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Analisi della prova di Chimica del Semestre Filtro 2° sessione

Analisi completa della prova di Chimica della seconda sessione del Semestre Filtro, con confronto sul syllabus e indicazioni per prepararsi con TestBuddy.

Foto di Leo Fulvio Bacchilega
Scritto daLeo Fulvio Bacchilega
5 min lettura
BlogMedicinaAnalisi della prova di Chimica del Semestre Filtro 2° sessione

Oggi andiamo a capire insieme cosa è davvero successo nella prova di Chimica della seconda sessione del Semestre Filtro, quali argomenti sono stati selezionati dai professori, quanto la prova rispecchia il syllabus ufficiale e su cosa ci si deve concentrare mentre ci si prepara.

È una domanda che ci è arrivata da tantissimi studenti dopo l’uscita del secondo appello, quindi in questo articolo analizziamo il contenuto effettivo dell’esame e lo mettiamo in relazione con ciò che è previsto dal decreto ministeriale.

Le informazioni qui riportate derivano dal syllabus ufficiale previsto dal decreto e dalla prova reale della seconda sessione, consultabile nel documento pubblicato dal Ministero tramite link ufficiale del Ministero.

Una seconda sessione più tecnica della prima

La prima cosa che colpisce, confrontando la seconda sessione con la prima, è che i professori hanno mantenuto la stessa struttura generale della prova, ma hanno aumentato la profondità degli argomenti. Non vengono introdotti temi nuovi rispetto al syllabus, ma si nota una selezione più precisa e un uso maggiore delle parti applicative della chimica:

acidi e basi, tamponi, soluzioni, proprietà colligative, equilibri, biochimica strutturale.

È qui che si gioca la difficoltà della prova, non in esercizi numerici complicati o in organica avanzata come potrebbe far temere il syllabus.

Come il syllabus incontra davvero la prova della 2° sessione

Il syllabus ufficiale è estremamente ampio e sulla carta copre tutto: dall’atomo agli aromatici avanzati, dai gruppi funzionali alla stereochimica complessa, fino alla termodinamica approfondita e alle reazioni organiche a più stadi. Nella realtà della seconda prova, i professori hanno selezionato solo quello che serve davvero per valutare la preparazione di chi si avvia verso un percorso biomedico.

Le parti più presenti nella prova sono state:

chimica generale,
soluzioni e colligative,
acidi e basi,
tamponi fisiologici,
equilibri e redox,
biochimica delle molecole fondamentali,
organica di base senza meccanismi complessi.

La sintonia tra prova e programma è buona, ma non totale: molte parti del syllabus sono formalmente presenti, ma praticamente assenti nell’esame.

Gli argomenti più frequenti della seconda sessione

Chimica generale chiaramente favorita

Gli argomenti richiesti sono rimasti molto simili al primo appello, ma con domande strutturate per verificare una comprensione più solida:

isotopi,
configurazioni elettroniche,
strutture essenziali di sali comuni,
stati della materia,
solubilità dei gas in acqua,
tensione di vapore e comportamento con la temperatura.

L’esame privilegia la capacità di leggere i fenomeni chimici, senza sovraccaricare con formule avanzate.

Soluzioni e proprietà colligative più presenti

In questa seconda sessione le domande su:

pressione osmotica,
soluzione fisiologica e innalzamento del punto di ebollizione,
legge di Henry,
legge di Raoult,
dipendenza dalla frazione molare,

sono state più tecniche rispetto alla prima sessione. È chiaro che la commissione considera questa parte un pilastro della verifica, perché rappresenta la base concettuale di molti fenomeni biologici.

Acidi, basi, tamponi e Kw al centro della prova

La parte acido base è la più ricorrente in assoluto dell’intero Semestre Filtro, e nella seconda sessione questo è ancora più evidente:

pH di acidi forti anche molto diluiti,
interpretazione di soluzioni tampone,
ruolo del tampone bicarbonato fosfato proteine nel sangue,
dipendenza di Kw dalla temperatura,
Brønsted e comportamento dei sali,
equazione di Henderson Hasselbalch.

Non c’è nulla di casuale: questa parte del syllabus è quella che più entra nella fisiologia e nella biochimica, ed è infatti la più valorizzata nella prova.

Redox essenziali ma ben inserite

Le domande non sono mai complicate, ma richiedono sicurezza:

riconoscere reazioni redox,
metodo delle semireazioni,
numero di ossidazione,
relazione tra energia libera e potenziale.

Sono concetti chiave per chi affronta esami più avanzati e per questo vengono introdotti già qui.

Organica simple e senza dettagli meccanistici

L’organica rimane una parte molto ridotta rispetto a quanto previsto dal syllabus. Nella seconda sessione compaiono:

epimeri (glucosio e galattosio),
rottura dei legami tramite idrolisi,
rigidità del doppio legame,
insaturazione nei cicloalcheni,
nomenclatura semplice di sostituenti.

Nessuna traccia di:

SN1, SN2, E1, E2,
aromatici avanzati,
carbocationi e carboanioni,
stereochimica R e S,
meccanismi complessi.

È un dato importante per organizzare lo studio.

Biochimica strutturale molto presente

In questa seconda sessione la biochimica è stata più ricca della prima. Le domande ruotano attorno a:

glicogeno come forma di riserva nel fegato e nei muscoli,
colesterolo come steroide non ormonale,
omega 3 e omega 6,
urea come diammide dell’acido carbonico,
glicina nel collagene,
nucleosidi e nucleotidi,
ATP e struttura base.

Si tratta sempre di contenuti introduttivi, ma fondamentali per tutto quello che verrà dopo nel percorso di studio.

Dove il syllabus è sproporzionato rispetto alla seconda sessione

La seconda prova conferma in modo definitivo che una parte ampia del syllabus è sovradimensionata rispetto a ciò che viene valutato. Le sezioni quasi del tutto assenti nell’esame includono:

organica avanzata,
reazioni con meccanismi,
aromatici complessi,
stereochimica di alto livello,
equilibri multipli di termodinamica,
cinetica di Arrhenius,
carboidrati nelle loro forme avanzate,
derivati complessi degli acidi carbossilici.

Questa sproporzione crea spesso confusione negli studenti, ma le prove reali mostrano chiaramente dove i professori vogliono concentrarsi.

Dove invece il syllabus viene applicato alla lettera

Le parti che governano la seconda sessione, e che il programma ufficiale tratta in modo preciso, sono:

acidi e basi,
soluzioni e proprietà colligative,
tamponi e pH,
equilibri e redox,
stati della materia,
solubilità dei gas,
biochimica strutturale,
organica di base senza complessità.

È qui che bisogna costruire la preparazione.

Che cosa implica tutto questo per chi ora si deve preparare

La seconda sessione ha reso ancora più evidente che l’esame non premia la memoria, ma la solidità concettuale. Per questo serve un modo di studiare che non sprechi energie su parti che non vengono testate e che permetta di monitorare con precisione i progressi. Proprio per questo abbiamo creato TestBuddy, una piattaforma pensata per aiutare gli studenti a prepararsi al Semestre Filtro in modo chiaro e personalizzato, con simulazioni, percorsi su misura e un sistema intelligente che identifica subito gli argomenti da rinforzare.

L’obiettivo è permettere di avvicinarsi al test con meno ansia e con più consapevolezza, costruendo una preparazione solida proprio sugli argomenti che stanno nel cuore delle prove ministeriali.

Riferimenti ufficiali citati nell’articolo

  • Prova ufficiale della 2° sessione di Chimica del Semestre Filtro

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Autore del post

Leo Fulvio Bacchilega

Founder & CEO

Ciao! Sono Leo, il fondatore di TestBuddy. Ho vissuto sulla mia pelle la frustrazione dei test di ammissione e ho deciso di creare una piattaforma che rivoluzionasse la preparazione. Oggi aiutiamo oltre 70.000 studenti a realizzare i loro sogni universitari. La mia missione è trasformare l'ansia da test in fiducia e successo.