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Come calcolare errori di misura: formule ed esempi

Scopri come distinguere errori sistematici e accidentali e calcolare errore assoluto, relativo e percentuale con esempi pratici per i test.

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Scritto daLeo Fulvio Bacchilega
4 min lettura
BlogTest Di AmmissioneCome calcolare errori di misura: formule ed esempi

Spesso, in diversi test di ingresso, è richiesta la capacità di riconoscere e classificare gli errori di misura, oltre a saper calcolare errore assoluto, errore relativo ed errore percentuale.

Queste nozioni sono fondamentali quando viene chiesto di identificare la precisione di uno strumento o di verificare se un valore misurato è affidabile.

Qui vediamo tutto ciò che serve per rispondere a domande di questo genere, chiarendo i concetti in modo semplice e con esempi pratici.

Errori di misura: definizione e caratteristiche

Misurare una grandezza fisica con precisione assoluta non è possibile. Qualunque procedura di misura introduce errori che si dividono principalmente in due categorie:

  • Errori sistematici: derivano da difetti degli strumenti o dall’applicazione di leggi o formule non corrette. Sono sempre orientati nello stesso senso, cioè portano a sovrastimare o sottostimare in modo costante il valore effettivo.
  • Errori accidentali: sono errori casuali legati all’uso pratico di uno strumento. Possono manifestarsi sia in eccesso sia in difetto, perché dipendono da situazioni imprevedibili (condizioni ambientali, minime variazioni nel posizionamento dello strumento e così via).

L’alterazione dello strumento, come potrebbe accadere con un metro deformato o un termometro non tarato, è un tipico caso di errore sistematico. Ogni misura effettuata con quello strumento risulterebbe errata sempre nella stessa direzione.

Errore assoluto, relativo e percentuale

Per una grandezza fisica x, spesso si effettua la misura più volte. Supponiamo di misurarla n volte, ottenendo valori x1,x2,,xnx_1, x_2, \ldots, x_n​. Se:

  • XmaxX_{\max }
    è il valore massimo tra quelli misurati
  • XminX_{\min }
    è il valore minimo
  • M è la media aritmetica dei valori misurati

si possono definire:

  1. Errore assoluto e:

e=XmaxXmin2e=\frac{X_{\max }-X_{\min }}{2}

Indica la “forchetta” di incertezza attorno al valore medio, ossia quanto ci si allontana dal centro dei dati raccolti.

  1. Errore relativo ​
    ErE_r
    :

Er=eME_r=\frac{e}{M}

Per capire quanto questo errore pesi sul valore misurato, si effettua una normalizzazione rispetto alla media.

  1. Errore percentuale
    E%E_{\%}
    ​:

E%=(100×Er)%E_{\%}=\left(100 \times E_r\right) \%

Indica lo stesso valore dell’errore relativo, ma espresso in percentuale.

Valori più piccoli di errore relativo ed errore percentuale corrispondono a una misura più accurata.

Esempio pratico

Un gruppo di studenti vuole determinare la lunghezza di un banco di scuola usando un comune metro a nastro.

Ognuno esegue una misura cercando di stare attento alle procedure. I valori, espressi in centimetri, sono (esempio inventato con dati diversi da qualsiasi riferimento ufficiale):

118,5; 118,7; 118,2; 118,4; 118,6; 118,3; 118,7; 118,6

  1. Calcolo della media M:

M=118,5+118,7+118,2+118,4+118,6+118,3+118,7+118,68M=\frac{118,5+118,7+118,2+118,4+118,6+118,3+118,7+118,6}{8}

  1. Calcolo di
    XmaxX_{\max }
    e
    XminX_{\min}
    ​:
  2. Xmax=118,7X_{\max }=118,7
  3. Xmin=118,2X_{\min }=118,2
  4. Errore assoluto e:

e=XmaxXmin2=118,7118,22=0,52=0,25e=\frac{X_{\max }-X_{\min }}{2}=\frac{118,7-118,2}{2}=\frac{0,5}{2}=0,25

  1. Errore relativo
    ErE_r
    ​:

Er=0,25ME_r=\frac{0,25}{M}

(dove M è il valore medio calcolato)

  1. Errore percentuale
    E%E_{\%}
    ​:

E%=100×ErE_{\%}=100 \times E_r

Se il valore medio M fosse, ad esempio, 118,5 cm, allora:

Er=0,25118,50,0021E_r=\frac{0,25}{118,5} \approx 0,0021

E%0,21%E_{\%} \approx 0,21 \%

Ciò significa che la misura potrebbe essere scritta come:

x=(118,5±0,25)cmx=(118,5 \pm 0,25) \mathrm{cm}

e, per le valutazioni di accuratezza, l’errore relativo sarebbe all’incirca 0,0021 e l’errore percentuale attorno a 0,21%.

Come presentare i risultati

Quando si riporta la misura finale:

  • È consigliato arrotondare in base al primo decimale influenzato dall’errore.
  • Misura ed errore devono essere nella stessa unità di misura.
  • È buona prassi indicare l’intervallo effettivo in cui potrebbe trovarsi il valore reale (ad esempio, da 118,25 cm a 118,75 cm).

Questi dettagli sono spesso richiesti nei test a domanda multipla: può venire proposta un’intera serie di misure e si chiede di identificare errore assoluto, errore relativo ed errore percentuale, oppure di riconoscere se un dato strumento è affetto da errore sistematico.

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Autore del post

Leo Fulvio Bacchilega

Founder & CEO

Ciao! Sono Leo, il fondatore di TestBuddy. Ho vissuto sulla mia pelle la frustrazione dei test di ammissione e ho deciso di creare una piattaforma che rivoluzionasse la preparazione. Oggi aiutiamo oltre 70.000 studenti a realizzare i loro sogni universitari. La mia missione è trasformare l'ansia da test in fiducia e successo.