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Come prepararsi al test Medicina LUM 2025

Scopri come prepararti al test di Medicina e Chirurgia LUM 2025: piani di studio, simulazioni, syllabus ufficiale e metodo con TestBuddy.

Ogni anno migliaia di studenti si chiedono da dove cominciare, come organizzare lo studio e quali strumenti usare per superare il test di Medicina e Chirurgia della LUM “Giuseppe Degennaro”. C’è chi parte da zero e ha paura di non farcela, chi ha già studiato ma non riesce a migliorare i punteggi nelle simulazioni. In questo articolo affrontiamo tutte le fasi della preparazione: come impostare il piano di studio, come gestire i tempi, quali materiali scegliere e come usare TestBuddy, l’app italiana pensata per allenarsi in modo intelligente e senza ansia.
Le informazioni che trovi qui derivano dal bando ufficiale della LUM “Giuseppe Degennaro” 2025/2026, pubblicato sul sito dell’ateneo e consultabile a questo link, insieme alle pagine informative del Ministero dell’Università e della Ricerca e del portale Universitaly, che spiegano le regole nazionali sui test di accesso a Medicina.

Da dove partire se si comincia da zero

Il punto di partenza è capire come è fatto il test della LUM. La prova si svolge online, dura 100 minuti e contiene 60 domande a risposta multipla. La distribuzione è molto chiara: 36 quesiti di ragionamento logico e logico-matematico e 24 di scienze (biologia, chimica e fisica). Ogni risposta corretta vale 1,5 punti, ogni errore toglie 0,3 punti e le risposte non date valgono zero.
Questo significa che conviene rispondere solo quando si è ragionevolmente sicuri, evitando di perdere punti preziosi. L’idoneità si ottiene con almeno 20 punti.

Chi inizia da zero deve partire con una prima simulazione diagnostica, anche se il punteggio sarà basso. Serve per capire da subito quali aree sono più deboli. Poi si legge attentamente il programma ufficiale (syllabus), che nel bando è riportato in modo dettagliato, e si costruisce un percorso progressivo: prima la comprensione, poi l’applicazione, infine la velocità.
L’obiettivo non è solo sapere, ma saper rispondere bene in poco tempo, come avviene nella prova vera.

Pianificazione settimanale (1–3–6 mesi) e milestone

Un buon piano di studio si costruisce come un allenamento sportivo: frequenza, continuità e adattamento.
Chi ha sei mesi può organizzarsi in tre fasi.

Nella prima fase (le prime otto settimane) bisogna lavorare sulle basi teoriche e sulla logica. È utile alternare giorni dedicati al ragionamento a giorni di scienze, coprendo tutto il programma almeno una volta.

Nella seconda fase (dal terzo mese) inizia la pratica intensiva. Ogni settimana si devono fare almeno due simulazioni complete, rispettando tempo e numero di domande, e poi analizzare ogni errore. In questa fase si inizia anche a gestire la pressione: imparare a rimanere lucidi sotto timer fa la differenza.

Nell’ultimo mese, la priorità è il ritmo. Si lavora su test cronometrici, alternando giornate “sprint” per velocizzare la logica e giornate “mix” con esercizi di scienze. Ogni tre giorni si fa una simulazione completa.

TestBuddy in questo è un alleato fondamentale: dopo ogni simulazione mostra le statistiche dei punteggi, i tempi medi per domanda e crea un piano adattivo che indirizza lo studio sui capitoli dove si sbaglia di più.

Manuali, esercizi e simulazioni: cosa scegliere e quando

Studiare in modo efficace non significa accumulare libri, ma usare bene i materiali giusti al momento giusto.
Per la parte teorica si può partire dai testi scolastici di biologia, chimica e fisica, integrandoli con esercizi mirati.
Appena finito un capitolo, conviene subito fare quiz a tema per verificare se si è davvero compreso.

La fase delle simulazioni comincia presto, non “alla fine”. Anche chi sta ancora studiando la teoria può iniziare con mini test da 20 domande, per abituarsi al formato. Poi, nelle settimane successive, si passa a prove complete da 60 domande, fino a renderle una routine.

In TestBuddy le simulazioni rispettano la struttura ufficiale della LUM, con punteggio, penalità e cronometro identici a quelli del bando. Questo permette di allenarsi nelle stesse condizioni della prova vera e di arrivare preparati non solo sui contenuti ma anche sullo stress del tempo.

Allenamento per materia: focus sui punti deboli

Ogni materia richiede un metodo specifico.
Nel ragionamento logico e logico-matematico bisogna automatizzare i processi. Serve riconoscere schemi, leggere grafici, risolvere proporzioni, calcolare rapidamente e capire come cambia un sistema se una variabile varia. Il modo migliore per migliorare è fare tanti esercizi brevi e frequenti, analizzando dopo ogni sessione dove si perde tempo.

In biologia lo studio deve partire dalla cellula, dalle molecole organiche, dagli enzimi e dalla bioenergetica (ATP, fotosintesi, respirazione, fermentazione). Poi vanno affrontati genetica, DNA, sintesi proteica, mitosi e meiosi, fino alle teorie evolutive.
In chimica, il programma copre struttura della materia, legami chimici, stechiometria, gas, soluzioni, pH, acidi e basi, fino ai principi di ossidoriduzione.
In fisica, invece, serve padronanza su moto, forze, energia, termodinamica, onde, ottica, campi elettrici e magnetici, relatività e radioattività.

Su TestBuddy ogni argomento è organizzato come nel syllabus LUM, e ogni errore genera un piano di recupero automatico, così da rinforzare solo ciò che serve davvero.

Tecniche per velocità e gestione del tempo in prova

La velocità si allena ogni giorno.
Durante le simulazioni, la prima regola è non bloccarsi: meglio saltare una domanda difficile e tornare dopo che perdere minuti preziosi.
Conviene dividere mentalmente la prova in due parti:

  • una prima passata veloce per rispondere a ciò che si sa;
  • una seconda per tornare sui dubbi;
  • l’ultima per controllare i calcoli.

La prova LUM, svolta da casa, richiede anche di preparare la parte tecnica: computer con webcam e microfono, smartphone come seconda videocamera e connessione stabile. Prima dell’esame bisogna completare il controllo di sistema, installare il plugin richiesto e testare tutto almeno un giorno prima. Sono dettagli, ma fanno la differenza.

Errori comuni nella preparazione (e come evitarli)

Gli errori più frequenti nascono da mancanza di metodo.
Molti si concentrano solo sulla teoria e arrivano all’esame senza aver mai simulato con il timer, oppure studiano solo biologia e chimica e trascurano la logica, che invece pesa di più.
Un altro errore è non analizzare gli sbagli: rifare sempre gli stessi esercizi senza capire il motivo dell’errore non porta miglioramenti.
Infine, c’è chi sottovaluta le regole della prova online: ambienti non conformi, connessione instabile o distrazioni possono compromettere tutto. La preparazione deve includere anche questi aspetti pratici.

Come usare TestBuddy: simulazioni, analisi errori e piani adattivi

TestBuddy è pensato proprio per chi vuole prepararsi in modo strutturato ma senza ansia.
All’interno dell’app si parte con una simulazione diagnostica che misura il livello iniziale. Da lì, l’intelligenza artificiale costruisce un piano personalizzato, basato sui punti deboli e sulla quantità di tempo disponibile.
Ogni esercizio è collegato a un argomento del syllabus ufficiale, e dopo ogni test vengono mostrati grafici di progressione, velocità e percentuale di errori per materia.

Allenarsi con TestBuddy significa vedere i miglioramenti reali giorno dopo giorno, trasformando la preparazione da stressante a misurabile. Ci si abitua alla struttura della LUM e si arriva al giorno della prova con sicurezza e metodo.

Routine dell’ultima settimana e del giorno prima

Nell’ultima settimana non si costruiscono più conoscenze nuove: si mantiene il ritmo e si consolida.
Ogni giorno è utile fare una simulazione completa alla stessa ora della prova, per sincronizzare concentrazione e tempi.
È il momento di curare anche la parte tecnica: verificare la connessione, caricare il telefono, controllare il microfono, organizzare la postazione e assicurarsi che tutto rispetti le regole del bando.

Il giorno prima dell’esame, meglio evitare maratone di studio. Serve dormire bene, preparare il documento di identità e mantenere la mente lucida. È l’ultimo passo di un percorso che si è costruito nel tempo, giorno dopo giorno.

Fonti ufficiali di riferimento:

  • Bando ufficiale LUM Medicina e Chirurgia 2025/2026
  • Pagina informativa LUM sul test 2025/2026
  • Ministero dell’Università e della Ricerca – Decreto Ministeriale ufficiale 2025
  • Portale Universitaly – Sezione Medicina 2025