Guida Pratica: come gestire e programmare un’unità di Apprendimento?

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La didattica moderna impone di avere una visione diametralmente opposta a quella del passato, dove ogni lezione di ogni differente materia costituiva un compartimento stagno; oggi più che mai è importante valorizzare le competenze trasversali, anche in un’ottica di future competenze lavorative e imprenditoriali
Esempi di Unità di Apprendimento per la Scuola Secondaria: Come fare?
L’Unità Didattica di Apprendimento (UDA) per competenze si configura come un percorso formativo interdisciplinare strutturato con l’obiettivo di potenziare specifiche capacità (e competenze in via di acquisizione, per quelli che magari possono essere i soggetti in maggiore difficoltà) degli studenti.
Questo approccio metodologico richiede un’attenta pianificazione da parte non solo dei docenti, ma di tutti vari stakeholder che potenzialmente sono coinvolti nel processo di programmazione della didattica; è necessario collaborare sinergicamente per identificare le competenze chiave da sviluppare e definire il prodotto finale più adatto al tema trattato.
Solo attraverso una progettazione accurata e attenta alle esigenze della classe sarà possibile garantire un percorso di apprendimento ordinato ed efficace, in grado di condurre a una valutazione coerente del lavoro svolto.
Le competenze individuate possono essere di natura generale, legate al macro-tema dell’UDA, oppure specifiche, riferite alle singole discipline che concorrono alla costruzione dell’asse formativo. Questa doppia dimensione consente di strutturare un percorso che, da un lato, favorisce un apprendimento interdisciplinare e, dall’altro, permette di approfondire aspetti peculiari di ogni materia.
Strutturazione di un’UDA per competenze: Come procedere?
L’elaborazione di un’UDA per competenze segue una serie di fasi ben definite.
Il primo step consiste nell’analisi del contesto classe e nella valutazione dei prerequisiti necessari per affrontare il tema scelto. Sarebbe un po’ strano proporre ad esempio un lavoro dove è necessario utilizzare competenze di fisica o chimica senza aver già acquisito le basi delle materie. Successivamente, vengono stabiliti gli obiettivi di apprendimento, i metodi e gli strumenti didattici da impiegare, nonché i criteri di valutazione dell’elaborato finale.
Un aspetto centrale di questo processo è la definizione degli obiettivi formativi.
Poiché l’intero percorso è costruito intorno allo sviluppo delle competenze, la progettazione deve seguire una struttura chiara e progressiva, articolata in step intermedi finalizzati al raggiungimento dell’obiettivo conclusivo.
Si parte dall’individuazione delle competenze chiave, che sono comuni a tutte le discipline e fondamentali per l’apprendimento permanente, per poi passare a quelle trasversali (ad esempio, l’acquisizione di un metodo di studio e l’imparare a imparare), che connettono tra loro diversi ambiti formativi. Infine, si arriva alla definizione degli specifici obiettivi di apprendimento delle singole materie, delineando un quadro organico e strutturato che guida gli studenti lungo un percorso di crescita mirato e consapevole.
Un’applicazione pratica di Unità di Apprendimento per una classe di Liceo
Di seguito proponiamo un esempio pratico di come è stata strutturata un’Unità di Apprendimento in una scuola secondaria di secondo grado.
A questo link è possibile reperire un’UdA effettivamente svolta presso un Liceo.
Possiamo identificare alcuni interessanti punti che ci permetteranno di redigere un’UdA coerente. In primis, vengono identificate le competenze chiave e trasversali che ci si propone di fare acquisire: notiamo come molte non si limitino a competenze utili prettamente alla vita scolastica, ma che anzi si rivolgono anche al futuro degli studenti, come ad esempio l’educazione all’imprenditorialità, la capacità di lavorare in gruppo (ed eventualmente assegnare e dividere i compiti in funzione delle abilità individuali), o anche lo sviluppo delle competenze digitali (anche in funzione, ad esempio di quella che può essere la capacità di trovare affermazioni attendibili in rete).
Ovviamente per poter essere in grado di sviluppare e applicare determinate competenze, è necessario essere in possesso di determinate conoscenze pregresse, che devono essere esplicitate e divise per singola materia, con precisa indicazione delle conoscenze previste.
Nel redigere un’UdA, è necessario anche specificare quali sono le metodologie didattiche che si intende utilizzare: può essere l’occasione perfetta per superare, perlomeno nelle occasioni che lo permettono, il concetto “classico” della didattica frontale e utilizzare metodologie innovative, quali ad esempio la flipped classroom.
Possono acquisire importanza, specialmente per Unità con tempistica di svolgimento più lunghe o con obiettivi sfidanti e/o particolari, la suddivisione in fasi distinte, anche prevedendo lo svolgimento di attività esterne al di fuori di quello che è l’ambiente classe (laboratorio, uscita didattica, incontro con esperto..).
E’ importante in fase di svolgimento dell’UdA documentare in maniera coerente le attività svolte e gli eventuali traguardi raggiunti, nonché la tempistica necessaria.
E’ importante annotare quali metodologie sono state impiegate poiché in fase di valutazione e di autovalutazione da parte degli studenti è possibile identificare quelle che sono state le strategie migliori per raggiungere l’obiettivo che ci si era prefissati.