Quando si parla di semestre filtro e di presunta abolizione del numero chiuso, la domanda che ci facciamo è sempre la stessa: “Che sarà inserito di Chimica nell'esame del semestre filtro?”
In questo articolo, guidati dal Decreto Ministeriale che anticipa le materie senza fornire un syllabus, mettiamo ordine fra le informazioni ufficiali e quelle che derivano dal confronto dei programmi universitari sparsi per l’Italia.
Il risultato è un syllabus provvisorio di Chimica e Propedeutica Biochimica, utile per iniziare a studiare subito senza attendere ulteriori chiarimenti ministeriali.
Nel frattempo, TestBuddy si aggiornerà automaticamente non appena il bando conterrà capitoli e percentuali definitive, così da offrirci simulazioni perfettamente allineate.
1. Normativa: che cosa sappiamo con certezza
Il decreto stabilisce che l’esame d’ingresso 2025–26 includerà Chimica, Propedeutica Biochimica, Fisica e Biologia. Fine delle certezze. Non troviamo:
- elenco degli argomenti,
- numero di domande per materia,
- griglia di valutazione.
Per colmare il vuoto abbiamo esaminato i sillabi di 18 corsi di Chimica delle facoltà di Medicina e Biotecnologie e li abbiamo incrociati con il programma ufficiale del test 2024.
Ne esce una mappa di contenuti che copre ciò che con altissima probabilità verrà chiesto.
2. Struttura dell’atomo e legami chimici
L’anello di partenza è la comprensione profonda di protoni, neutroni ed elettroni: configurazioni elettroniche, numeri quantici, tendenze periodiche (elettronegatività, raggi atomici, energie di ionizzazione) e la capacità di scrivere e interpretare strutture di Lewis.
All’inizio del percorso dedichiamo un pomeriggio a ricostruire l’evoluzione storica dei modelli atomici, dal panettone di Thomson al quantistico: serve per associare ogni scoperta a un esperimento (catodo, foglio d’oro, spettri).
Durante lo studio fissiamo immagini di orbitali s, p, d, f: riconoscerli al volo riduce a dieci secondi alcune domande del test.
Livello richiesto: prevedere la geometria molecolare con il VSEPR; riconoscere metalli, non metalli, semimetalli in base alla tavola periodica; calcolare il peso atomico medio partendo dalla distribuzione isotopica.
3. Soluzioni, mole e concentrazione
Qui il test ama giocare con numeri piccoli e trappole di unità. Dobbiamo:
- padroneggiare il concetto di mole e il numero di Avogadro,
- spostarci agilmente tra mol, grammi, particelle, molarità, molalità e frazione molare,
- prevedere l’andamento delle proprietà colligative (abbassamento del punto di congelamento, innalzamento del punto di ebollizione, pressione osmotica) in funzione della concentrazione.
Nel percorso consigliamo di preparare fisicamente una soluzione 0,1 M in laboratorio o in cucina (acido citrico va benissimo) per toccare con mano la differenza tra pesare, sciogliere e portare a volume: un’esperienza di trenta minuti che chiarisce errori di unità per sempre.
4. Reazioni chimiche e bilanciamento redox
Il nucleo operativo del test di Chimica è la capacità di:
- riconoscere in pochi secondi tipi di reazione (sintesi, decomposizione, scambio, redox, acido-base, precipitazione),
- bilanciare correttamente sia in forma tradizionale sia tramite elettroni,
- individuare agente ossidante e riducente, calcolare variazioni di numero di ossidazione,
- applicare l’equazione di Nernst a pile elementari, includendo concentrazioni non standard.
Per allenare il bilanciamento consigliamo di scrivere a mano venti reazioni al giorno per una settimana, usando colori diversi per i bilanciamenti parziali: il gesto fisico accelera il riconoscimento di pattern.
5. Proprietà colligative ed equilibrio dinamico
Sotto la lente troviamo: legge di Raoult, pressione di vapore, principio di Le Chatelier, costanti di equilibrio Kc, Kp, prodotto di solubilità Kps.
Il test spinge a:
- interpretare un grafico concentrazione-tempo e individuare quando il sistema raggiunge l’equilibrio,
- prevedere la direzione di spostamento al variare di temperatura o pressione,
- collegare concetti alle applicazioni biologiche (es. osmosi eritrocitaria).
Allenamento pratico: schemi a frecce che mostrano cosa succede a ΔG al variare dei parametri; cinque minuti di revisione al giorno fissano il meccanismo mentale.
6. Termodinamica e cinetica
Concetti chiave:
- Entalpia (ΔH), entropia (ΔS) e energia libera di Gibbs (ΔG);
- distinzione tra spontaneità e velocità di reazione;
- profili energetici che mostrano barriere di attivazione;
- ruolo di catalizzatori ed enzimi nel ridurre Ea senza modificare ΔG.
Suggeriamo di disegnare tre volte lo stesso diagramma energia-tempo: senza catalizzatore, con catalizzatore e con aumento di temperatura.
L’esercizio riduce a memoria fotografica una domanda grafica spesso presente.
7. pH, acidi, basi, tamponi
Competenze fondamentali:
- calcolare pH di acidi e basi forti con la scorciatoia logaritmica,
- risolvere il pH di soluzioni deboli usando Ka o Kb e semplificazioni valide (x ≪ C),
- applicare la Henderson-Hasselbalch a soluzioni tampone,
- tracciare mentalmente il profilo di una titolazione e identificare il punto equivalente.
Per evitare errori consigliamo di costruire una “calcolatrice mentale” di logaritmi rapidi (pKa 4 → Ka = 10⁻⁴, ecc.) e di svolgere esercizi senza calcolatrice una volta a settimana: il test ammetterà strumenti elettronici, ma l’intuito rapido fa guadagnare minuti.
8. Materia, stati e diagrammi di fase
Il programma include: stati di aggregazione, sistemi omogenei ed eterogenei, diagrammi di fase, trasformazioni fisiche.
Studiamo:
- definizione di elemento, composto, miscela,
- interpretazione di fasi e curve su un diagramma P-T,
- fenomeni come sublimazione e deposizione, spesso usati in domande-trappola sulla CO₂.
Un buon esercizio è spiegare a voce ciò che accade a una pentola d’acqua portata in quota: affronta pressione di vapore, punto di ebollizione e diagramma di fase in un colpo solo.
9. Stechiometria operativa
Qui la velocità è tutto. Occorre:
- identificare con immediatezza il reagente limitante,
- calcolare resa teorica e rendimento percentuale,
- convertire volumi gassosi alle condizioni standard (273 K, 1 atm) e usarli in relazioni molari.
Strategia: un set di 30 problemi a cronometro ogni settimana, riducendo gradualmente il tempo medio per domanda da 2 minuti a 75 secondi.
10. Nomenclatura inorganica ed elementi di organica
I quesiti di nomenclatura cambiano poco negli anni:
- riconoscere ossidi, idruri, sali (binari, ternari, quaternari),
- utilizzare correttamente i numeri di ossidazione nella forma tradizionale (-oso/-ico) e IUPAC,
- denominare idrocarburi semplici (alcani, alcheni, alchini) e individuare gli isomeri più ovvi.
Allenamento consigliato: flashcard nome-formula in entrambe le direzioni; cinquanta al giorno sono sufficienti a saturare la memoria visiva.
11. Radioattività ed elettrochimica
Sezione spesso trascurata ma sempre presente:
- distinguere decadimenti α, β, γ, calcolare il tempo di dimezzamento,
- riconoscere anodo e catodo in una pila galvanica e segno del potenziale,
- eseguire un calcolo rapido di E° cella usando la serie di potenziali standard,
- collegare applicazioni biomediche (PET, radioterapia) ai processi atomici.
Il collegamento Medicina è un punto di forza: il test premia chi sa contestualizzare la teoria nella pratica clinica.
12. Fondamenti di Propedeutica Biochimica
Qui confluiscono chimica organica e biologia molecolare. Gli argomenti a maggiore probabilità di comparsa:
- legame peptidico, strutture primaria → quaternaria delle proteine, con enfasi su mioglobina ed emoglobina e concetto di cooperatività,
- basi di cinetica enzimatica: Vmax, Km, tipi di inibizione (competitiva, non competitiva, incompetitiva),
- catena respiratoria mitocondriale, pompaggio protonico e ATP sintasi.
Aggiungeremo subito nuovi quesiti in TestBuddy quando il bando chiarirà la distribuzione.