse. Nei corsi a numero programmato interni (per esempio da Economia a Psicologia) serve anche la verifica di posti liberi.
- Domanda – si compila online nell’area riservata o con modulo cartaceo che la segreteria protocolla; allegare certificato di carriera e programmi d’esame velocizza la convalida.
- Costi – il contributo di passaggio varia da 0 € (se sei al primo anno senza esami) a circa 150 €.
- Tempistiche – i portali aprono di solito fra giugno e settembre; l’esito arriva entro 30-60 giorni, tempo sufficiente a ricalcolare il piano di studi.
- Convalida esami – una commissione decide quali CFU riconoscere; se ti vengono attribuiti abbastanza crediti, entri direttamente al secondo o terzo anno.
Trasferirsi in un altro ateneo
Il trasferimento è l’opzione che spaventa di più perché coinvolge due segreterie.
Domanda in uscita
- Compili la richiesta di congedo nella tua università.
- Versi la tassa di congedo (40-250 €).
- Ritiri il foglio di congedo: è il pdf che attesta carriera, CFU, voti.
Nulla osta e posto disponibile
- Corsi ad accesso libero: la quasi totalità delle domande viene accettata se la documentazione è completa.
- Numero programmato locale: l’ateneo ospitante pubblica un bando con i posti vacanti liberati da rinunce e altri trasferimenti. Nel 2024-25 Medicina a Parma concedeva solo 3 posti per il terzo anno (fonte: bando Unipr).
- Numero programmato nazionale (Medicina, Odontoiatria, ecc.): pochi posti, graduatoria su CFU, media ponderata e affinità programmi.
Valutazione carriera
Conta quanti CFU combaciano, quanto alta è la media, quanto coincidono i programmi (almeno 70-75 % di sovrapposizione è l’asticella implicita). A parità di punteggio, vince chi ha depositato la domanda prima.
Probabilità di accoglimento
- Accesso libero – intorno al 90 %.
- Numero programmato locale – 30-60 %, proporzionata ai posti vacanti.
- Numero programmato nazionale – fra 5 e 20 % a seconda dell’anno di corso e della sede.
Rinuncia agli studi
Quando nessuna delle due strade precedenti ha senso, esiste la rinuncia.
- Bastano un modulo online, l’azzeramento di tasse arretrate e il pagamento della marca da bollo.
- Chiude la carriera: se in futuro vorrai tornare all’università, ripartirai da zero o chiederai la riconversione dei vecchi CFU, ma l’ateneo non è obbligato ad accettarli.
- La rinuncia decorre dalla data di protocollo, senza ulteriori autorizzazioni.
Strategie per migliorare le percentuali
- Completi almeno 24 CFU di esami “core” vicini a quelli del corso di arrivo: molte facoltà li indicano esplicitamente nei bandi.
- Porti la media sopra 24/30: pesa in qualunque graduatoria.
- Carichi i programmi d’esame in pdf insieme alla domanda: riduce i tempi di verifica e mostra trasparenza.
- Spedisci i moduli il primo giorno utile se il bando parla di graduatoria cronologica.
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