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Chi è l’ortottista? Un professionista essenziale per la salute visiva

1 min lettura
macro photography of human eye

L'ortottista è una figura professionale fondamentale nel campo della salute visiva. Definito dal D.M. 743 del 1994, è un operatore sanitario che, su prescrizione medica, si occupa della prevenzione, diagnosi e riabilitazione dei disturbi motori e sensoriali della visione. Ma cosa significa esattamente? E quali sono le sue differenze rispetto all’oculista? Di seguito, possiamo vedere alcune informazioni su questa professione sanitaria in rapida ascesa

Ortottista e oculista: due professionisti a confronto

Uno degli errori più comuni in cui si può incorrere è confondere l’ortottista con l’oculista. In realtà, si tratta di due professionisti con competenze e ruoli ben distinti.

  • L’oculista è un medico specializzato nella diagnosi e cura delle patologie oculari. Può prescrivere terapie farmacologiche, interventi chirurgici e occhiali correttivi. E’ un professionista che ha conseguito una Laurea Magistrale a Ciclo Unico in Medicina e poi proseguito con una formazione specialistica in Oculistica;
  • L’ortottista, invece, non è un medico, ma un professionista sanitario laureato in Ortottica e Assistenza Oftalmologica. Si occupa principalmente della riabilitazione visiva e della valutazione dei disturbi della motilità oculare, spesso collaborando con l’oculista per un approccio multidisciplinare, soprattutto nei casi pediatrici quando spesso è necessario un lavoro in team.

La visita ortottica: come si svolge?

Una visita ortottica dura circa 30 minuti e comprende:

  • Valutazione dell’acuità visiva, ossia la capacità di percepire chiaramente i dettagli degli oggetti.
  • Analisi della motilità oculare, per verificare il corretto movimento degli occhi.
  • Esame dello strabismo, per rilevare eventuali deviazioni oculari.
  • Prescrizione di lenti correttive, se necessario.

Alla fine della visita, l’ortottista può suggerire un piano di trattamento personalizzato con esercizi riabilitativi, terapie visive o l’uso di occhiali. Queste raccomandazioni possono essere poi successivamente esaminate da tutta una serie di professionisti della salute dell’occhio.

Cosa fa l’ortottista?

L’ortottista svolge numerose attività in diversi ambiti:

  • Trattamento di disturbi visivi come strabismo, ambliopia (il cosiddetto occhio pigro) e affaticamento visivo, magari dopo una lunga esposizione alla luce blu degli schermi digitali;
  • Supporto ai bambini con DSA (Disturbi Specifici dell’Apprendimento, in questo caso agisce in sinergia con Neuropsichiatra e Neurologo infantile), per individuare eventuali problemi visivi che interferiscono con l’apprendimento o che lo rendono più difficoltoso;
  • Riabilitazione visiva per atleti, utile a migliorare le abilità visive nello sport, anche talvolta in seguito ad episodi traumatici;
  • Collaborazione con neurologi e fisioterapisti per pazienti con lesioni cerebrali o traumi cranici ;
  • Assistenza all’oculista negli esami diagnostici per patologie oculari complesse.

Quanto guadagna e dove lavora un ortottista?

Lo stipendio medio di un ortottista in Italia è di circa 1.300 euro al mese, ma può superare i 2.000 euro con esperienza e attività privata. Infatti, dipende dalla qualifica di inquadramento nei Contratti Collettivi di Settore, dall’impegno orario e da eventuale attività libero professionale – extramuraria.

Può lavorare in ospedali, cliniche, centri di riabilitazione e studi privati, oltre a svolgere attività di ricerca e docenza universitaria.

Come diventare ortottista?

Per intraprendere questa professione è necessario:

  1. Diploma di scuola superiore (di qualsiasi indirizzo);
  2. Superare il test di ingresso per il corso di laurea triennale in Ortottica e Assistenza Oftalmologica (L/SNT2);
  3. Ottenere la laurea con esame abilitante alla professione; recentemente si è andati nella direzione di lauree direttamente abilitanti alla professione;
  4. Iscriversi all’albo professionale, che riunisce tutti i professionisti operanti come tecnici sanitari

È possibile proseguire con laurea magistrale, master o corsi di specializzazione per ampliare le proprie competenze; ovviamente a una maggiore formazione possono corrispondere maggiori opportunità lavorative, anche all’estero, dove è forte la domanda di questo genere di professionalità.

Il test di ammissione per Ortottica: cose da sapere

Per accedere al corso di laurea in Ortottica e Assistenza Oftalmologica, è necessario superare il test di professioni sanitarie, che differisce dal TOLC Medicina per la modalità di graduatoria: mentre quest'ultima è nazionale, il test per le professioni sanitarie prevede una graduatoria per singolo ateneo.

Quando si svolge il test?

Nelle università statali, il test di ammissione si tiene solitamente a settembre, mentre nelle università private la data è stabilita autonomamente dagli atenei. Per il 2025, la data ufficiale non è ancora stata pubblicata, ma nel 2024 la prova si è svolta il 5 settembre.

 

 Com’è strutturata la prova?

La difficoltà e la tipologia delle domande possono variare da un’università all’altra. Alcuni atenei formulano autonomamente il test, mentre altri utilizzano le domande fornite dal CINECA o da altri enti di selezione privati. Tuttavia, la struttura generale rimane in linea di massima  simile e prevede 60 domande a risposta multipla (con 5 opzioni di risposta, di cui solo una corretta), da completare in 100 minuti.

Di seguito, la suddivisione delle domande:

·  4 quesiti di competenze di lettura e conoscenze acquisite negli studi

·  5 quesiti di ragionamento logico e problemi

·  23 quesiti di biologia

·  15 quesiti di chimica

·  13 quesiti di fisica e matematica

 

Sui siti delle differenti università è possibile trovare gli elenchi con gli argomenti oggetto del test nello specifico, nonché dettagli sulle modalità di erogazione dei test di ammissione, sulle scadenze, nonché su eventuali spostamenti di date.

 

Dove studiare ortottica in Italia?

Le università che offrono il corso di laurea in Ortottica sono diverse, tra cui:

  • Milano
  • Roma La Sapienza
  • Torino
  • Napoli Federico II
  • Padova
  • Palermo
  • Siena
  • Cattolica del Sacro Cuore
  • Brescia
  • Roma Sapienza e Tor Vergata
  • Messina
  • L’Aquila

Ogni anno, il Ministero dell’Università stabilisce il numero di posti disponibili tramite bando: nel 2024 i posti disponibili erano 341 fra atenei pubblici e privati, in lieve aumento rispetto ai 320 dell’anno precedente.

Consigli per diventare ortottista

L’accesso alla Laurea abilitante per la professione di Ortottica è regolato dalla normativa nazionale riguardante il numero programmato.

Spesso la competizione è alta, per questo è importante iniziare a prepararsi per tempo, consultando il bando e svolgendo un numero congruo di quiz e simulazioni d’esame (per questo TestBuddy potrebbe esserti davvero molto utile :) ).

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