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Gas Perfetti per i Test di Ingresso: Principi e Applicazioni

1 min lettura
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Spesso nei quiz dei test di ammissione può comparire la domanda su come si calcola la quantità di sostanza in un gas o come si modifica la pressione o il volume variando la temperatura.

Oggi vediamo in modo chiaro che cosa bisogna sapere sui gas perfetti, per rispondere correttamente alle esercitazioni più comuni.

L’obiettivo è capire a fondo le leggi che descrivono il comportamento dei gas ideali e imparare ad applicarle senza memorizzazioni meccaniche.

Che cosa si intende per gas perfetto

Un gas perfetto (o ideale) è un gas che rispetta alcune condizioni teoriche ben precise:

  • Le sue particelle sono puntiformi, ovvero considerate prive di volume proprio.
  • Non ci sono forze di interazione a distanza tra le particelle.
  • Gli urti tra le particelle e con le pareti del recipiente sono urti elastici.

Nel mondo reale nessun gas è perfetto al 100%, ma molte sostanze in fase gassosa si avvicinano molto a queste condizioni, specialmente a pressioni basse e temperature non troppo basse.

Le leggi fondamentali dei gas perfetti

Legge di Boyle

La Legge di Boyle mette in relazione pressione (P) e volume (V) di un gas, mantenendo costante la temperatura. Si esprime con:

P⋅V=costante

Se la temperatura non cambia, ridurre il volume aumenta la pressione, e viceversa.

Legge di Charles

La Legge di Charles lega il volume (V) del gas alla sua temperatura (T), a pressione costante:

VT= costante \frac{V}{T}=\text { costante }

Questo significa che, se la pressione non varia, aumentando la temperatura aumenta anche il volume del gas.

Legge di Gay-Lussac

La Legge di Gay-Lussac mette in correlazione la pressione (P) e la temperatura (T) di un gas, a volume costante:

PT= costante \frac{P}{T}=\text { costante }

A parità di volume, se cresce la temperatura, cresce anche la pressione.

Forma in kelvin delle leggi di Charles e Gay-Lussac

Quando la temperatura è espressa in kelvin (K), le due leggi si possono riscrivere in forma proporzionale diretta:

  • Charles:
    VT= costante \frac{V}{T}=\text { costante }
  • Gay-Lussac:
    PT= costante \frac{P}{T}=\text { costante }

È sufficiente ricordare che i calcoli nei problemi sui gas perfetti si fanno quasi sempre in kelvin, per cui, se la temperatura è data in gradi Celsius (°C), bisogna aggiungere 273,15 per trasformarla in kelvin.

Equazione di stato dei gas ideali

Le tre leggi sperimentali possono essere riunite nella legge di Clapeyron o equazione di stato dei gas perfetti:

P⋅V=n⋅R⋅T

  • P è la pressione del gas.
  • V è il volume.
  • n è il numero di moli.
  • R è la costante universale dei gas (circa 0,082 L·atm·K⁻¹·mol⁻¹ oppure 8,318 J·K⁻¹·mol⁻¹).
  • T è la temperatura in kelvin.

Sapere usare questa formula è cruciale per i quiz, perché permette di calcolare moli, pressione o volume a partire dalle altre variabili.

Esempio pratico con l’equazione di stato

Immagina di avere un contenitore di volume V = 100 L, riempito con un gas perfetto a pressione P = 0,5 atm e temperatura T = 47 °C. Domanda: quante moli (n) di gas ci sono?

  1. Si converte la temperatura in kelvin:
    TK=47+273,15=320,15KT_{\mathrm{K}}=47+273,15=320,15 K
    (circa).
  2. Si usa l’equazione di stato:
  3. n=PVRT=0.5 atm×100 L0.082 L atm K1 mol1×320.15 Kn=\frac{P \cdot V}{R \cdot T}=\frac{0.5 \mathrm{~atm} \times 100 \mathrm{~L}}{0.082 \mathrm{~L} \cdot \mathrm{~atm} \cdot \mathrm{~K}^{-1} \cdot \mathrm{~mol}^{-1} \times 320.15 \mathrm{~K}}
  4. Risolvendo, si trova un valore approssimato di circa 1,90 mol.

Moli e variazioni di temperatura

Un altro aspetto spesso richiesto riguarda le moli di gas (n) quando cambiano pressione e/o temperatura. Il numero di moli è legato al numero di particelle e, in un sistema chiuso, non cambia con l’aumento o la diminuzione della temperatura o della pressione. Se un gas è intrappolato in un cilindro a pistone sigillato (senza perdite), il valore di n resta invariato anche se si riscalda o si raffredda il cilindro.

Pressione e volume in un contenitore chiuso

In un recipiente chiuso (dove V è costante), se la temperatura raddoppia, secondo la Legge di Gay-Lussac si avrà:

PT= costante P1T1=P2T2\frac{P}{T}=\text { costante } \quad \Longrightarrow \quad \frac{P_1}{T_1}=\frac{P_2}{T_2}

Se T2=2T1T_2=2 T_1​, allora P2P_2​ deve diventare 2 volte P1P_1​.

Legge di Avogadro e condizioni standard

La Legge di Avogadro afferma che in volumi uguali di gas diversi, alla stessa pressione e stessa temperatura, c’è lo stesso numero di molecole. Da questa legge derivano due informazioni spesso richieste:

  • Una mole di qualunque gas, in condizioni standard (T = 273,15 K, P = 1 atm), occupa 22,4 L.
  • Il numero di molecole in una mole è pari a 6,022 × 10²³ (costante di Avogadro).

Miscele di gas e legge di Dalton

Quando si ha una miscela di gas, la pressione totale (P) è la somma delle pressioni parziali che ogni gas eserciterebbe se fosse da solo nel contenitore:

P=P1+P2++PqP=P_1+P_2+\cdots+P_q

Secondo la legge di Dalton, la pressione parziale (Pq) di un gas qqq è pari al prodotto tra la frazione molare nqntot \frac{n_q}{n_{\text {tot }}}​​ e la pressione totale P:

Pq=P×nqntotP_q=P \times \frac{n_q}{n_{\mathrm{tot}}}

Esempio pratico con la legge di Dalton

Supponi di avere una miscela gassosa formata da 3 moli di gas A e 2 moli di gas B, per un totale di 5 moli. Se la pressione totale nel recipiente è 8 atm, allora:

  • frazione molare del gas A:
    35\frac{3}{5}
  • frazione molare del gas B:
    25\frac{2}{5}

Le pressioni parziali:

  • PA=8 atm×35=4,8 atmP_A=8 \mathrm{~atm} \times \frac{3}{5}=4,8 \mathrm{~atm}
  • PB=8 atm×25=3,2 atmP_B=8 \mathrm{~atm} \times \frac{2}{5}=3,2 \mathrm{~atm}

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