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Punteggio minimo, posti e graduatoria di Scienze della Formazione Primaria 2025

Scopri come funziona punteggio, graduatoria e posti di Scienze della Formazione Primaria 2025 e preparati con TestBuddy per superare il test.

Oggi vediamo insieme come funziona davvero il sistema di punteggi, posti disponibili e graduatoria per accedere a Scienze della Formazione Primaria. Spiegheremo come viene calcolato il punteggio, quale può essere il punteggio minimo per entrare, quanti posti ci sono a disposizione in tutta Italia e come vengono gestite le graduatorie e gli scorrimenti. Vedremo anche come leggere i risultati sul portale ufficiale e cosa fare se non si rientra subito tra i vincitori, così da affrontare tutto con chiarezza e senza ansia.

Tutte le informazioni ufficiali che leggerai derivano dal decreto ministeriale pubblicato dal MUR che regola il test di accesso 2025/2026, in particolare il Decreto Ministeriale 593 del 7 agosto 2025 e il Decreto Ministeriale 598 del 7 agosto 2025, che definiscono in modo ufficiale struttura della prova, criteri di valutazione e distribuzione dei posti.

Come si calcola il punteggio

Il test di Scienze della Formazione Primaria si compone di 80 domande a risposta multipla, con quattro opzioni di risposta, di cui solo una corretta. Ogni risposta corretta vale 1 punto, mentre le risposte errate o non date valgono 0 punti.

Questo significa che non c’è penalità per le risposte sbagliate: è sempre consigliabile provare a rispondere anche quando non si è del tutto sicuri. Il tempo a disposizione è di 150 minuti.

Al punteggio del test possono essere aggiunti punti bonus se si possiede una certificazione linguistica di inglese riconosciuta, che va da 3 punti (livello B1) fino a 10 punti (livello C2). Viene sempre considerato solo il livello più alto tra quelli presentati.

In caso di parità tra candidati, gli atenei seguono criteri precisi: prima si guarda il punteggio nelle singole sezioni, poi il voto di diploma e infine la minore età anagrafica.

Punteggio minimo: come stimarlo e cosa cambia per ateneo

Il punteggio minimo per essere considerato idoneo è fissato a 55 punti su 80. Questo è il livello minimo che consente di entrare nella graduatoria degli idonei, cioè di chi ha superato la soglia prevista dal Ministero.

Tuttavia, per essere ammessi realmente al corso di laurea, il punteggio minimo varia da ateneo ad ateneo in base al numero di posti disponibili e ai risultati di tutti i partecipanti.

Per esempio, un’università con meno posti disponibili potrà avere un punteggio minimo effettivo più alto rispetto a una con più disponibilità. Nel 2025, in molti atenei il punteggio dell’ultimo ammesso dopo gli scorrimenti si è collocato tra i 58 e i 64 punti, ma in alcune sedi più competitive (come Roma o Napoli) ha superato anche i 70 punti.

Per conoscere con precisione il punteggio minimo effettivo del tuo ateneo, basta controllare le graduatorie ufficiali pubblicate dopo la prova e dopo gli scorrimenti, che riportano anche il punteggio dell’ultimo ammesso.

Posti disponibili: quanti sono e come sono distribuiti

Il numero di posti disponibili viene stabilito ogni anno a livello nazionale. Per l’anno accademico 2025/2026, il Ministero dell’Università e della Ricerca ha assegnato 11.822 posti totali per Scienze della Formazione Primaria in Italia.

Di questi, 11.605 sono riservati ai candidati dell’Unione Europea o non UE residenti in Italia, e 217 ai candidati non UE residenti all’estero.

Ogni università ha un suo contingente specifico, definito nel decreto ministeriale, che può variare da poche decine di posti nei piccoli atenei fino a oltre 600 in quelli più grandi. Le sedi principali, come Milano Bicocca, Roma Tre, Salerno e Suor Orsola Benincasa, contano alcune delle quote più alte.

Tutti i dettagli sui posti per ogni sede sono elencati nelle tabelle ufficiali allegate al decreto ministeriale, che rappresentano il riferimento unico e aggiornato per sapere quanti posti ci sono e dove.

Come funziona la graduatoria

A differenza di altri test a numero chiuso, la graduatoria di Scienze della Formazione Primaria è gestita localmente da ogni ateneo. Non esiste quindi una graduatoria nazionale: ci si iscrive al test in un’unica sede e si concorre solo per quella.

Ogni università forma la propria graduatoria locale in base al punteggio ottenuto nel test e all’eventuale bonus linguistico. Gli atenei pubblicano sul proprio sito ufficiale la lista dei vincitori e degli idonei, insieme alle istruzioni per procedere all’immatricolazione.

Se restano posti vacanti dopo le prime immatricolazioni, vengono effettuati scorrimenti, cioè aggiornamenti della graduatoria per assegnare i posti rimasti liberi. Questo processo può ripetersi più volte, fino al completo riempimento dei posti disponibili.

Scorrimenti: tempi, regole e cosa aspettarsi

Gli scorrimenti avvengono di solito nelle settimane successive alla pubblicazione della graduatoria iniziale. Gli atenei indicano in anticipo, all’interno del bando, quante finestre di scorrimento sono previste e le relative scadenze.

Per esempio, alcune università pubblicano un primo scorrimento già pochi giorni dopo la graduatoria iniziale, poi un secondo e un terzo nelle settimane successive, fino alla chiusura delle immatricolazioni.

Chi viene ammesso durante gli scorrimenti deve rispettare con precisione i tempi stabiliti per confermare l’iscrizione, altrimenti perde il diritto al posto. È importante controllare quotidianamente il portale studenti e le comunicazioni ufficiali del proprio ateneo per non perdere eventuali aggiornamenti.

Come leggere i risultati e i punteggi

I risultati del test vengono pubblicati direttamente sul portale ufficiale dell’università in cui si è svolta la prova, non su piattaforme nazionali.

Ogni ateneo mette a disposizione una sezione dedicata alle graduatorie di ammissione, dove si può consultare il proprio punteggio totale e la posizione in graduatoria. È possibile che, in caso di parità, vengano indicati anche i criteri utilizzati per stabilire l’ordine tra i candidati con lo stesso punteggio.

Chi vuole verificare i dettagli della propria prova può richiedere l’accesso agli atti, cioè la possibilità di visualizzare il proprio elaborato e le risposte date, seguendo la procedura prevista dalle università.

Cosa fare se non si rientra subito tra i vincitori

Non rientrare subito tra i vincitori non significa essere esclusi in modo definitivo. Gli scorrimenti possono cambiare radicalmente le posizioni in graduatoria, quindi conviene sempre monitorare con costanza gli aggiornamenti pubblicati dall’università.

Molte sedi, se al termine degli scorrimenti restano posti disponibili, aprono anche bandi riservati agli idonei di altri atenei, cioè a chi ha superato il test ma non è rientrato nella propria università.

Se, nonostante tutto, non si riesce ad entrare, si può scegliere di riprovare l’anno successivo dedicando i mesi seguenti a una preparazione più mirata. Un modo intelligente per farlo è utilizzare strumenti che permettono di simulare il test esattamente come quello ufficiale, con analisi dei risultati e piani di studio personalizzati.

È proprio ciò che offre TestBuddy, la piattaforma italiana pensata per studiare senza stress e con metodo. All’interno puoi esercitarti su simulazioni cronometriche, verificare i tuoi progressi con statistiche chiare, e individuare le aree dove migliorare con l’aiuto dell’intelligenza artificiale. In questo modo, ogni esercizio diventa un passo avanti reale verso il superamento del test.

Fonti ufficiali e riferimenti utili

Le informazioni contenute in questo articolo derivano dai documenti ufficiali pubblicati dal Ministero dell’Università e della Ricerca (MUR):

  • Decreto Ministeriale 593 del 7 agosto 2025 – Struttura della prova, criteri di valutazione e modalità di ammissione.
  • Decreto Ministeriale 598 del 7 agosto 2025 – Ripartizione dei posti disponibili per ciascun ateneo.