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Quanto costa iscriversi al semestre filtro di Medicina 2025

Scopri quanto costa il semestre filtro 2025: contributo nazionale da 0 a 250 €, riduzioni ISEE, tasse universitarie dopo il filtro e tutte le spese da prevedere.

Foto di Leo Fulvio Bacchilega
Scritto daLeo Fulvio Bacchilega
7 min lettura
BlogMedicinaQuanto costa iscriversi al semestre filtro di Medicina 2025

Quando si sente parlare del semestre filtro di Medicina, la prima domanda che sorge spontanea è: quanto costa davvero iscriversi? E subito dopo: come funzionano le tasse, cambiano da università a università? Oppure: una volta superato il filtro, quanto si paga per entrare in Medicina?

Il costo d’iscrizione: quanto si paga all’inizio

Per partecipare al semestre filtro nelle università statali italiane (cioè tutti i corsi in italiano, non privati) si deve versare un contributo nazionale di €250.
Questo è l’unico costo fisso e uguale in tutta Italia.

È come una quota d’ingresso: ti consente di frequentare i corsi, sostenere gli esami del filtro e rientrare nel sistema di graduatoria nazionale.

Si paga una sola volta al momento dell’iscrizione di solito tra la fine di luglio e l’inizio di settembre seguendo la procedura online del proprio ateneo, che viene collegata direttamente dal portale Universitaly.

In molti casi, però, non tutti devono pagare i 250 euro per intero: la cifra può ridursi o azzerarsi grazie alle agevolazioni ISEE.

Riduzioni e fasce ISEE: quando si paga meno

Ogni ateneo pubblica un proprio regolamento tasse che stabilisce le fasce ISEE per eventuali esoneri. Tuttavia, il modello è ormai abbastanza uniforme in tutta Italia:

  • ISEE fino a 22.000 € → quasi sempre esonero totale, quindi 0 € da pagare.
  • ISEE tra 22.000 € e 30.000 € → pagamento ridotto, spesso intorno ai 200 €.
  • ISEE sopra 30.000 € o senza ISEE → pagamento intero di 250 €.

È importante controllare la pagina “Tasse e contributi” dell’università dove si intende iscriversi, perché la soglia può cambiare leggermente da sede a sede.
Ad esempio, Padova, Pavia e Catania hanno pubblicato regolamenti molto simili tra loro ma con differenze minime sulle fasce intermedie o sulle modalità di rimborso.

🔎 In sostanza: il contributo di €250 è un biglietto d’ingresso nazionale, ma quanto effettivamente si paga dipende dal proprio ISEE e dalle regole locali dell’ateneo.

Cosa include il contributo (e cosa non include)

Quel pagamento di €250 copre l’intero primo semestre il cosiddetto semestre filtro cioè:

  • l’iscrizione amministrativa,
  • la frequenza delle lezioni di Chimica, Fisica e Biologia,
  • l’accesso alle due sessioni d’esame nazionali,
  • la gestione della carriera nel sistema universitario e nel portale Universitaly.

Ma attenzione: non copre tutto.


Quel contributo serve solo per partecipare al semestre filtro e non sostituisce le tasse universitarie vere e proprie, che si pagheranno da febbraio in poi, dopo la pubblicazione della graduatoria nazionale.

Cosa succede dopo: tasse da febbraio in poi

Il secondo blocco di spese arriva dopo gli esami del filtro, quando si conosce il risultato.
A quel punto ci sono due possibilità molto diverse e quindi due scenari economici da considerare.

1️⃣ Se si entra in Medicina, Odontoiatria o Veterinaria

Chi supera il semestre filtro e ottiene un posto nel corso di laurea desiderato a febbraio deve completare l’immatricolazione e pagare le tasse universitarie annuali dell’ateneo.
La buona notizia è che i 250 euro già versati vengono scalati dal totale.
Quindi, se ad esempio le tasse annuali della tua università sono 1.000 €, ne pagherai 750 €.

Ogni università stabilisce le proprie fasce di contribuzione (in base all’ISEE) e quasi tutte permettono di rateizzare il pagamento in più tranche.
Se si ha diritto a una borsa di studio DSU, si può ottenere l’esonero completo o il rimborso integrale dei 250 euro.

2️⃣ Se non si entra e si prosegue sul corso affine

Nel caso in cui non si rientri nella graduatoria utile, si può continuare senza perdere tempo sul cosiddetto corso affine (di solito Biologia, Chimica o Scienze naturali).
Il primo semestre, quello che coincide con il filtro, è gratuito e senza obbligo di frequenza.
Dal secondo semestre in poi si pagano le tasse ridotte, calcolate solo per metà anno accademico.
In questo caso, però, i 250 euro del filtro non vengono scalati, perché si tratta di due carriere amministrative diverse.

In breve: i 250 euro si “recuperano” solo se si entra in Medicina, Odontoiatria o Veterinaria.
Se si resta nell’affine, si paga il secondo semestre come un normale studente, ma non si perde il semestre già fatto.

Quando si paga e quando si studia

  • Iscrizione e pagamento del filtro → estate 2025 (indicazioni sui portali di ateneo).
  • Lezioni del semestre filtro → da 1 settembre a 30 novembre 2025.
  • Appelli nazionali → 20 novembre e 10 dicembre 2025, entrambi alle ore 11, uguali per tutta Italia.
  • Graduatoria nazionale → pubblicata a dicembre, con immatricolazioni da gennaio/febbraio 2026.

Questo calendario mostra perché il pagamento delle tasse “vere” slitta a febbraio: si attende la pubblicazione delle graduatorie nazionali prima di completare l’immatricolazione definitiva.

Struttura del semestre: cosa si studia e cosa si paga per

Durante il semestre filtro, ogni studente segue tre insegnamenti fondamentali:

  • Chimica e propedeutica biochimica,
  • Fisica,
  • Biologia.

Ognuno di questi vale 6 CFU, per un totale di 18 CFU nel semestre. Gli esami sono uguali in tutta Italia e si basano su 31 quesiti per materia: 15 a scelta multipla e 16 a completamento (cioè con risposta aperta breve).
Si hanno 45 minuti a prova, e per passare serve almeno 18/30 in tutte e tre le materie.

Solo chi supera tutte le prove con voto sufficiente viene inserito nella graduatoria nazionale, che assegna i posti in Medicina, Odontoiatria e Veterinaria in base al punteggio e alla preferenza di sede.

Perché il costo varia da università a università

È normale notare che un amico paghi meno o più in un altro ateneo.
Non è un errore, ma dipende da come ciascuna università applica la contribuzione studentesca.
Il Ministero (MUR) stabilisce solo le linee guida generali, come la “no-tax area” fino a 22.000 € ISEE o la possibilità di rimborso per chi ottiene una borsa di studio.
Tutto il resto (rate, soglie intermedie, modulistica ISEE) viene definito a livello locale.
Per questo motivo è sempre utile tenere aperta la pagina ufficiale del proprio ateneo nella sezione “Tasse e contributi”, dove vengono pubblicate ogni anno le fasce aggiornate e i bandi completi.

Quante volte si può rifare il semestre filtro

La legge prevede che ci si possa iscrivere al semestre filtro fino a tre volte, anche in anni non consecutivi.
Dopo tre tentativi, non si può più ripetere il filtro per lo stesso corso.
È un modo per mantenere la selezione equa e per spingere gli studenti a prepararsi al meglio già nei primi due anni di tentativo.

Come pianificare il budget reale

Se vogliamo mettere tutto nero su bianco, ecco la stima completa:

  • Estate 2025: iscrizione e contributo nazionale €250 (eventualmente ridotto con ISEE).
  • Febbraio 2026: pagamento delle tasse universitarie annuali (meno i 250 € già versati) oppure pagamento delle tasse del II semestre del corso affine.
  • Altri costi eventuali: tassa regionale per il diritto allo studio (in genere 140–160 €), marche da bollo (16 €), e l’eventuale contributo DSU (se richiesto).

Con questi dati, uno studente medio può stimare una spesa iniziale tra 0 e 250 €, e una spesa successiva tra 700 e 1.500 € per chi entra a Medicina (variabile in base all’ateneo e all’ISEE).

Prepararsi in modo strategico (e senza ansia)

Il semestre filtro è intenso ma breve: tre mesi di corsi, due appelli, e tutto si decide in poco tempo.
La parte più difficile non è tanto lo studio in sé, ma la gestione del tempo e la concentrazione durante le prove a tempo.
È proprio per questo che abbiamo creato TestBuddy, una piattaforma sviluppata insieme ad altri studenti universitari per allenarsi con simulazioni identiche a quelle ufficiali, tracciare i progressi, capire dove si sbaglia e ridurre l’ansia da test.

L’obiettivo non è solo passare, ma farlo al primo colpo, con la sicurezza di sapere esattamente dove si è forti e dove migliorare.
Allenandosi in condizioni simili agli appelli nazionali 45 minuti, 31 domande per materia, report di punteggio e tempo per domanda si costruisce una preparazione che valorizza ogni euro speso nel filtro.
Così i 250 € di iscrizione non diventano solo un costo, ma il primo passo per entrare davvero nel corso desiderato.

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Foto di Leo Fulvio Bacchilega

Autore del post

Leo Fulvio Bacchilega

Founder & CEO

Ciao! Sono Leo, il fondatore di TestBuddy. Ho vissuto sulla mia pelle la frustrazione dei test di ammissione e ho deciso di creare una piattaforma che rivoluzionasse la preparazione. Oggi aiutiamo oltre 70.000 studenti a realizzare i loro sogni universitari. La mia missione è trasformare l'ansia da test in fiducia e successo.