Costi e opportunità dopo Medicina al San Raffaele
Scopri i costi, le borse di studio e le opportunità dopo Medicina e Chirurgia al San Raffaele. Tutto su tasse, preparazione e alternative.
Capire quanto costa davvero studiare Medicina e Chirurgia al San Raffaele, come funzionano le tasse universitarie, quali borse di studio esistono e quali alternative si possono considerare se non si supera subito il test è fondamentale per organizzarsi senza imprevisti. In questo articolo vedremo insieme ogni aspetto: dalla preparazione al test alla pianificazione del budget, passando per le differenze tra atenei pubblici e privati e le opportunità future. Tutte le informazioni riportate derivano dai documenti ufficiali pubblicati dall’Università Vita-Salute San Raffaele, dal Ministero dell’Università e della Ricerca e dalla Regione Lombardia.
Quanto costa prepararsi al test di Medicina e Chirurgia del San Raffaele
Per affrontare il test di Medicina al San Raffaele ci si deve preparare in modo mirato, perché la prova è proprietaria e ha una struttura specifica diversa da quella dei test ministeriali. Comprende 60 domande in 60 minuti, suddivise tra logica, problem solving, comprensione del testo e scienze (biologia, chimica, fisica e matematica). Il 10% delle domande è in inglese.
Una preparazione efficace deve basarsi su simulazioni cronometrate, esercizi di lettura veloce e ragionamento, e sessioni di revisione per analizzare gli errori. In questo, TestBuddy aiuta a creare un piano di studio realmente personalizzato: permette di esercitarsi su domande simili a quelle del San Raffaele, monitorare i progressi e capire dove serve migliorare.
Chi inizia con un approccio strutturato riduce gli sprechi di tempo e denaro. Non servono corsi costosi o materiali dispersivi: bastano un buon manuale di teoria e una piattaforma come TestBuddy, che unisce simulazioni, analisi dei risultati e intelligenza artificiale per costruire la propria strategia passo dopo passo.
Pubbliche e private: differenze di costo e di servizi
Nel sistema universitario italiano, la differenza principale tra università pubbliche e private riguarda il metodo di accesso e la struttura dei costi.
Le università pubbliche applicano contributi proporzionati all’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE), con agevolazioni per gli studenti con redditi più bassi. Dal 2025 il nuovo sistema di accesso, previsto dai decreti ministeriali ufficiali, prevede un “semestre aperto” con esami standardizzati di chimica, fisica e biologia: i risultati determinano l’ingresso ai corsi di Medicina e Chirurgia nelle sedi statali.
Le università private, come il San Raffaele, mantengono invece test di ammissione propri e tasse fisse, indipendenti dal reddito familiare. In cambio offrono strutture moderne, docenti dedicati, laboratori avanzati e servizi personalizzati. Pur non essendo legate al calcolo ISEE, consentono comunque l’accesso a borse di studio e agevolazioni tramite il diritto allo studio regionale.
San Raffaele: costi di ammissione e tasse universitarie
Il test di Medicina e Chirurgia al San Raffaele si svolge in due sessioni online (home-based), generalmente tra marzo e aprile. L’iscrizione costa 300 euro, cifra che copre entrambe le sessioni.
Per l’anno accademico 2025/2026, il contributo annuale per il corso in italiano è di 20.140 euro, suddiviso in tre rate. A questo si aggiunge la tassa regionale per il diritto allo studio, pari a 140 euro.
Le immatricolazioni degli ammessi si svolgono in estate, e la graduatoria finale considera il miglior punteggio ottenuto tra le prove sostenute. Tutti i dettagli sono indicati nel bando ufficiale pubblicato dall’Ateneo.
Esiste anche l’International Medical Doctor Program, corso in inglese con quota annua di 20.640 euro, sempre in tre rate.
Borse di studio e agevolazioni economiche
Nonostante il costo elevato, studiare al San Raffaele può essere sostenibile grazie alle borse di studio regionali e alle agevolazioni interne.
Gli studenti possono accedere ai benefici previsti dal diritto allo studio della Regione Lombardia, che include borse economiche, alloggi a tariffa agevolata e contributi mensa. I bandi vengono pubblicati ogni estate e si basano su requisiti di reddito e merito.
L’università aderisce anche al prestito “Per Merito” di Intesa Sanpaolo, che consente di coprire le spese universitarie senza garanzie e con tassi agevolati.
Inoltre, sono previste collaborazioni studentesche retribuite (le cosiddette “150 ore”) e premi di merito per chi mantiene una media alta. Le residenze universitarie, come la Cassinella e la Cascina Melghera, offrono tariffe ridotte per chi riceve agevolazioni o rientra nelle graduatorie DSU.
Dove studiare Medicina in Italia
Chi sogna di studiare Medicina può scegliere tra oltre 40 sedi universitarie in tutta Italia, tra pubbliche e private. Sul portale Universitaly è possibile consultare la mappa aggiornata degli atenei che offrono il corso di laurea in Medicina e Chirurgia (classe LM-41), i posti disponibili per ciascuna sede e i bandi di riferimento.
Le università pubbliche partecipano al nuovo sistema nazionale di selezione, mentre le private – come San Raffaele, Cattolica o Humanitas – organizzano test indipendenti. Questa distinzione è utile anche per pianificare un piano B, distribuendo le iscrizioni su più atenei per aumentare le probabilità di ingresso.
Alternative e piani B se non si supera il test
Chi non supera il test al primo tentativo ha diverse possibilità. Il San Raffaele, per esempio, consente di partecipare a due sessioni nello stesso anno, e nella graduatoria finale viene considerato il miglior risultato tra i due.
Un’altra opzione è iscriversi ai corsi statali attraverso il semestre aperto, che permette di sostenere esami riconosciuti a livello nazionale e, in caso di buon rendimento, accedere ai corsi di Medicina senza rifare il test.
Molti studenti scelgono anche percorsi affini come Biotecnologie, Scienze Biologiche o Farmacia, mantenendo la possibilità di riprovare l’anno successivo e ottenere il riconoscimento dei crediti.
Infine, esistono percorsi in inglese come l’International MD Program del San Raffaele o gli IMAT delle università statali, validi per chi desidera una formazione internazionale e una carriera più aperta verso l’estero.
Come pianificare il budget
Studiare Medicina al San Raffaele richiede un’attenta pianificazione economica. Oltre alla quota di iscrizione al test e alle tasse universitarie, bisogna considerare:
- Trasporti, con abbonamenti ATM a partire da 22 euro al mese per studenti sotto i 27 anni.
- Alloggio, con opzioni interne all’Ateneo (Cassinella da 2.808 euro e Melghera da 10.500 euro annui) o appartamenti in affitto in zona Milano 2, Segrate o Lambrate.
- Materiali di studio, come manuali e strumenti digitali, facilmente sostituibili da soluzioni integrate come TestBuddy.
Chi pianifica il proprio budget con anticipo riesce a distribuire meglio le spese e a concentrarsi sulla parte più importante: la preparazione.
Prepararsi con metodo e senza ansia
Il segreto per superare il test non è solo quanto si studia, ma come si studia. Serve un piano, costanza e una piattaforma che ti segua nel percorso.
Con TestBuddy è possibile simulare il test del San Raffaele, monitorare i punteggi, visualizzare statistiche sui punti deboli e ricevere un piano di studio personalizzato. L’obiettivo è arrivare al giorno dell’esame sapendo esattamente dove si è migliorato e dove concentrarsi ancora.
Ci si deve preparare con strumenti che aiutano a studiare con serenità, non con ansia. È questo il cuore del metodo che proponiamo: organizzazione, chiarezza e dati reali che mostrano i progressi.
Fonti ufficiali
Le informazioni di questo articolo derivano dai documenti pubblicati da Università Vita-Salute San Raffaele, dal Ministero dell’Università e della Ricerca e dalla Regione Lombardia.
