Costi e opportunità dopo il Semestre filtro Medicina 2025
Scopri quanto costa prepararsi al semestre filtro Medicina e Odontoiatria 2025, le tasse universitarie, le borse di studio e le opportunità dopo la selezione.
Il nuovo Semestre filtro 2025 ha cambiato il modo in cui si accede a Medicina e Odontoiatria in Italia. Non si tratta più di un test di ingresso come in passato, ma di un vero primo semestre universitario aperto a tutti, in cui la selezione avviene dopo gli esami. È un cambiamento importante che porta con sé molte domande: quanto costa prepararsi? Quali università partecipano? Come funzionano le tasse e le borse di studio? Cosa si può fare se non si supera la selezione?
Oggi rispondiamo a tutte queste domande in modo chiaro e concreto, basandoci sulle fonti ufficiali del Ministero dell’Università e della Ricerca e del portale Universitaly, disponibili nei decreti e documenti ministeriali pubblicati in Gazzetta Ufficiale e consultabili direttamente qui e qui.
Quanto costa prepararsi al Semestre filtro Medicina e Odontoiatria 2025
Prepararsi al semestre filtro non significa solo studiare, ma anche capire come si viene valutati. Durante il semestre gli studenti affrontano tre insegnamenti fondamentali: Chimica e propedeutica biochimica, Biologia e Fisica. Ognuna di queste materie prevede un esame con 31 quesiti in 45 minuti, tra domande a risposta multipla e a completamento. Per essere ammessi alla graduatoria nazionale, bisogna ottenere almeno 18 su 30 in ciascuna materia.
Questo significa che la preparazione deve essere precisa, costante e soprattutto coerente con le modalità ufficiali d’esame. In questa fase, scegliere bene come studiare fa la differenza.
Molti studenti si affidano a manuali o corsi, ma ciò che conta davvero è esercitarsi su simulazioni aderenti ai nuovi format ministeriali. È qui che entra in gioco TestBuddy, la piattaforma italiana pensata per aiutare chi si prepara a Medicina e Odontoiatria. Permette di esercitarsi con quiz identici a quelli del semestre filtro, analizzare gli errori e migliorare grazie all’intelligenza artificiale che crea un piano di studio personalizzato. Tutto questo senza ansia e con dati chiari sui progressi.
Investire nella preparazione significa quindi scegliere strumenti che facciano risparmiare tempo e aiutino davvero a superare la soglia del 18 in ogni materia.
Pubbliche e private: differenze di costi e servizi
Le università statali applicano il semestre filtro in modo uniforme: ci si iscrive liberamente, si frequentano le lezioni e si sostengono gli esami che determinano la graduatoria nazionale. Le tasse di iscrizione variano in base all’ISEE, ma grazie alla cosiddetta “no tax area”, chi ha un reddito fino a 26.000 euro può essere esonerato dal pagamento dei contributi principali, pagando solo la tassa regionale e l’imposta di bollo.
Le università private, invece, mantengono una maggiore autonomia. Alcune applicano il semestre filtro, altre prevedono ancora test interni o percorsi a pagamento. I costi possono variare da circa 6.000 a oltre 15.000 euro all’anno, a seconda dei servizi offerti (laboratori, tutoraggio, materiale didattico, campus).
Le università statali offrono generalmente un sistema di diritto allo studio più strutturato, con borse regionali, residenze e agevolazioni. Le private possono compensare con servizi più personalizzati ma a costi più alti. La scelta dipende dal tipo di esperienza formativa che si desidera, ma anche dal budget disponibile.
Costi di ammissione e tasse universitarie
Per iscriversi al semestre filtro, tutti gli studenti devono versare un contributo nazionale di 250 euro. È un importo uguale per tutti e valido in ogni ateneo aderente. Se al termine del semestre si prosegue in Medicina o Odontoiatria, questo contributo viene scalato dalle tasse del secondo semestre.
Le università statali richiedono poi la tassa regionale per il diritto allo studio (in media 140 euro) e l’imposta di bollo (16 euro). Gli importi successivi dipendono dal reddito familiare, calcolato attraverso l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE).
È importante ricordare che chi rientra nelle soglie della “no tax area” o ottiene una borsa di studio non paga le tasse universitarie, e in alcuni casi può ricevere anche rimborsi parziali o totali dei contributi già versati.
Borse di studio e agevolazioni economiche
Le borse di studio sono gestite dagli enti regionali per il diritto allo studio e rappresentano un aiuto concreto per coprire tasse, alloggio e mensa. Ogni regione pubblica un bando annuale con requisiti di reddito e merito, quindi è fondamentale consultarlo per tempo.
Oltre alle borse regionali, molti atenei mettono a disposizione agevolazioni proprie: riduzioni per merito, esoneri per studenti con disabilità, o premi per chi consegue ottimi risultati durante il semestre filtro.
In alcuni casi, chi risulta vincitore o idoneo ai benefici DSU può ottenere anche il rimborso del contributo di iscrizione al semestre filtro. Questo significa che un buon rendimento e una situazione economica certificata possono ridurre notevolmente le spese complessive del primo anno.
Dove studiare Medicina e Odontoiatria in Italia
Tutti gli atenei statali italiani partecipano al semestre filtro, ognuno con un numero di posti stabilito dal Ministero. Le sedi universitarie sono distribuite in modo capillare su tutto il territorio, dalle grandi città come Milano, Roma, Torino, Napoli e Bologna, fino agli atenei più piccoli come Siena, Catanzaro o Sassari.
Ogni università pubblica il proprio calendario didattico, con le lezioni e le sessioni d’esame. Le informazioni sui posti disponibili, sulle sedi e sulle modalità organizzative sono raccolte e aggiornate sul portale Universitaly.
Chi sceglie dove iscriversi dovrebbe considerare anche i costi della vita nella città universitaria: affitti, trasporti e spese quotidiane cambiano molto tra nord e sud Italia.
Alternative e piani B se non si supera la selezione
Una delle novità più positive del semestre filtro è che nessun percorso va perso. Se non si raggiunge il punteggio necessario per accedere al secondo semestre di Medicina o Odontoiatria, si possono iscrivere i crediti acquisiti in corsi affini.
Tra i percorsi più vicini ci sono Biotecnologie, Scienze Biologiche, Farmacia, Scienze Zootecniche e varie Professioni Sanitarie come Infermieristica o Fisioterapia. In molti casi è possibile continuare gli studi senza ricominciare da zero, sfruttando i crediti ottenuti.
Inoltre, chi vuole può ripetere il semestre filtro fino a tre volte, anche in anni diversi, scegliendo se mantenere o meno i voti precedenti. Per chi sogna Medicina, questo significa avere più possibilità reali di entrare, senza dover ripartire da zero.
Chi invece desidera provare esperienze internazionali può guardare anche ai corsi in lingua inglese (come quelli che prevedono l’IMAT), o valutare università europee con percorsi simili riconosciuti in Italia.
Come pianificare il budget
Oltre alle tasse universitarie, ci sono altri costi da considerare per chi affronta il semestre filtro.
L’iscrizione richiede il versamento del contributo nazionale di 250 euro, a cui si aggiungono la tassa regionale e il bollo. Poi ci sono le spese di trasporto, alloggio e materiale didattico, che variano molto in base alla città e alla situazione personale.
Chi si trasferisce fuori sede deve calcolare anche i costi mensili di affitto, mensa e spostamenti. Gli enti per il diritto allo studio possono offrire posti letto, agevolazioni sui trasporti e contributi integrativi.
Per la preparazione, scegliere strumenti digitali come TestBuddy aiuta a risparmiare rispetto ai corsi in presenza. Con un’unica app si può studiare per argomento, fare simulazioni, monitorare i punteggi e capire dove migliorare, senza dover acquistare manuali o partecipare a lezioni costose. È un modo pratico e sostenibile per pianificare il proprio percorso, mantenendo il budget sotto controllo e riducendo l’ansia.
Iscrizione e scadenze da ricordare
Le iscrizioni al semestre filtro si aprono il 23 giugno 2025 alle ore 10:00 e si chiudono il 25 luglio 2025 alle ore 17:00, tramite il portale Universitaly. Gli appelli d’esame sono previsti per il 20 novembre 2025 e il 10 dicembre 2025, sempre in orario mattutino.
La graduatoria nazionale sarà pubblicata il 12 gennaio 2026. Per essere inseriti, bisogna aver superato tutti e tre gli esami del semestre con almeno 18 su 30 in ciascuna materia.
Ricordiamo che la selezione avviene su base nazionale e che ogni studente può esprimere le proprie preferenze di sede al momento dell’iscrizione. È importante completare l’intera procedura e non saltare nessuno degli appelli per evitare di perdere la possibilità di entrare in graduatoria.
Riferimenti ufficiali
Le informazioni riportate in questo articolo derivano dai documenti ufficiali pubblicati dal Ministero dell’Università e della Ricerca e da Universitaly, disponibili ai seguenti link:
- Legge 14 marzo 2025, n. 26 e Decreto legislativo 15 maggio 2025, n. 71 – Gazzetta Ufficiale
- Decreti ministeriali attuativi e linee guida MUR
- Portale Universitaly – Medicina e Odontoiatria 2025
Per approfondire la preparazione e accedere al simulatore completo del semestre filtro, è possibile usare TestBuddy, la piattaforma italiana che accompagna gli studenti passo dopo passo fino al giorno dell’esame.
