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Analisi della prova di Fisica del Semestre Filtro 2° sessione

Analisi completa della seconda prova di Fisica del Semestre Filtro: cosa è cambiato, dove si concentra il test e come orientare lo studio in modo efficace.

Foto di Leo Fulvio Bacchilega
Scritto daLeo Fulvio Bacchilega
6 min lettura
BlogMedicinaAnalisi della prova di Fisica del Semestre Filtro 2° sessione

Oggi analizziamo insieme la seconda prova di Fisica del Semestre Filtro, pubblicata nei documenti ufficiali del ministero, e cerchiamo di capire come si è trasformata rispetto alla prima sessione, quali parti del syllabus sono state realmente utilizzate e quali invece sono rimaste molto ampie solo sulla carta.

L’idea è aiutare chi si sta preparando a orientarsi senza confusione, andando dritti al punto: quali argomenti sono stati scelti dai docenti, dove si è alzata la difficoltà e su cosa conviene concentrarsi per non ritrovarsi spiazzati nelle prossime sessioni.

Il nostro obiettivo come team è offrire una guida chiara e ragionata, costruita sulla base del syllabus ufficiale previsto dal decreto ministeriale e sulla prova autentica della seconda sessione di Fisica, disponibile nel documento ufficiale del ministero. Da qui parte tutta l’analisi, così da aiutare gli studenti a collegare ciò che devono studiare con ciò che effettivamente viene chiesto in sede d’esame.

Il syllabus ufficiale: un programma enorme e molto più ampio delle domande reali

Il programma di Fisica indicato dal decreto è davvero vasto. Comprende praticamente tutta la fisica classica: meccanica, fluidi, onde, termodinamica, elettricità, magnetismo, ottica e radiazioni.
Include anche capitoli avanzati come corpo rigido, momento angolare, tensione superficiale, induzione elettromagnetica, radioattività, lenti complesse e microscopio.

È importante ricordarlo perché il divario tra quanto è previsto e quanto finisce davvero nelle prove è enorme. Il syllabus fissa il perimetro, ma poi i docenti selezionano solo frammenti molto specifici, in modo spesso ripetitivo tra una sessione e l’altra.

Come si collocava la prima sessione e perché la seconda ha cambiato ritmo

Nella prima sessione la prova era prudente. Esercizi corti, molto scolastici, nessun concetto avanzato. Una selezione che si poteva affrontare con sicurezza se si conoscevano i fondamentali.

Con la seconda sessione, il livello percepito dagli studenti cambia subito. Non è un’impressione: analizzando domanda per domanda si vede che la scelta degli argomenti è più tecnica, più ampia e spesso più concettuale.
È come se i docenti avessero deciso di utilizzare davvero parti del syllabus che nella prima prova non erano state toccate.

L’esame rimane coerente, ma non più “tranquillo”. Adesso serve una preparazione che non si limiti alla superficie.

I capitoli centrali della seconda sessione

Termodinamica: la parte che cresce di più

La seconda prova introduce una porzione di termodinamica più tecnica e più aderente al syllabus intermedio:

  • Gas reali, con attenzione al fatto che PV = nRT non è più utilizzabile senza correzioni.
  • Energia interna espressa correttamente con n cV ∆T.
  • Capacità termica totale, non solo calore specifico.
  • Entropia come funzione di stato e confronto tra trasformazioni reversibili e irreversibili.
  • Lavoro nelle trasformazioni isobare, inclusa la variazione di segno nella trasformazione inversa.

Questi argomenti non comparivano nel primo appello, che si era limitato agli aspetti più elementari dei gas perfetti e al rendimento di Carnot.

Nella seconda sessione i docenti hanno ampliato il raggio d’azione inserendo domande che richiedono di capire il processo, non solo applicare una formula.

Fluidi: blocco fondamentale e ricorrente

I fluidi continuano a essere il capitolo più ricorrente e strutturato.
In questa seconda sessione compaiono:

  • Galleggiamento con carico aggiuntivo, più complesso della zattera base della prima sessione.
  • Pressione sul sub a 50 m, che richiede sommare pressione atmosferica e idrostatica.
  • Numero di Reynolds, grandezza adimensionale che appartiene alle parti avanzate del syllabus.
  • Frazione immersa calcolata da densità diverse.

È evidente che i docenti prediligono esercizi applicativi, spesso con scenari ripetuti tra le sessioni ma con difficoltà crescente.

Onde e acustica: dal livello base al livello applicato

La seconda sessione introduce una parte più viva e interessante delle onde:

  • Intensità sonora e livello in decibel, con il significato fisico di 0 dB.
  • Potenza trasportata dall’onda quando la frequenza raddoppia.
  • Effetto Doppler calcolato con un aumento percentuale di frequenza.
  • Propagazione del suono e impossibilità di trasmetterlo nel vuoto.

Nella prima sessione si vedevano solo frequenza, lunghezza d’onda e piccole definizioni.
Qui invece il capitolo onde diventa un vero argomento d’esame.

Elettricità e magnetismo: più concetti, meno circuiti

Nessuna resistenza, nessun circuito, niente legge di Ohm.
La seconda prova sceglie un altro approccio:

  • Equipotenziali di una carica puntiforme.
  • Linee di campo all’interno di un condensatore ideale.
  • Energia di una carica che attraversa una differenza di potenziale.
  • Linee di forza del campo magnetico come curve chiuse.

La richiesta è riconoscere la struttura del campo, non fare conti elettrici. Questo è perfettamente in linea con la versione teorica del syllabus.

Ottica: fenomeni chiave e molto ricorrenti

La seconda sessione porta due elementi molto classici:

  • Rifrazione in una lastra a facce parallele, con la traslazione del raggio.
  • Riflessione totale come principio delle fibre ottiche.

Sono concetti importanti e spesso intuitivi, che ritornano perché sono applicazioni chiare delle leggi dell’ottica geometrica.

Conversioni e grandezze fisiche: immancabili

La seconda sessione contiene numerosi esercizi di:

  • conversione tra unità di misura
  • riconoscimento di grandezze adimensionali
  • trasformazione di velocità e accelerazioni
  • passaggio da Pascal a atmosfere
  • equivalenze tra litri, dm³ e cm³

Sono domande brevi ma decisive, presenti in entrambe le prove e quasi sempre fonte di errori rapidi.

Le parti enormi del syllabus che non compaiono neanche nella seconda sessione

Ci sono capitoli del syllabus che non sono stati toccati in nessuna delle due prove:

  • Corpo rigido e rotazioni
  • Tensione superficiale e legge di Laplace
  • Modulo di Young e deformazioni
  • Induzione elettromagnetica (Faraday, Lenz, Biot Savart)
  • Circuiti RC
  • Radioattività e decadimenti nucleari
  • Leggi della radiazione (Wien, Stefan Boltzmann)
  • Ottica avanzata, soprattutto il microscopio

Sono argomenti che rimangono parte del programma, ma che per ora non entrano nella selezione effettiva delle prove.

Il profilo che emerge dai docenti dopo questa seconda sessione

Dopo due prove si intravedono scelte molto coerenti:

  • centralità dei fluidi in tutte le loro forme applicate
  • crescita evidente di termodinamica intermedia
  • valorizzazione di onde e acustica
  • passaggio dall’elettricità di base al concetto di campo
  • interesse stabile per l’ottica geometrica
  • presenza costante di unità di misura e conversioni
  • esclusione quasi totale della fisica avanzata del syllabus

La seconda sessione non rompe la logica della prima, ma la rende più profonda. Chi studia deve saper andare oltre la fisica da liceo e sviluppare un ragionamento consapevole sulle grandezze fisiche.

Come si inserisce TestBuddy in questa preparazione

Una prova costruita in questo modo richiede una preparazione ampia ma organizzata.
Molti studenti hanno una percezione immediata di difficoltà crescente perché il salto tra prima e seconda sessione è reale, e serve un sistema che aiuti a isolare gli argomenti davvero ricorrenti.

Ed è qui che come team abbiamo costruito TestBuddy: per permettere a chi studia di non sprecare tempo, di allenarsi su ciò che conta e di misurare davvero i miglioramenti con simulazioni, percorsi mirati e analisi dei punti deboli. L’idea è rendere la preparazione qualcosa che dà confidenza, non ansia, e aiutare a capire rapidamente se si è pronti per una prova che ora richiede più consapevolezza e meno memorizzazione.

Fonti ufficiali utilizzate nell’articolo

  • Prova ufficiale di Fisica della seconda sessione, disponibile nella pagina ministeriale del secondo appello.

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Autore del post

Leo Fulvio Bacchilega

Founder & CEO

Ciao! Sono Leo, il fondatore di TestBuddy. Ho vissuto sulla mia pelle la frustrazione dei test di ammissione e ho deciso di creare una piattaforma che rivoluzionasse la preparazione. Oggi aiutiamo oltre 70.000 studenti a realizzare i loro sogni universitari. La mia missione è trasformare l'ansia da test in fiducia e successo.