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Costi e università dopo il TOLC-I: tutto quello che serve sapere

Quanto costa il TOLC-I, differenze tra atenei, borse di studio e come organizzare il budget per studiare Ingegneria con TestBuddy.

Le informazioni contenute in questo articolo derivano dai documenti ufficiali pubblicati dal Consorzio Interuniversitario CISIA e dal Ministero dell’Università e della Ricerca, tra cui il Regolamento TOLC 2025, la pagina ufficiale del TOLC-I sul portale CISIA e i bandi delle principali università italiane.
Tutte le cifre e i riferimenti riportati sono aggiornati a ottobre 2025.

Studiare Ingegneria è una scelta che apre a tante opportunità, ma anche a qualche domanda pratica: quanto costa prepararsi al TOLC-I, quali sono le differenze tra università pubbliche e private, come funzionano le borse di studio, in quali sedi si può studiare e soprattutto come pianificare un budget realistico per l’intero percorso.

Oggi vedremo tutto questo in modo chiaro e concreto, partendo dalla preparazione al test fino alla vita universitaria vera e propria.

Quanto costa prepararsi al TOLC-I (Ingegneria)

Il primo passo è affrontare il TOLC-I, il test d’ingresso utilizzato da moltissimi corsi di Ingegneria in Italia. Ogni tentativo costa 35 euro, cifra stabilita dal CISIA e uguale per tutti gli atenei. Si paga online durante la prenotazione del test, sia in modalità TOLC@UNI (in presenza) sia TOLC@CASA (da remoto).

Oltre al costo dell’esame, bisogna considerare il tempo e gli strumenti per prepararsi. L’approccio più efficace è studiare sul sillabo ufficiale del TOLC-I, che indica gli argomenti di matematica, logica, scienze e comprensione verbale.

Molti studenti iniziano con le simulazioni ufficiali del CISIA, disponibili online, per familiarizzare con il formato delle domande. Tuttavia, per un allenamento costante serve una piattaforma che aiuti a misurare i progressi e correggere gli errori.

Per questo c’è TestBuddy, l’app italiana pensata per chi si prepara ai test universitari. Permette di fare simulazioni identiche al TOLC-I, esercitarsi per argomento, e usare l’intelligenza artificiale per capire dove si sbaglia e migliorare con un piano di studio su misura. Tutto in un unico posto, senza stress.

Un buon piano di preparazione dura almeno due o tre mesi, con simulazioni regolari e revisione mirata degli argomenti più deboli. È il modo migliore per arrivare al giorno del test con sicurezza e senza ansia.

Università pubbliche e private: differenze di costo e servizi

In Italia le università pubbliche applicano tasse che variano in base all’Indicatore ISEE.
Chi ha un ISEE sotto la no tax area (fissata ogni anno dal Ministero) non paga contributi universitari, ma solo la tassa regionale e l’imposta di bollo.

Ad esempio, in un ateneo come il Politecnico di Milano la contribuzione annuale può superare i 3.000 euro per chi ha un reddito alto, ma scende fino a poche centinaia di euro per chi rientra nelle fasce più basse.

Nelle università private, invece, le tasse sono fisse o solo parzialmente graduate: si va da circa 6.000 a oltre 10.000 euro l’anno, a seconda dell’ateneo e del corso.
Le università non statali spesso offrono servizi più personalizzati (tutoring, laboratori dedicati, campus con alloggi integrati), ma il costo complessivo è maggiore.

È importante ricordare che anche chi sceglie un’università privata può accedere alle borse di studio regionali e ai benefici del diritto allo studio, a condizione di rispettare i requisiti economici e di merito.

Costi di ammissione e tasse annuali

Ogni candidato deve sostenere il TOLC-I, ma alcuni atenei richiedono anche un piccolo contributo di partecipazione al proprio concorso interno, solitamente tra i 10 e i 30 euro.
Dopo l’ammissione, le tasse universitarie si pagano in più rate durante l’anno accademico.

Le voci principali sono:

  • Imposta di bollo (16 euro)
  • Tassa regionale per il diritto allo studio (circa 140 euro)
  • Contributo onnicomprensivo calcolato sull’ISEE

Ogni università pubblica pubblica il proprio regolamento tasse: è fondamentale consultarlo nel bando o nella sezione “Tasse e contributi” del sito ufficiale dell’ateneo scelto.

Borse di studio e agevolazioni economiche

Le borse di studio sono gestite dagli enti regionali per il diritto allo studio (come ER.GO, DiSCo, DSU Toscana, EDISU Piemonte).
Gli importi minimi sono stabiliti dal Ministero e variano in base alla condizione dello studente:

  • circa 7.000 euro per chi vive fuori sede
  • circa 4.000 euro per i pendolari
  • circa 2.800 euro per chi risiede nella stessa città dell’università

Ogni regione pubblica ogni estate il proprio bando con scadenze precise, di solito tra luglio e settembre. Oltre alla borsa, molti enti offrono anche posti alloggio, buoni pasto e contributi per i trasporti.

È importante controllare sempre le date, perché chi non presenta la domanda nei tempi stabiliti perde il diritto a partecipare.

Dove studiare Ingegneria in Italia

L’offerta universitaria è ampia e copre tutto il territorio nazionale. Le principali classi di laurea in Ingegneria sono:

  • L-7 Ingegneria civile e ambientale
  • L-8 Ingegneria dell’informazione
  • L-9 Ingegneria industriale

Ogni corso di laurea pubblica sul proprio sito una sezione dedicata a “Iscriversi al corso”, dove sono indicati:

  • i requisiti di accesso e la tipologia di TOLC accettata
  • le scadenze di iscrizione
  • le soglie di punteggio per l’ammissione o per gli eventuali OFA (Obblighi Formativi Aggiuntivi)

Per trovare tutte le sedi e i corsi attivi basta consultare il portale ufficiale Universitaly, che raccoglie in un’unica mappa tutti gli atenei italiani con filtri per corso, città e lingua di insegnamento.

Alternative e piani B se non si supera il test

Non tutti passano il TOLC-I al primo tentativo, ma non è un problema. È possibile ripetere il test una volta al mese, prenotandosi per una nuova sessione.

Chi non raggiunge il punteggio minimo può valutare altre opzioni utili:

  • iscriversi a un corso affine (come Scienze matematiche o Scienze informatiche) e poi chiedere il passaggio di corso dopo il primo anno
  • scegliere un ateneo che usa il TOLC solo come test orientativo, senza vincolo di punteggio
  • prepararsi meglio e ripetere il test nella sessione successiva, con un piano di studio personalizzato

In tutti questi casi, serve un approccio organizzato. Con TestBuddy si può creare un piano settimanale automatico, fare test mirati sulle sezioni più deboli e tenere sotto controllo i punteggi. Così ogni tentativo diventa un passo avanti verso l’ammissione.

Come pianificare il budget: dal test alla vita universitaria

Per pianificare bene le spese bisogna considerare tre fasi: prima del test, durante l’iscrizione e dopo l’ammissione.

  1. Prima del test: oltre ai 35 euro del TOLC, conviene mettere in conto l’acquisto di materiali di studio e, se necessario, l’abbonamento ai trasporti per raggiungere la sede.
  2. Durante l’iscrizione: alcuni atenei chiedono un contributo per partecipare alla selezione (10-30 euro). Dopo l’ammissione si paga la prima rata universitaria, che include tassa regionale e imposta di bollo.
  3. Dopo l’ammissione: per chi studia fuori sede bisogna calcolare affitto, spese, trasporti e materiali didattici. Il costo medio annuale per vivere in un’altra città si avvicina ai 7.000 euro, valore usato anche come riferimento per le borse di studio.

Organizzare un budget realistico aiuta a evitare imprevisti e a vivere lo studio con più serenità.

Con TestBuddy si può integrare anche la gestione dello studio quotidiano, perché permette di simulare l’esame, analizzare i risultati e monitorare i progressi: tutto in un unico spazio digitale pensato per arrivare pronti al test e affrontarlo con la giusta tranquillità.

Fonti ufficiali consultate

  • Regolamento TOLC 2025 – CISIA
  • TOLC-I – Struttura della prova e sillabo
  • Portale Universitaly – Ricerca corsi e sedi
  • Ministero dell’Università e della Ricerca – Importi borse di studio 2025/2026