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Test Medicina 2022: Punteggio minimo per ateneo
Molti studenti, tre anni fa, desideravano conoscere il punteggio minimo per l’accesso a Medicina nel 2022. In quell’anno, migliaia di candidati affrontarono il test per inseguire il sogno di diventare medico. Qui di seguito è riportata la descrizione precisa di ciò che successe allora, con l’elenco dei punteggi minimi in ogni ateneo, senza omissioni o abbreviazioni. Data e soglia d’accesso al Test Medicina 2022 Il 6 settembre 2022, oltre 20.000 candidati si presentarono al test d’ingresso per Medicina, attendendo la graduatoria nominativa che sarebbe stata pubblicata il 29 settembre su Universitaly. In quel contesto, il punteggio minimo per l’ammissione si assestò a 33,4, valore corrispondente all’ultimo candidato entrato in base ai posti disponibili. Le statistiche di allora mostravano una competizione notevole, spinta anche dall’incremento del numero di partecipanti rispetto all’anno precedente. Nello stesso periodo, scese la percentuale di idonei, con quasi la metà dei partecipanti che non riuscì a superare la soglia di idoneità. Significato e rilevanza del Punteggio Minimo Il punteggio minimo indicava la soglia d’accesso per i corsi di laurea in Medicina, definendo chi potesse realmente immatricolarsi in base ai posti disponibili. Un valore più alto facilitava l’accesso ai primi atenei in graduatoria, mentre un valore più basso riduceva l’opportunità di entrare nelle sedi più ambite. Ai tempi, i candidati sapevano di dover puntare a un punteggio elevato per aumentare la probabilità di ottenere sia l’ammissione, sia la sede desiderata. Punteggio Minimo per entrare a Medicina 2022: elenco completo degli atenei Di seguito, la lista dei punteggi minimi del 2022, registrati all’uscita della graduatoria nazionale (29 settembre). I dati indicano il punteggio di soglia e l’università corrispondente: Punteggio minimo Test Medicina 2022 Milano Bicocca: 54,5 Punteggio minimo Test Medicina 2022 Bologna: 51,5 Punteggio minimo Test Medicina 2022 Milano: 47,5 Punteggio minimo Test Medicina 2022 Padova (sede di Padova): 46,6 Punteggio minimo Test Medicina 2022 Pavia: 46,6 Punteggio minimo Test Medicina 2022 HT Sapienza: 45,5 Punteggio minimo Test Medicina 2022 Trento: 44,7 Punteggio minimo Test Medicina 2022 Bologna (sede di Forlì): 44,2 Punteggio minimo Test Medicina 2022 Treviso: 43,8 Punteggio minimo Test Medicina 2022 Verona: 43,6 Punteggio minimo Test Medicina 2022 Modena e Reggio Emilia: 43,2 Punteggio minimo Test Medicina 2022 Bologna (sede di Ravenna): 43 Punteggio minimo Test Medicina 2022 Brescia: 41,8 Punteggio minimo Test Medicina 2022 Varese Insubria: 41,7 Punteggio minimo Test Medicina 2022 Torino: 40,6 Punteggio minimo Test Medicina 2022 Firenze: 40,2 Punteggio minimo Test Medicina 2022 Piemonte Orientale: 40 Punteggio minimo Test Medicina 2022 Parma: 39,6 Punteggio minimo Test Medicina 2022 Sapienza: 39,4 Punteggio minimo Test Medicina 2022 Pisa: 39,2 Punteggio minimo Test Medicina 2022 Trieste: 39,1 Punteggio minimo Test Medicina 2022 Sapienza Sant’Andrea: 38,5 Punteggio minimo Test Medicina 2022 Genova: 38,4 Punteggio minimo Test Medicina 2022 Ferrara (sede Ferrara): 37,9 Punteggio minimo Test Medicina 2022 Napoli Federico II: 37,9 Punteggio minimo Test Medicina 2022 Salerno: 37,5 Punteggio minimo Test Medicina 2022 Udine: 37,1 Punteggio minimo Test Medicina 2022 Sapienza Polo Pontino: 36,9 Punteggio minimo Test Medicina 2022 Siena: 36,9 Punteggio minimo Test Medicina 2022 Napoli Federico II Tecnologica: 36,6 Punteggio minimo Test Medicina 2022 Bari (sede di Bari): 36,4 Punteggio minimo Test Medicina 2022 Perugia: 36,2 Punteggio minimo Test Medicina 2022 Catania: 35,7 Punteggio minimo Test Medicina 2022 Marche: 35,7 Punteggio minimo Test Medicina 2022 L’Aquila: 35,3 Punteggio minimo Test Medicina 2022 Salento: 35,3 Punteggio minimo Test Medicina 2022 Chieti: 35,2 Punteggio minimo Test Medicina 2022 Bari (sede di Taranto): 34,7 Punteggio minimo Test Medicina 2022 Vanvitelli: 34,5 Punteggio minimo Test Medicina 2022 Foggia: 34,4 Punteggio minimo Test Medicina 2022 Cagliari: 34,3 Punteggio minimo Test Medicina 2022 Palermo: 34,3 Punteggio minimo Test Medicina 2022 Basilicata: 34,2 Punteggio minimo Test Medicina 2022 Molise: 34,2 Punteggio minimo Test Medicina 2022 Sassari: 34,2 Punteggio minimo Test Medicina 2022 Palermo – Tecnologico: 34 Punteggio minimo Test Medicina 2022 TD Calabria: 34 Punteggio minimo Test Medicina 2022 Catanzaro: 33,6 Punteggio minimo Test Medicina 2022 Messina: 33,4 Punteggi di Accesso a Medicina e Odontoiatria nel 2022 In quegli anni, il numero di posti disponibili per Medicina era pari a 13.152 nei corsi di laurea in lingua italiana presso atenei statali. Il punteggio minimo iniziale per chi ambiva a Medicina fu 33,9 sulla base della graduatoria anonima del 14 settembre, ma scese poi a 33,40 nella graduatoria nominativa del 29 settembre, segnando una differenza di 0,5 punti rispetto alla prima stima. Nel 2021, invece, il valore minimo era stato di 36,9, più alto rispetto al 2022. La competizione variava notevolmente da un ateneo all’altro: si andava da un punteggio massimo di 54,5 all’Università di Milano Bicocca a un minimo di 33,4 all’Università di Messina. Questa diversità rendeva strategica la scelta dell’ateneo nella fase di candidatura. Per quanto riguarda Odontoiatria, il punteggio minimo richiesto fu di 32,30. In quel caso, i valori più alti si registrarono all’Università di Padova (con un massimo di 38,7), mentre il punteggio più basso per l’ammissione si riscontrò all’Università di Messina (con 32,3). Come TestBuddy può sostenere chi si prepara ai test Chiunque desideri affrontare con serenità i prossimi test di Medicina o di altri corsi medico-sanitari può ricevere supporto da TestBuddy. Questa piattaforma mette a disposizione lezioni mirate, quiz e simulazioni degli esami, offrendo un percorso di preparazione completo e personalizzabile. Con TestBuddy è possibile monitorare i propri progressi, esercitarsi sui contenuti più rilevanti e affrontare i test con più sicurezza, grazie a materiali aggiornati e studiati per coprire tutte le esigenze dei candidati.

Test medicina 2024: Decreto ufficiale
Molti studenti, circa un anno fa, volevano sapere quali fossero le regole ufficiali per il Test di Medicina 2024. Da quando sono stati introdotti nuovi decreti e nuovi contenuti, è diventato ancora più importante disporre di informazioni precise e verificabili. Qui di seguito viene spiegato ciò che accadde nel 2024 con la pubblicazione del Decreto Ministeriale n. 472 del 23 febbraio 2024, per aiutare tutti coloro che desideravano (e desiderano tuttora) comprendere nel dettaglio le norme riguardanti l’ammissione ai corsi di laurea in Medicina e Chirurgia, Odontoiatria e Protesi Dentaria e Medicina Veterinaria. Data di pubblicazione e contenuti principali del Decreto Il 23 febbraio 2024, fu pubblicato il Decreto Ministeriale n. 472, un documento fondamentale per i candidati che, in quel periodo, si preparavano alle prove di ammissione. Questo decreto stabiliva in modo formale: Modalità di svolgimento del test Contenuti che avrebbero costituito la base delle domande Criteri di valutazione per determinare il punteggio di ciascun candidato Il documento era rivolto a tutti coloro che aspiravano a entrare in Medicina e Chirurgia, Odontoiatria e Protesi Dentaria e Medicina Veterinaria, delineando con precisione tempi, modalità e programmi di studio consigliati. Documenti e allegati pubblicati insieme al Decreto Quando il Decreto Ministeriale n. 472 del 23-02-2024 venne messo a disposizione, furono caricati online anche alcuni allegati che chiarivano meglio i contenuti e le norme elencate. I principali file a cui gli studenti potevano accedere includevano: Decreto Ministeriale n. 472 del 23-02-2024.pdf Questo era il testo principale del decreto, contenente tutte le informazioni normative. Chi voleva conoscere le regole ufficiali doveva consultare questo documento per verificare ogni dettaglio relativo allo svolgimento delle prove di ammissione. Decreto Ministeriale n. 472 Allegati 1_2_3_4.pdf In questi allegati venivano approfonditi criteri di valutazione, argomenti specifici e la struttura del test di ammissione. All’interno era possibile trovare informazioni precise su come sarebbero state formulate le domande, la suddivisione in aree disciplinari e la corrispondenza tra punteggi e requisiti di idoneità. Decreto Ministeriale n. 472 Allegato A.pdf Questo documento si concentrava sul programma degli argomenti previsti per il test. Gli studenti avevano così la possibilità di capire nel dettaglio quali materie e quali sottoargomenti avrebbero dovuto studiare. Per la maggior parte, si faceva riferimento a contenuti di Biologia, Chimica, Fisica, Matematica, Logica e Cultura Generale. Nel 2024, i link ufficiali per raggiungere direttamente questi file erano i seguenti: Le pagine in questione rimanevano a disposizione per chiunque volesse leggere l’intero decreto e i relativi allegati, così da avere una visione completa sul Test di Medicina 2024. CTA: come TestBuddy può aiutare Chiunque voglia prepararsi ai prossimi test di Medicina, o abbia bisogno di chiarimenti su programmi e argomenti, può affidarsi a TestBuddy. Questa piattaforma offre materiali di studio, esercitazioni mirate e simulazioni dei test in modo da permettere a ogni studente di esercitarsi su ciò che è realmente richiesto. TestBuddy fornisce anche risorse interattive, calcolo dei punteggi simulati e metodi per organizzare lo studio in base alle proprie lacune. Grazie a un percorso di apprendimento personalizzato, la preparazione diventa più efficace e orientata a raggiungere i risultati migliori.

Graduatoria TOLC MED 2023: punteggi minimi degli atenei
Molti studenti, qualche anno fa, erano alla ricerca di informazioni sul test di medicina e sui punteggi minimi necessari per entrare nelle diverse università italiane. In particolare, due anni fa, nel 2023, c’è stata una modifica importante con l’introduzione del TOLC MED e le relative graduatorie. Oggi, ripercorrere ciò che successe allora può risultare utile a chi desidera comprendere come funzionava il sistema e quali furono i valori minimi di ingresso. Qui di seguito, viene descritto tutto nei dettagli, senza saltare passaggi e senza abbreviazioni. Pubblicazione della graduatoria e tempistiche di immatricolazione Nel 2023, la graduatoria nazionale nominativa del test di medicina era uscita il 5 settembre, verso le 7 del mattino. Appena veniva resa pubblica, si creavano subito diverse situazioni: Chi risultava “assegnato” doveva immatricolarsi entro le ore 12 del quinto giorno successivo alla pubblicazione, contando anche il giorno stesso dell’uscita della graduatoria. Chi era “prenotato” su una scelta successiva poteva immatricolarsi comunque (rispettando i termini indicati) oppure confermare l’interesse a rimanere in graduatoria, in attesa di eventuali scorrimenti su una preferenza più alta. Chi risultava “in attesa” o in “fine posti” aveva la possibilità di confermare l’interesse a non farsi cancellare dalla graduatoria, aspettando i futuri scorrimenti. Primo scorrimento e andamento successivo Nel 2023, il primo scorrimento di graduatoria era stato fissato per il 13 settembre. Quella mattina, il CINECA aggiornava le posizioni di tutti i candidati in base al merito e alle scelte espresse. Anche in questo caso, bisognava tenere a mente le stesse regole sullo status di “assegnato”, “prenotato”, “in attesa” e “fine posti”. Negli anni passati, gli scorrimenti di medicina proseguivano spesso per mesi, a volte oltrepassando addirittura settembre dell’anno seguente. In media, c’era uno scorrimento a settimana, salvo pause dovute a festività o periodi di ferie (il mese di agosto era di solito più lento). Era noto che, con il passare di questi scorrimenti, il punteggio minimo tendeva quasi sempre a scendere: talvolta poteva calare anche di 2.000 posti rispetto alle prime assegnazioni. Alla fine, in alcune università meno richieste (ad esempio Messina, Palermo, Catanzaro, Basilicata e Molise), il punteggio minimo medicina TOLC-MED 2023 poteva arrivare anche intorno a 57 o 56,5 punti (o perfino meno). Punteggio minimo globale del TOLC MED 2023 Nel 2023, il punteggio minimo registrato a livello globale per il TOLC MED era pari a 57,63 punti presso la sede Medbiotec Messina. L’anno precedente, nel 2022, era stato di 33,40 e, a detta di molti esperti, questo aumento era dovuto soprattutto alle nuove modalità di svolgimento del test. Per Odontoiatria, invece, sempre nel 2023, il punteggio minimo iniziale era pari a 57,33 punti. Entrambi questi valori, nel corso dei mesi successivi alla graduatoria nominativa, erano destinati a scendere con i vari scorrimenti. Punteggio minimo del TOLC MED 2023 per ogni ateneo Subito dopo l’uscita della graduatoria, si poteva consultare la lista dei punteggi minimi per Medicina in ogni ateneo. Nel 2023, quello più alto raggiungeva i 67,21 punti (presso l’Università Bicocca di Milano). Di seguito, la lista completa, con punteggi minimi medicina 2023, ateneo e posizione in graduatoria: Milano Bicocca – 67,21 – 2.588^ posizione Bologna (sede di Bologna) – 65,69 – 3.813^ posizione Padova (sede di Padova) – 64,5 – 5.001^ posizione Milano – 64,49 – 5.021^ posizione Pavia – 64,25 – 5.280^ posizione HT di Roma La Sapienza – 63,71 – 5.930^ posizione Trento – 63,36 – 6.356^ posizione Padova (sede di Treviso) – 63,3 – 6.455^ posizione Bologna (sede di Forlì) – 62,98 – 6.868^ posizione Verona – 62,63 – 7.362^ posizione Modena e Reggio Emilia – 62,59 – 7.403^ posizione Napoli “Federico II” Tecnologica – 62,58 – 7.430^ posizione Brescia – 61,88 – 8.441^ posizione Torino – 61,83 – 8.516^ posizione Varese Insubria – 61,76 – 8.631^ posizione Bologna (sede di Ravenna) – 61,63 – 8.838^ posizione Piemonte Orientale – 61,25 – 9.459^ posizione Trieste – 61,07 – 9.757^ posizione Parma – 60,92 – 9.995^ posizione “Federico II” 1 – 60,78 – 10.269^ posizione Firenze – 60,63 – 10.537^ posizione Pisa – 60,42 – 10.908^ posizione Policlinico di Roma La Sapienza – 60,39 – 10.975^ posizione Genova – 60,32 – 11.109^ posizione Bari (sede di Bari) – 60,18 – 11.329^ posizione S. Andrea di Roma La Sapienza – 60,01 – 11.675^ posizione Udine – 60 – 11.699^ posizione Ferrara (sede di Ferrara) – 60 – 11.702^ posizione Salerno – 59,92 – 11.858^ posizione Siena – 59,64 – 12.419^ posizione Roma Tor Vergata – 59,49 – 12.721^ posizione Perugia (sede di Perugia e sede di Terni) – 59,44 – 12.798^ posizione Polo Pontino di Roma La Sapienza – 59,34 – 13.030^ posizione Politecnica delle Marche – 59,25 – 13.205^ posizione Salento – 59,04 – 13.660^ posizione Napoli “Luigi Vanvitelli” (sede di Napoli e sede di Caserta) – 58,8 – 14.145^ posizione Bari (sede di Taranto) – 58,71 – 14.315^ posizione L’Aquila – 58,69 – 14.354^ posizione Chieti – 58,68 – 14.375^ posizione Catania – 58,59 – 14.560^ posizione Foggia – 58,53 – 14.711^ posizione Basilicata – 58,42 – 14.913^ posizione Calabria TD (sede di Cosenza) – 58,38 – 15.023^ posizione Molise – 58,38 – 15.029^ posizione Cagliari – 58,3 – 15.197^ posizione Sassari – 58,16 – 15.478^ posizione Palermo – 58,09 – 15.619^ posizione Palermo Tecnologico Medit – 57,95 – 15.619^ posizione Calabria TD internateneo (sedi di Cosenza e Catanzaro) – 57,78 – 16.331^ posizione Catanzaro – 57,69 – 16.528^ posizione Messina – 57,65 – 16.641^ posizione Messina MedBioTec – 57,63 – 16.676^ posizione Punteggio minimo TOLC Odontoiatria 2023 Per quanto riguarda Odontoiatria, nel 2023 il valore più basso subito dopo la graduatoria nominativa risultava di 57,33 punti (mentre nel 2022 era di 32,30). Ecco l’elenco dei punteggi minimi odontoiatria 2023, con l’ateneo e la posizione: Brescia – 60,41 – 10.933^ posizione Torino – 60,36 – 11.020^ posizione Padova – 60,29 – 11.142^ posizione Verona – 60,08 – 11.532^ posizione Bologna – 59,84 – 12.013^ posizione Milano Bicocca – 59,79 – 12.127^ posizione Ferrara – 59,64 – 12.428^ posizione Varese Insubria – 59,52 – 12.635^ posizione Modena e Reggio Emilia – 59,33 – 13.042^ posizione Pavia – 59.25 – 13.215^ posizione Milano – 59,21 – 13.290^ posizione Parma – 58,96 – 13.811^ posizione Pisa – 58,9 – 13.916^ posizione Genova – 58,88 – 13.977^ posizione Trieste – 58,86 – 14.002^ posizione Firenze – 58,74 – 14.237^ posizione Perugia – 58,42 – 14.916^ posizione Roma La Sapienza – 58,38 – 15.020^ posizione Politecnica delle Marche – 58,23 – 15.355^ posizione Roma Tor Vergata – 58,13 – 15.556^ posizione Napoli “Federico II” – 57,83 – 16.206^ posizione Cagliari – 57,77 – 16.349^ posizione Bari – 57,65 – 16.627^ posizione Chieti – 57,58 – 16.848^ posizione Napoli “Luigi Vanvitelli” – 57,58 – 16.850^ posizione Salerno – 57,57 – 16.874^ posizione Palermo – 57,51 – 16.991^ posizione Catania – 57,49 – 17.018^ posizione L’Aquila – 57,48 – 17.051^ posizione Catanzaro – 57,4 – 17.214^ posizione Foggia – 57,36 – 17.279^ posizione Messina – 57,33 – 17.366^ posizione CTA: come TestBuddy può aiutare Chi deve affrontare nuovi test TOLC o altri esami d’ingresso nel settore medico-sanitario può trovare un valido supporto su TestBuddy. Questa piattaforma offre simulazioni, materiali di studio e esercitazioni mirate per allenarsi in modo completo e arrivare ai test con la massima sicurezza. TestBuddy mette a disposizione quiz aggiornati, consigli sulla gestione del tempo e statistiche personalizzate per tenere traccia dei propri progressi. Per chi vuole organizzarsi fin da subito, indipendentemente dal punteggio minimo richiesto,

Come Diventare Tecnico Radiologo: Guida Completa
Se il mondo della diagnostica per immagini e della radioterapia ti appassiona, potresti pensare di intraprendere la carriera di tecnico di radiologia medica. In questo articolo ti spieghiamo chi è il tecnico radiologo, cosa studia, quali sono i percorsi formativi da seguire e le università che offrono il corso di laurea in Tecniche di radiologia, quali sono le mansioni quotidiane e quanto guadagna. Inoltre, approfondiremo la differenza fondamentale tra tecnico radiologo e medico radiologo, spesso confusi. Chi è il Tecnico Radiologo? Il tecnico di radiologia medica è un professionista sanitario abilitato, la cui attività è regolamentata dal D.M. 746 del 26 settembre 1994. Secondo questo decreto, il tecnico sanitario di radiologia, in possesso del diploma universitario abilitante e dell’iscrizione all’albo professionale apposito, è responsabile degli atti di sua competenza e autorizzato a eseguire indagini e prestazioni radiologiche. L’operato del tecnico radiologo comprende l’uso in autonomia o in team, anche con ausilio di altri professionisti sanitari, di sorgenti di radiazioni e ultrasoniche, nonché di risonanza magnetica nucleare, oltre a interventi di protezione fisica e dosimetrica, sempre su prescrizione medica. Il Percorso Formativo: Da Dove Comincio? Requisiti di Accesso e Test d’Ammissione Per diventare tecnico radiologo è necessario: Possedere un diploma (non necessariamente di indirizzo liceale) che consenta l’accesso al corso di laurea triennale in Tecniche di radiologia medica, per immagini e radioterapia. Superare il test per le professioni sanitarie, che prevede di norma 60 domande da rispondere in 100 minuti, valuta competenze di lettura, ragionamento logico, biologia, chimica, matematica e fisica. Il punteggio viene calcolato assegnando +1,5 punti per ogni risposta corretta, -0,4 per quelle errate e 0 per le non date. È importante sottolineare che la graduatoria del test è stabilita per ciascun ateneo. Il corso di laurea in Tecniche di radiologia è soggetto alla normativa nazionale in materia di Accesso Programmato, ma come le altre Università è gestito a livello del singolo ateneo e non esiste un’unica graduatoria nazionale di merito come per Medicina o Veterinaria. Il Corso di Laurea in Tecniche di Radiologia Medica Il percorso universitario prevede: 20 esami complessivi (variabili da ateneo ad ateneo) che includono materie scientifiche, tecnologiche e umanistiche. Attività pratiche sin dal primo anno, grazie a tirocini e laboratori che rendono il corso altamente professionalizzante. Una struttura didattica generalmente articolata in: Primo anno: Materie di base come biologia, fisiologia, anatomia, fisica e radioprotezione; Secondo anno: Approfondimenti specifici di diagnostica per immagini, assistenza al paziente, radioterapia e medicina nucleare; Terzo anno: Consolidamento delle competenze con ulteriori approfondimenti, primo soccorso e aspetti umanistici per instaurare un contatto empatico con il paziente. Al termine della laurea triennale, l’esercizio della professione richiede l’iscrizione all’albo dei tecnici sanitari di radiologia medica, appositamente istituito dalla federazione FNO TSRM e PSTRP. Specializzazione e Formazione Continua Dopo la laurea triennale, è possibile approfondire le competenze con: Un corso di laurea magistrale in Scienze delle professioni sanitarie tecniche diagnostiche, Master e corsi di perfezionamento, Partecipazione obbligatoria a programmi di Educazione Continua in Medicina (ECM) per mantenere aggiornate le competenze professionali. Nota importante: In Italia non esiste un percorso per diventare tecnico radiologo senza laurea, né programmi online che sostituiscano l’esperienza pratica richiesta dal tirocinio. Diffida da chi online propone alternative senza test o similari: potrebbe trattarsi di truffa. Dove Studiare Tecniche di Radiologia? Il numero di posti per il corso di Tecniche di radiologia medica è a numero chiuso e a accesso programmato a livello nazionale. Ad esempio, relativamente all’anno accademico 2024 erano disponibili circa 1.700 posti distribuiti tra numerosi atenei italiani, tra cui: Università pubbliche: Bologna, Brescia, Cagliari, Campania “L. Vanvitelli” (con sedi a Napoli, Avellino e Caserta), Catania, Catanzaro, Firenze, Genova, Milano, Padova, Roma “La Sapienza”, Torino, Verona e molti altri. Università private: Campus Biomedico di Roma, Cattolica del Sacro Cuore (con sedi a Potenza, Bolzano e Roma), Humanitas di Milano, Link Campus e UniCamillus di Roma. Il bando annuale pubblicato dal MUR (Ministero dell’Università e della Ricerca) definisce i posti e le modalità di ammissione per ogni anno accademico. I costi delle rette nelle Università pubbliche sono stabiliti in base all’ISEE, negli atenei privati sono compresi solitamente fra 3000 e 6000 euro all’anno. Cosa fa il Tecnico Radiologo? Il tecnico radiologo opera in strutture sanitarie pubbliche o private collaborando con altre figure professionali, quali: Il medico radiologo, Il medico nucleare, Il fisico radioterapista, Il fisico sanitario. Tra le sue principali responsabilità rientrano: Gestione delle apparecchiature per esami radiodiagnostici, radioterapici, emodinamici e di medicina nucleare (come la Risonanza Magnetica, la TAC e la PET). Verifica e controllo del corretto funzionamento degli strumenti, attraverso programmi di verifica e manutenzione. Programmazione e organizzazione del lavoro all’interno della struttura in cui opera. Assistenza al paziente, garantendo sicurezza e precisione nelle procedure eseguite. Il Tecnico Radiologo deve avere una formazione adeguata per operare con pazienti che potrebbero trovarsi in condizioni emotive difficili. Quanto Guadagna un Tecnico Radiologo? Gli stipendi per i tecnici di radiologia variano in base all’esperienza e alla struttura lavorativa: Stipendio medio mensile: Tra 1.300 e 1.900 euro netti. Retribuzione annua lorda: Circa 32.000 euro, cifra piuttosto competitiva se paragonata ad altri ambiti professionali non strettamente legati al settore medico-sanitario. Il trattamento retributivo è basato sui vigenti Contratti Collettivi di settore, che prevedono anche specifiche indennità di rischio radiologico, e può variare a seconda che si tratti di una struttura pubblica o privata. E’ una professione particolarmente richiesta anche all’estero. Radiologo vs. Tecnico Radiologo: Quali sono le differenze? È comune confondere la figura del tecnico radiologo con quella del medico radiologo, ma i percorsi formativi e le responsabilità sono nettamente differenti: Il Tecnico Radiologo Percorso Formativo: Laurea triennale in Tecniche di radiologia medica, eventuale Laurea Magistrale (non strettamente necessaria) Cosa fa?: Operatore sanitario che gestisce le apparecchiature per esami diagnostici e radioterapici, lavorando in stretta collaborazione con i medici specialisti. Responsabilità: Esecuzione degli esami, controllo tecnico delle apparecchiature, assistenza al paziente e partecipazione alla gestione organizzativa del reparto. Il Medico Radiologo Percorso Formativo: Laurea in Medicina e Chirurgia (6 anni), seguita dalla specializzazione in Radiologia, Radiodiagnostica o Radioterapia (circa 5 anni). Cosa fa?: Medico chirurgo specialista che interpreta le immagini diagnostiche, formula diagnosi e prescrive terapie. Responsabilità: Valutazione clinica del paziente, interpretazione e refertazione degli esami, consulenza specialistica e, in alcuni casi, interventi terapeutici. Il percorso per diventare medico radiologo è significativamente più lungo e impegnativo, ma offre anche una retribuzione potenzialmente superiore, che può variare da 40.000 a oltre 150.000 euro lordi annui, in base all’esperienza e alla struttura di appartenenza. Consigli Utili per diventare Tecnico Radiologo La carriera del tecnico radiologo rappresenta un’opportunità interessante per chi desidera lavorare nel settore sanitario con un percorso formativo breve (3 anni) ma altamente professionalizzante. Se sei appassionato di tecnologie mediche, vuoi operare in un ambiente dinamico e collaborativo, e vuoi essere un attore importante del processo di diagnosi e cura, questa professione potrebbe essere la scelta giusta per te. Ricorda che, per accedere a questo corso di laurea a numero chiuso, è fondamentale prepararsi adeguatamente per il test di ammissione e rimanere aggiornato tramite corsi ECM durante tutta la carriera. Per ulteriori dettagli sul test e sui bandi di ammissione, consulta gli archivi e i siti ufficiali delle università e del MUR. La piattaforma TestBuddy contiene risorse specifiche per la preparazione al test delle Professioni Sanitarie e può essere un validissimo alleato per superare la selezione!

Tutto Quello che Devi Sapere sugli Status della Graduatoria di Medicina, Odontoiatria e Veterinaria
L'uscita della graduatoria nazionale nominativa è sempre un momento carico di emozioni e aspettative. Accanto al tuo nome potresti trovare uno dei seguenti status: ASSEGNATO, PRENOTATO, IN ATTESA o FINE POSTI. Ma cosa significa esattamente ciascuno di questi termini e quali azioni sono richieste da te? Vediamolo insieme! Assegnato: Ce l’hai fatta! Se il tuo status è ASSEGNATO, congratulazioni: il tuo posto è garantito! Il risultato del test ti permette di immatricolarti nella prima scelta che hai indicato durante l’iscrizione oppure, se la sedi che hai inserito più in alto nella lista delle preferenze non dispongono più delle tue preferenze, sei assegnato a una delle tue alternative. Esempio 1) Stefano ha compilato come segue la lista delle preferenze: 1) Medicina - Milano Statale 2) Medicina - Parma 3) Medicina - Bari I punteggi degli ultimi ammessi nello scorrimento “x” sono come seguono: 60.5 Milano Statale, 58.5 Parma, 56 Bari Il suo punteggio: 62.5 Risultato: è assegnato a Medicina Milano Statale Esempio 2) Leo ha compilato come segue la lista delle preferenze: 1) Medicina – Sede di Bologna 2) Medicina - Padova 3) Medicina - Modena I punteggi degli ultimi ammessi nello scorrimento “x” sono come seguono: 61.5 Bologna, 59 Padova e 57 Modena; tutti i candidati in posizione utile che avevano indicato Bologna e Padova fra le preferenze si sono iscritti; quindi, queste sedi hanno “chiuso” ovvero hanno coperto tutti i posti disponibili Il suo punteggio: 58 Risultato: è assegnato a Medicina Modena Cosa fare? Hai 4 giorni di tempo per completare la procedura di immatricolazione. È fondamentale rispettare questo termine: non farlo comporterà la tua esclusione dalla graduatoria, e, di fatto, perderai il posto. In questo scenario, non c’è bisogno di attendere ulteriori scorrimenti, perché hai già ottenuto la scelta migliore possibile in base al tuo punteggio. Per questo motivo, è importante compilare con estrema cura la lista delle preferenze. Prenotato: aspetto o mi immatricolo? Lo status PRENOTATO indica che hai un posto a disposizione, ma non necessariamente nella tua prima scelta, o comunque nella preferenza più in alto della tua lista con posti disponibile. La condizione di prenotazione è particolarmente interessante perché ti offre due opzioni: Immatricolarti subito: Se la sede in cui sei prenotato è di tuo gradimento, puoi procedere all’immatricolazione entro 4 giorni, chiudendo definitivamente la tua posizione. Aspettare ulteriori scorrimenti: Se la sede prenotata non ti soddisfa appieno, puoi decidere di attendere che si liberino posti nelle tue preferenze più alte. Per farlo, dovrai confermare il tuo “interesse” a partecipare ai successivi scorrimenti direttamente nella tua area personale. In questo modo, la tua posizione potrebbe migliorare progressivamente fino a raggiungere una sede più ambita. Dovrai quindi Esempio Gabriele, che ha ottenuto un punteggio di 57.5, ha compilato la lista delle preferenze come segue: 1) Medicina - Roma Sapienza 2) Medicina – Roma Tor Vergata 3) Medicina – Catania I punteggi degli ultimi ammessi nello scorrimento “x” sono come seguono: 59.5 a Roma Sapienza (la sede è “chiusa”, ha coperto tutti i posti disponibili), 58.5 a Roma Tor Vergata (la sede ha ancora posti disponibili, ma sono al momento occupati da candidati in status “assegnato” o “prenotato” che sono in una posizione più in alta rispetto a quella di Gabriele in graduatoria), 57 a Medicina Catania Risultato: Gabriele è prenotato a Medicina Catania Cosa può fare ora? Può scegliere di immatricolarsi a Medicina Catania, oppure può attendere che si liberino posti a Tor Vergata. I posti si liberano per diversi motivi, ad esempio mancata conferma dell’interesse per i candidati prenotati o mancata immatricolazione per candidati assegnati, o anche per iscrizione ad anni successivi al primo. Status In Attesa: la pazienza è la virtù dei forti Quando risulti IN ATTESA, significa che il tuo punteggio, pur non essendo sufficiente per entrare immediatamente in una delle tue scelte, lascia intendere che con i successivi scorrimenti potresti avere la possibilità di ottenere un posto. Cosa fare? In questa fase non puoi ancora procedere all’immatricolazione, perché di fatto non c’è ancora un posto per te. È necessario confermare il tuo “interesse” a partecipare ai prossimi scorrimenti tramite la tua area personale. In questo modo, rimani in lizza per ogni eventuale posticipo o rinuncia di altri candidati. Esempio: Pietro, che ha conseguito un punteggio di 52, ha inserito fra le preferenze 1) Medicina - Firenze 2) Medicina - Perugia 3) Odontoiatria - Pisa I punteggi degli ultimi ammessi nello scorrimento “x” sono come seguono: 57 per Medicina Firenze, 54 per Medicina Perugia, 53 per Odontoiatria Pisa. L’ultimo candidato che dispone un punteggio utile in tutta la graduatoria nazionale è Stella, che ha ottenuto un punteggio di 48 ed è prenotata a Odontoiatria L’Aquila; siccome il punteggio, e quindi la posizione, di Pietro sono superiori a quelli di Stella, sarà collocato “In Attesa” Fine Posti: Cosa fare? Se il tuo status è FINE POSTI, ti trovi nella categoria di quei candidati il cui punteggio purtroppo non permette l’accesso alle preferenze scelte, e li colloca lontano dal punteggio minimo richiesto dall’ultima persona con un posto assegnato in graduatoria nazionale. Cosa significa per te? Il consiglio da dare in questi casi dipende tantissimo dalla situazione individuale: negli ultimi anni gli scorrimenti della graduatoria nazionale sono stati molto profondi soprattutto con il passare del tempo, ma tutto dipende dalla tua volontà di frequentare in sedi in fondo alla tua lista delle preferenze e di avere la pazienza di attendere per un lungo periodo. Se decidi di attendere, ricordati di confermare settimanalmente l’interesse a rimanere in graduatoria, altrimenti verresti escluso in maniera irrimediabile.

Chi è l’ortottista? Un professionista essenziale per la salute visiva
L'ortottista è una figura professionale fondamentale nel campo della salute visiva. Definito dal D.M. 743 del 1994, è un operatore sanitario che, su prescrizione medica, si occupa della prevenzione, diagnosi e riabilitazione dei disturbi motori e sensoriali della visione. Ma cosa significa esattamente? E quali sono le sue differenze rispetto all’oculista? Di seguito, possiamo vedere alcune informazioni su questa professione sanitaria in rapida ascesa Ortottista e oculista: due professionisti a confronto Uno degli errori più comuni in cui si può incorrere è confondere l’ortottista con l’oculista. In realtà, si tratta di due professionisti con competenze e ruoli ben distinti. L’oculista è un medico specializzato nella diagnosi e cura delle patologie oculari. Può prescrivere terapie farmacologiche, interventi chirurgici e occhiali correttivi. E’ un professionista che ha conseguito una Laurea Magistrale a Ciclo Unico in Medicina e poi proseguito con una formazione specialistica in Oculistica; L’ortottista, invece, non è un medico, ma un professionista sanitario laureato in Ortottica e Assistenza Oftalmologica. Si occupa principalmente della riabilitazione visiva e della valutazione dei disturbi della motilità oculare, spesso collaborando con l’oculista per un approccio multidisciplinare, soprattutto nei casi pediatrici quando spesso è necessario un lavoro in team. La visita ortottica: come si svolge? Una visita ortottica dura circa 30 minuti e comprende: Valutazione dell’acuità visiva, ossia la capacità di percepire chiaramente i dettagli degli oggetti. Analisi della motilità oculare, per verificare il corretto movimento degli occhi. Esame dello strabismo, per rilevare eventuali deviazioni oculari. Prescrizione di lenti correttive, se necessario. Alla fine della visita, l’ortottista può suggerire un piano di trattamento personalizzato con esercizi riabilitativi, terapie visive o l’uso di occhiali. Queste raccomandazioni possono essere poi successivamente esaminate da tutta una serie di professionisti della salute dell’occhio. Cosa fa l’ortottista? L’ortottista svolge numerose attività in diversi ambiti: Trattamento di disturbi visivi come strabismo, ambliopia (il cosiddetto occhio pigro) e affaticamento visivo, magari dopo una lunga esposizione alla luce blu degli schermi digitali; Supporto ai bambini con DSA (Disturbi Specifici dell’Apprendimento, in questo caso agisce in sinergia con Neuropsichiatra e Neurologo infantile), per individuare eventuali problemi visivi che interferiscono con l’apprendimento o che lo rendono più difficoltoso; Riabilitazione visiva per atleti, utile a migliorare le abilità visive nello sport, anche talvolta in seguito ad episodi traumatici; Collaborazione con neurologi e fisioterapisti per pazienti con lesioni cerebrali o traumi cranici ; Assistenza all’oculista negli esami diagnostici per patologie oculari complesse. Quanto guadagna e dove lavora un ortottista? Lo stipendio medio di un ortottista in Italia è di circa 1.300 euro al mese, ma può superare i 2.000 euro con esperienza e attività privata. Infatti, dipende dalla qualifica di inquadramento nei Contratti Collettivi di Settore, dall’impegno orario e da eventuale attività libero professionale – extramuraria. Può lavorare in ospedali, cliniche, centri di riabilitazione e studi privati, oltre a svolgere attività di ricerca e docenza universitaria. Come diventare ortottista? Per intraprendere questa professione è necessario: Diploma di scuola superiore (di qualsiasi indirizzo); Superare il test di ingresso per il corso di laurea triennale in Ortottica e Assistenza Oftalmologica (L/SNT2); Ottenere la laurea con esame abilitante alla professione; recentemente si è andati nella direzione di lauree direttamente abilitanti alla professione; Iscriversi all’albo professionale, che riunisce tutti i professionisti operanti come tecnici sanitari È possibile proseguire con laurea magistrale, master o corsi di specializzazione per ampliare le proprie competenze; ovviamente a una maggiore formazione possono corrispondere maggiori opportunità lavorative, anche all’estero, dove è forte la domanda di questo genere di professionalità. Il test di ammissione per Ortottica: cose da sapere Per accedere al corso di laurea in Ortottica e Assistenza Oftalmologica, è necessario superare il test di professioni sanitarie, che differisce dal TOLC Medicina per la modalità di graduatoria: mentre quest'ultima è nazionale, il test per le professioni sanitarie prevede una graduatoria per singolo ateneo. Quando si svolge il test? Nelle università statali, il test di ammissione si tiene solitamente a settembre, mentre nelle università private la data è stabilita autonomamente dagli atenei. Per il 2025, la data ufficiale non è ancora stata pubblicata, ma nel 2024 la prova si è svolta il 5 settembre. Com’è strutturata la prova? La difficoltà e la tipologia delle domande possono variare da un’università all’altra. Alcuni atenei formulano autonomamente il test, mentre altri utilizzano le domande fornite dal CINECA o da altri enti di selezione privati. Tuttavia, la struttura generale rimane in linea di massima simile e prevede 60 domande a risposta multipla (con 5 opzioni di risposta, di cui solo una corretta), da completare in 100 minuti. Di seguito, la suddivisione delle domande: · 4 quesiti di competenze di lettura e conoscenze acquisite negli studi · 5 quesiti di ragionamento logico e problemi · 23 quesiti di biologia · 15 quesiti di chimica · 13 quesiti di fisica e matematica Sui siti delle differenti università è possibile trovare gli elenchi con gli argomenti oggetto del test nello specifico, nonché dettagli sulle modalità di erogazione dei test di ammissione, sulle scadenze, nonché su eventuali spostamenti di date. Dove studiare ortottica in Italia? Le università che offrono il corso di laurea in Ortottica sono diverse, tra cui: Milano Roma La Sapienza Torino Napoli Federico II Padova Palermo Siena Cattolica del Sacro Cuore Brescia Roma Sapienza e Tor Vergata Messina L’Aquila Ogni anno, il Ministero dell’Università stabilisce il numero di posti disponibili tramite bando: nel 2024 i posti disponibili erano 341 fra atenei pubblici e privati, in lieve aumento rispetto ai 320 dell’anno precedente. Consigli per diventare ortottista L’accesso alla Laurea abilitante per la professione di Ortottica è regolato dalla normativa nazionale riguardante il numero programmato. Spesso la competizione è alta, per questo è importante iniziare a prepararsi per tempo, consultando il bando e svolgendo un numero congruo di quiz e simulazioni d’esame (per questo TestBuddy potrebbe esserti davvero molto utile :) ).

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