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Laurea e lavoro 2024: numeri, contratti e strategie vincenti

Leo Fulvio Bacchilega
3 min lettura
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Oggi mettiamo ordine alle domande che girano nella testa di chi punta all’università e a un impiego solido. Quanto conta davvero il titolo? Quali contratti firmano i neo-laureati? Cosa cambia dopo qualche anno? Passiamo punto per punto con i numeri aggiornati e qualche dritta pratica per trasformare i dati in vantaggio personale.

Occupazione a un anno dal titolo

A dodici mesi dalla proclamazione, l’occupazione raggiunge il 74,1 % tra chi completa la triennale e il 75,7 % tra chi conclude la magistrale. Il passo è leggermente più lento rispetto all’anno precedente, ma resta un segnale forte di ingresso rapido nel mercato. (Fonte: AlmaLaurea)

Il contratto a tempo indeterminato cresce ancora

Tra gli occupati a un anno, il contratto a tempo indeterminato è la forma più frequente: 34,9 % per i triennali e 26,5 % per i magistrali. Rispetto ai dati anteriori, guadagniamo circa tre punti percentuali, mentre diminuiscono i contratti formativi e si assesta il tempo determinato.

Quanti scelgono il lavoro in proprio

Rimane una fetta piccola ma stabile: 10,1 % dei nuovi laureati triennali e 8,4 % di quelli magistrali avvia un’attività autonoma già nel primo anno.

A cinque anni: occupazione quasi totale e stabilità

Dopo cinque anni il quadro diventa decisamente solido:

  • 93,6 % di occupati tra i laureati triennali
  • 88,2 % tra i laureati magistrali.

Sul fronte tempo indeterminato le quote superano di slancio la maggioranza: 72,7 % per i triennali e 52,6 % per i magistrali, mentre i contratti a termine scendono sotto il 14 %.

Il vantaggio competitivo della laurea nel 2024

Guardando all’intera fascia 25-64 anni, il tasso di occupazione dei laureati si attesta all’84,3 %, ben 11 punti sopra i diplomati.

Nei giovani che hanno conseguito il titolo da uno a tre anni, l’occupazione è del 75,4 %, segno che il ritorno dello studio resta concreto anche a breve raggio.

Come sfruttare questi numeri fin da subito

I dati dicono chiaro che prepararsi bene all’ammissione è il primo step per guadagnare tempo e stabilità dopo la laurea.

Con TestBuddy possiamo allenarci su simulazioni ufficiali, visualizzare i progressi e ridurre l’ansia da esame. Così arriviamo all’università con le idee chiare e, soprattutto, ci portiamo avanti sulla concorrenza.

PS – piccola dritta operativa
Creiamo un planning settimanale realistico e inseriamo test di prova regolari su TestBuddy: la pratica costante con feedback immediato rende più facile superare l’esame al primo colpo e incide sulle performance fin dal primo semestre.

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