Gas Perfetti per i Test di Ingresso: Principi e Applicazioni

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Spesso nei quiz dei test di ammissione può comparire la domanda su come si calcola la quantità di sostanza in un gas o come si modifica la pressione o il volume variando la temperatura.
Oggi vediamo in modo chiaro che cosa bisogna sapere sui gas perfetti, per rispondere correttamente alle esercitazioni più comuni.
L’obiettivo è capire a fondo le leggi che descrivono il comportamento dei gas ideali e imparare ad applicarle senza memorizzazioni meccaniche.
Che cosa si intende per gas perfetto
Un gas perfetto (o ideale) è un gas che rispetta alcune condizioni teoriche ben precise:
- Le sue particelle sono puntiformi, ovvero considerate prive di volume proprio.
- Non ci sono forze di interazione a distanza tra le particelle.
- Gli urti tra le particelle e con le pareti del recipiente sono urti elastici.
Nel mondo reale nessun gas è perfetto al 100%, ma molte sostanze in fase gassosa si avvicinano molto a queste condizioni, specialmente a pressioni basse e temperature non troppo basse.
Le leggi fondamentali dei gas perfetti
Legge di Boyle
La Legge di Boyle mette in relazione pressione (P) e volume (V) di un gas, mantenendo costante la temperatura. Si esprime con:
P⋅V=costante
Se la temperatura non cambia, ridurre il volume aumenta la pressione, e viceversa.
Legge di Charles
La Legge di Charles lega il volume (V) del gas alla sua temperatura (T), a pressione costante:
Questo significa che, se la pressione non varia, aumentando la temperatura aumenta anche il volume del gas.
Legge di Gay-Lussac
La Legge di Gay-Lussac mette in correlazione la pressione (P) e la temperatura (T) di un gas, a volume costante:
A parità di volume, se cresce la temperatura, cresce anche la pressione.
Forma in kelvin delle leggi di Charles e Gay-Lussac
Quando la temperatura è espressa in kelvin (K), le due leggi si possono riscrivere in forma proporzionale diretta:
- Charles:
- Gay-Lussac:
È sufficiente ricordare che i calcoli nei problemi sui gas perfetti si fanno quasi sempre in kelvin, per cui, se la temperatura è data in gradi Celsius (°C), bisogna aggiungere 273,15 per trasformarla in kelvin.
Equazione di stato dei gas ideali
Le tre leggi sperimentali possono essere riunite nella legge di Clapeyron o equazione di stato dei gas perfetti:
P⋅V=n⋅R⋅T
- P è la pressione del gas.
- V è il volume.
- n è il numero di moli.
- R è la costante universale dei gas (circa 0,082 L·atm·K⁻¹·mol⁻¹ oppure 8,318 J·K⁻¹·mol⁻¹).
- T è la temperatura in kelvin.
Sapere usare questa formula è cruciale per i quiz, perché permette di calcolare moli, pressione o volume a partire dalle altre variabili.
Esempio pratico con l’equazione di stato
Immagina di avere un contenitore di volume V = 100 L, riempito con un gas perfetto a pressione P = 0,5 atm e temperatura T = 47 °C. Domanda: quante moli (n) di gas ci sono?
- Si converte la temperatura in kelvin: (circa).
- Si usa l’equazione di stato:
- Risolvendo, si trova un valore approssimato di circa 1,90 mol.
Moli e variazioni di temperatura
Un altro aspetto spesso richiesto riguarda le moli di gas (n) quando cambiano pressione e/o temperatura. Il numero di moli è legato al numero di particelle e, in un sistema chiuso, non cambia con l’aumento o la diminuzione della temperatura o della pressione. Se un gas è intrappolato in un cilindro a pistone sigillato (senza perdite), il valore di n resta invariato anche se si riscalda o si raffredda il cilindro.
Pressione e volume in un contenitore chiuso
In un recipiente chiuso (dove V è costante), se la temperatura raddoppia, secondo la Legge di Gay-Lussac si avrà:
Se , allora deve diventare 2 volte .
Legge di Avogadro e condizioni standard
La Legge di Avogadro afferma che in volumi uguali di gas diversi, alla stessa pressione e stessa temperatura, c’è lo stesso numero di molecole. Da questa legge derivano due informazioni spesso richieste:
- Una mole di qualunque gas, in condizioni standard (T = 273,15 K, P = 1 atm), occupa 22,4 L.
- Il numero di molecole in una mole è pari a 6,022 × 10²³ (costante di Avogadro).
Miscele di gas e legge di Dalton
Quando si ha una miscela di gas, la pressione totale (P) è la somma delle pressioni parziali che ogni gas eserciterebbe se fosse da solo nel contenitore:
Secondo la legge di Dalton, la pressione parziale (Pq) di un gas qqq è pari al prodotto tra la frazione molare e la pressione totale P:
Esempio pratico con la legge di Dalton
Supponi di avere una miscela gassosa formata da 3 moli di gas A e 2 moli di gas B, per un totale di 5 moli. Se la pressione totale nel recipiente è 8 atm, allora:
- frazione molare del gas A:
- frazione molare del gas B:
Le pressioni parziali:
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