Novità Professioni Sanitarie 2025: cosa cambia davvero
Scopri le novità del test Professioni Sanitarie 2025, le differenze rispetto al 2024 e come prepararti al meglio con TestBuddy, l’app per superarlo senza ansia.
Quest’anno molte persone si stanno chiedendo quali siano le novità del test di Professioni Sanitarie 2025, cosa è rimasto uguale rispetto al 2024 e in che modo tutto questo influenzerà la preparazione. Oggi vedremo insieme tutte le differenze, come funziona davvero la nuova struttura, cosa prevedono i bandi ufficiali, e soprattutto come organizzare lo studio in base alle nuove regole.
Tutte le informazioni riportate derivano dai documenti ufficiali pubblicati dal Ministero dell’Università e della Ricerca: il decreto ministeriale ufficiale di agosto 2025, il decreto sui posti disponibili e i testi collegati alla riforma dei corsi affini, consultabili su Universitaly.
Tutte le novità ufficiali 2025 (in breve)
Il test di Professioni Sanitarie 2025 si è svolto l’8 settembre per i corsi in lingua italiana e il 10 settembre per quelli in lingua inglese. La prova ha mantenuto la stessa durata di 100 minuti e lo stesso numero di quesiti, ma si inserisce in un contesto più ampio: quello della riforma dell’accesso a Medicina, Odontoiatria e Veterinaria.
La novità principale è proprio questa: alcuni studenti che partecipano alla nuova graduatoria dei corsi affini potranno immatricolarsi a determinate Professioni Sanitarie senza dover sostenere il test locale. Si tratta di una conseguenza diretta della riforma del cosiddetto semestre filtro, che collega Medicina e i corsi affini nelle aree sanitarie.
Per quanto riguarda la struttura, rimane invariata:
- 60 domande a risposta multipla con 5 opzioni, di cui una sola corretta.
- Suddivisione in aree identica al 2024: 4 quesiti di comprensione del testo, 5 di ragionamento logico e problemi, 23 di biologia, 15 di chimica, 13 di fisica e matematica.
- Punteggio: 1,5 punti per ogni risposta corretta, –0,4 per ogni errore, 0 per risposta non data, con un massimo di 90 punti.
- Si è idonei solo con un punteggio maggiore di zero.
Il sistema resta quindi lo stesso, ma il quadro generale cambia: il test 2025 è stato pensato per armonizzarsi con la nuova struttura di accesso all’area sanitaria introdotta a livello nazionale.
Differenze tra Professioni Sanitarie 2024 e 2025
Nel 2024 la prova si era tenuta il 5 settembre (italiano) e il 9 settembre (inglese). Struttura, durata e punteggio erano identici a quelli di quest’anno. Tuttavia, non esisteva ancora alcun collegamento con i corsi affini di Medicina.
Nel 2025, invece, la grande differenza è proprio questa: il test mantiene le stesse regole pratiche, ma si colloca dentro una nuova organizzazione ministeriale, che collega i corsi di area sanitaria in modo più stretto.
Chi partecipa al “semestre filtro” di Medicina potrà quindi, se idoneo, accedere direttamente a corsi affini come Infermieristica, Fisioterapia o Ostetricia, senza sostenere ulteriori test locali.
Il resto rimane stabile:
- Numero di quesiti e materie invariato.
- Durata di 100 minuti confermata.
- Punteggio identico, con le stesse penalità.
- Graduatorie separate per candidati italiani, europei e non europei.
Possiamo dire che, se il 2024 ha rappresentato la versione tradizionale del test locale, il 2025 segna una transizione verso un sistema più integrato e nazionale.
Cambiamenti a struttura, punteggio, iscrizione e requisiti
Come previsto dal decreto ministeriale ufficiale, la struttura della prova resta la stessa, ma alcune modalità organizzative sono state aggiornate.
Ogni ateneo pubblica il proprio bando di ammissione, con le date precise di iscrizione, le sedi di svolgimento e l’importo del contributo di partecipazione. In media, l’iscrizione è rimasta aperta per circa tre settimane ad agosto, con un costo che si aggira intorno ai 50 euro. Le graduatorie vengono pubblicate a metà settembre, seguite dagli eventuali scorrimenti.
I requisiti di accesso restano identici: diploma di scuola secondaria di secondo grado o titolo estero riconosciuto. Sono confermate anche le misure per studenti con disabilità o disturbi specifici dell’apprendimento, che possono ottenere tempo aggiuntivo o strumenti compensativi.
Il punteggio è rimasto invariato, con criteri di precedenza in caso di parità che tengono conto delle aree disciplinari in questo ordine: biologia, chimica, fisica e matematica, logica e infine comprensione del testo.
In sintesi, le modalità non cambiano, ma l’ambiente ministeriale in cui si inserisce il test diventa più coordinato e coerente con il resto delle prove d’accesso all’area sanitaria.
Impatto delle novità sulla preparazione (strategie aggiornate)
Per chi deve prepararsi al test, le novità non modificano le materie da studiare ma incidono sul modo di organizzarsi.
Con la stessa struttura e lo stesso punteggio, l’attenzione deve restare concentrata su biologia e chimica, che rappresentano oltre la metà del test. Ma serve anche allenarsi nella gestione del tempo, perché cento minuti per sessanta domande richiedono velocità e concentrazione.
La penalità di 0,4 punti per errore spinge a ragionare in modo selettivo: rispondere solo quando si è ragionevolmente certi e lasciare per ultime le domande più dubbie. Allenarsi a “sentire il ritmo” dell’esame è fondamentale, e per farlo servono simulazioni a tempo costruite sulla griglia ufficiale.
Le novità del 2025, con il collegamento ai corsi affini, rendono ancora più importante conoscere le proprie probabilità reali. Prepararsi con un metodo che traccia i progressi, mostra le aree deboli e adatta il piano di studio è il modo migliore per capire se si è pronti, sia per il test locale sia per eventuali alternative di ingresso.
È proprio qui che TestBuddy diventa utile. All’interno dell’app è possibile trovare simulazioni identiche alla prova ufficiale, con la stessa durata e penalità, esercizi per materia basati sul programma ministeriale e una sezione che analizza i risultati in automatico per mostrare dove si perdono punti.
L’app permette di vedere l’andamento nel tempo, capire se si sta migliorando e ricevere notifiche quando cambiano bandi o scadenze. In questo modo la preparazione non diventa fonte di ansia, ma un percorso monitorato e chiaro.
Cronologia e fonti ufficiali
Il Ministero dell’Università e della Ricerca ha pubblicato le date ufficiali dei test a maggio 2025, fissando l’8 settembre per i corsi in italiano e il 10 settembre per quelli in inglese. Ad agosto sono usciti i decreti ministeriali che regolano struttura, punteggio e posti disponibili, e la Gazzetta Ufficiale ha confermato tutto a settembre.
I decreti collegati alla riforma del semestre filtro e dei corsi affini completano il quadro normativo, rendendo il test di Professioni Sanitarie 2025 parte di un sistema più ampio. Ogni università pubblica poi il proprio bando con le specifiche locali, i termini di iscrizione e gli importi.
Chi vuole restare aggiornato sulle modifiche, può consultare periodicamente il sito del Ministero dell’Università e della Ricerca, la sezione “Atti e normativa” e la piattaforma Universitaly, dove vengono raccolti decreti, bandi e comunicazioni ufficiali.
Come restare aggiornati
Le informazioni ufficiali vengono pubblicate sempre prima sul portale del Ministero, ma possono essere difficili da seguire nel dettaglio. Per questo ci si può affidare agli avvisi personalizzati di TestBuddy: all’interno dell’app è possibile attivare notifiche su bandi, scadenze e aggiornamenti, così da ricevere avvisi quando cambia qualcosa.
Oltre agli alert, TestBuddy offre una pagina dedicata alle notizie “ultimo minuto”, che riassume in modo chiaro tutti i cambiamenti del periodo, come variazioni nelle date o aggiornamenti normativi. È il modo più semplice per non perdere nessuna comunicazione ufficiale e continuare a prepararsi in modo sereno.
Fonti e documenti ufficiali
Tutte le informazioni provengono dal Decreto ministeriale ufficiale di agosto 2025, dal Decreto sui posti disponibili 2025, dalla pagina informativa di Universitaly e dai bandi pubblici dei singoli atenei.
